Prima vengono olandesi e tedeschi, ma subito dopo ci sono gli italiani, seguiti da spagnoli e britannici. Secondo una ricerca del portale CamperDays, siamo dei gran amanti delle vacanze on the road. In più, con la pandemia, abbiamo scoperto il bello di viaggiare in camper a ogni età e in ogni stagione.

Vacanze in camper: i consigli di una famiglia esperta

«Per noi vuol dire avventura, significa avere meno limiti, non dover programmare e partire sapendo che tanto ci sentiremo come a casa, ovunque nel mondo! Con quale altra vacanza puoi riuscirci? Il camper è il mezzo più customizzabile che esista, si può personalizzare e adattare a ogni esigenza». A parlare non sono due ragazzi ma una famiglia al completo: Cristina, Mauro e i due figli, Alice e Samuele, ormai adolescenti e con cui viaggiano, tra Europa, Usa e Italia, da quando erano piccoli. Ora le loro esperienze sono diventate un sito, the Reds on the Road (theredsontheroad.com), sottotitolo: Viaggiare in camper con i bambini. Ed è proprio con loro che abbiamo preparato questa guida alla tua prima vacanza su quattro ruote.

Momenti dal diario di viaggio di the Reds on the Road

Van o camper? Scegli così

«Il primo ha tutto quello che serve ma in uno spazio ridotto» spiegano Cristina e Mauro. «In compenso è snello e più facile da guidare. Il camper ha maggiore spazio di stivaggio, ma serve un po’ di dimestichezza se ci si vuole avventurare nelle strade più strette. Per noi che viaggiamo in 4, il van è piccolo. Poi, scegliendo spesso il Nord Europa come meta, capita di dover fare i conti col maltempo, quando si sta chiusi ad aspettare che la situazione migliori, e avere un po’ di libertà di movimento all’interno diventa importante. In più, il nostro camper ha la doccia separata che, se non usata, diventa un vano spazioso per appendere i vestiti, le scarpe bagnate o come zona di servizio. Ma in futuro, quando viaggeremo solo in 2, passeremo a un van!».

Un viaggio on the road vista Dolomiti

Se non hai un mezzo di proprietà, esistono numerosi siti dove puoi noleggiarlo, come goboony.it o indiecampers.com (dove c’è anche la sezione Offerte per risparmiare) che spaziano dal noleggio di camper per un tour (anche da privati) fino all’abbonamento a lungo termine. «Nell’assicurazione è bene siano comprese l’assistenza stradale e la copertura per atti vandalici, fenomeni naturali e danni da collisione al proprio mezzo» si raccomandano Cristina e Mauro.

Qui la sosta è libera

Una volta partiti, è bene pianificare dove fermarsi per dormire, riposare, cucinare o anche solo andare in bagno o svuotare la cassetta delle acque nere (meglio tenere presente che in van, a parte rari casi di water portatili, il bagno non c’è). Nei campeggi attrezzati non ci sono problemi; nelle aree di sosta per camper (ne esistono di gratuite e a pagamento) in genere ci sono solo l’allacciamento idrico ed elettrico, le stazioni di scarico per le acque grigie e i rifiuti, ma raramente i bagni. La permanenza va dalle 48 alle 72 ore, dipende dalla normativa locale. Ultima possibilità, la cosiddetta “sosta libera o selvaggia”.

Nessuna piazzola, in nessun campeggio super attrezzato, potrà mai darci le sensazioni che proviamo in mezzo alla natura

Raccontano the Reds on the Road. «In questo caso vale sempre una regola: lì non si lasciano tracce. Non ci si allarga con tendalino, stuoia e tavoli. E poi tutto dipende dal Paese. Ci sono nazioni dove la sosta libera non è permessa o mal tollerata, come in Olanda, Repubblica Ceca, Croazia e Slovenia. Idem in Italia, dove il Codice della strada non la consente» continuano. I Paesi scandinavi invece regalano la possibilità di sostare quasi ovunque, in totale libertà e a contatto con la natura. Idem in Scozia, Francia, Germania e Austria.

La cena è servita

Si cucina in camper. Foto di Rene Schmidt

Un altro punto a favore del camper (o van) è poter cucinare a bordo, quando non si ha voglia o tempo di mangiare fuori. «La cucina offre tutto quello a cui siamo abituati a casa, tranne lo spazio. A bordo teniamo piccole scorte di cibo e il resto lo acquistiamo strada facendo, puntando su ingredienti locali. Intanto vi sveliamo i nostri trucchi utili: usare la pentola a pressione ci permette di velocizzare i tempi di cottura e di consumare meno gas, preparare la pasta risottata ci fa sporcare meno pentole».

Un bagaglio intelligente

Il camper insegna a vivere con il minimo indispensabile. Peso a parte, è soprattutto una questione di spazi ridotti. È necessario, infatti, lasciare a casa il superfluo, in base alla destinazione e alle tendenze meteo. «Con un po’ di viaggi alle spalle, abbiamo capito che conviene portare solo cose sovrapponibili tra loro e con colori facilmente abbinabili. Laviamo pochi indumenti alla volta, più spesso sfruttando le lavanderie a gettoni lungo la strada. Oppure, per intimo, magliette e pantaloncini, abbiamo provato anche la lavatrice da viaggio, e ci siamo trovati bene: è piccola e ultraleggera» consigliano. Come calzature, non possono mancare un paio di infradito e di scarpe impermeabili, ma anche il costume e un kway. Per l’attrezzatura extra, il barbecue o braciere per accendere un falò sotto le stelle e una batteria al litio portatile che assicura indipendenza energetica sempre e ovunque.

Vacanze in camper: mete da sogno per pro e principianti

FRANCIA È la destinazione ideale per i principianti: ha piazzole di sosta un po’ ovunque e strade panoramiche da urlo, come quelle lungo la Route Napoleon, che collega Cannes a Grenoble, o in Bretagna, tra scogliere a picco sul mare, fari e piccoli villaggi.

SCOZIA Le Highlands sono il top dal punto di vista paesaggistico e la sosta libera è consentita senza problemi. Ma non dimenticare che la guida è a sinistra e, se non hai dimestichezza con il mezzo, meglio rimandare a quando avrai più esperienza.

DANIMARCA C’è una varietà di strutture di accoglienza, dalle classiche al glamping, situate in magnifiche riserve naturali, come il Mare di Wadden e la regione di Aarhus. Fun fact: al castello di Egeskov esiste persino un museo del campeggio, il primo in Europa.

Gita al faro in Danimarca. Foto di Daniel J. Schwarz

NUOVA ZELANDA È una delle tipiche mete da sogno per i camperisti, anche se qui, da qualche anno, la sosta libera è vietata. Il consiglio è di prenotare il mezzo (si guida a sinistra anche qui) con anticipo, perché per i tour brevi le disponibilità sono ridotte. Molte compagnie, infatti, richiedono una durata minima di 21 giorni.

ITALIA Tra i tour più scenografici c’è la costiera triestina, con vista sulle scogliere carsiche. È un percorso facile in camper, la carreggiata è ampia e conta diverse aree di sosta dove fermarsi per una pausa.

Siti e app utili, per chi sta programmando le vacanze in camper

Non perderti il Salone del Camper, dal 14 al 22 settembre a Parma: è un’ottima occasione per salire a bordo degli ultimi modelli e verificare spazi, accessori e comodità di ogni mezzo (salonedelcamper.it). Per chi sta programmando le prime partenze in camper, possono tornare utili siti come caravanya.com, che ha una sezione sul campeggio selvaggio sempre aggiornata, e l’app di Campercontact per trovare le aree di sosta e i campeggi più vicini e condividere consigli ed esperienze con altri viaggiatori on the road (campercontact.com).

Si ammira il paesaggio da dietro le “tendine” del camper