«Dove vive bene una persona con disabilità, viviamo meglio tutti». È il motto da cui ha preso le mosse il progetto Destination for All di Bibione, prima destinazione turistica accessibile d’Italia, che si ispira al concetto di diritto alla vacanza per tutti. Non “solo” per gli oltre 3 milioni di italiani con una disabilità, quindi, ma anche per le famiglie con bambini, gli anziani e chi ha limitazioni temporanee magari dovute a un incidente o a una malattia. A Bibione tutto è inclusivo. Dagli hotel ai campeggi, dalle piste ciclabili alle spiagge. Che sono dotate di pedane in legno per arrivare ovunque, anche con sedie a rotelle e passeggini, e di passerelle srotolabili per raggiungere il mare. I lettini sono regolabili in altezza e sono disponibili carrozzine da spiaggia e sedie Job per entrare in acqua. Anche i giochi per bambini sono inclusivi e nei ristoranti ci sono menu in Braille e per ipovedenti. In più la novità di quest’anno sono le lezioni di fitness e yoga in spiaggia, gratuite e accessibili.

Vacanze accessibili al mare

Per chi ama i villaggi sul mare, a Chioggia c’è Isaresidence Holiday Resort (www.isaresidence.com) completamente privo di barriere, dall’ingresso in reception agli appartamenti fino alla spiaggia. E un trenino elettrico accessibile con cui in pochi minuti si raggiunge Isamar Holiday Village, immerso in 300mila mq di verde. Il Veneto, insomma, è il top dell’accessibilità, ma è seguito a ruota da Toscana ed Emilia Romagna, dove è attivo il progetto Autism Friendly Beach: hotel, stabilimenti balneari, bar e ristoranti possono contare su personale specializzato nell’accoglienza di persone con autismo. Anche al Sud il turismo è sempre più inclusivo. In Salento, grazie al Progetto Io Posso – La Terrazza – Tutti al mare (ioposso.eu), ci sono spiagge accessibili gratuite con servizi dedicati alle persone con gravi disabilità motorie.

C’è un cammino per tutti

Anche la montagna è sempre più accessibile. Ad Andalo, per esempio, in Trentino, la vacanza è davvero per tutti, grazie a guide, attrezzature e servizi dedicati a persone con disabilità fisiche o psichiche, che possono godere di sconti e agevolazioni. Fino a metà settembre, l’Apt Dolomiti Paganella con le guide alpine propone un calendario con 5 incontri a settimana, con attività ed escursioni, a cui parteciperanno testimonial con disabilità. Le informazioni sono su : visitdolomitipaganella.it. «A Cortina, la Funivia del Lagazuoi ha un impianto accessibile» racconta Valentina Tomirotti, blogger di Pepitosa in carrozza (pepitosaincarrozza.it). «Una volta sceso, puoi avanzare lungo il sentiero e goderti il panorama emozionante». Tanti anche i cammini inclusivi: su freewheelsonlus.com trovi mappe e accompagnatori disponibili. Free Wheel insieme a Noisyvision, specializzata in trekking per persone ipovedenti e non (noisyvision.org), organizza viaggi itineranti per persone con disabilità sensoriali e motorie, in cui chi è in sedia a rotelle può affrontare anche terreni off-road grazie a un propulsore elettrico agganciato alla carrozzina.

Un tour tra borghi e città d’arte

Chi l’ha detto che borghi e città d’arte siano off limits per chi ha difficoltà motorie? Peccioli, in Toscana, è il primo Borgo Destination4All. «Smentisce il luogo comune che vede i paesini fatti di strade strette in salita e discesa vietati alle carrozzine» spiega Roberto Vitali, cofondatore di Village4all, il portale dell’ospitalità che testa e cataloga le strutture accessibili in Italia (www.villageforall.net). «E a Roma, per esempio, buona parte del Colosseo o del Foro Romano è accessibile e lì, come in altre città, da Firenze a Venezia, organizziamo visite con guide turistiche appositamente formate».

Vacanze senza barriere all’estero

«In Europa, oltre ai Paesi nordici come la Norvegia consiglio la Spagna dove le spiagge sono attrezzate per tutti» dice la nostra travel blogger in carrozzina Giulia Lamarca. «Ma il Paese più inclusivo del mondo è il Giappone, con segnaletiche per non vedenti ovunque, ascensori che raggiungono anche i templi e hotel con stanze accessibili dotati persino di mobili elettrici che si alzano e abbassano». Per chi ama la natura il top è la Carinzia, in Austria, con percorsi avventura e accesso facile a laghi, boschi, prati (www.carinzia.at). Se hai in programma invece un viaggio negli States, su washington.org trovi una guida con le mappe del trasporto accessibile, i monumenti, i punti dove noleggiare scooter e sedie a rotelle o affittare ausili. Da non perdere Seattle, la città dell’inclusione, dove tutto è senza barriere, dall’arte alla ruota panoramica (visitseattle.org). Nello splendido Utah molte attività e i 5 parchi sono accessibili (visitutah.com) e puoi girarlo anche con camper adattati. Sogni i Caraibi? Una delle destinazioni più inclusive è Puertorico (discoverpuertorico.com) dove anche le escursioni in barca sono senza barriere.

Consigli e indirizzi per organizzare il tuo viaggio

Se vuoi organizzare una vacanza da solo su airbnb c’è la categoria “Spazi accessibili” e su booking, puoi fare ricerche con filtri in base alle tue necessità. Ma non fermarti qui. «Quando prenoti una stanza, fai sempre presente tutte le tue esigenze» consiglia Valentina Tomirotti. «Chiedi le foto delle camere e la misura dell’ascensore». Trovi altre domande e info su ruotelibereontheroad.it.

Se preferisci i vacanze senza barriere organizzate

Lp tour senza barriere (lptour.it) è specializzata in vacanze per persone con mobilità ridotta in tutto il mondo. Su www.europewithoutbarriers.eu trovi tour accessibili in Europa. Appennini for all (appenniniforall.com) è un tour operator focalizzato sul turismo ambientale accessibile. La Compagnia del relax (lacompagniadelrelax.net) organizza viaggi sensoriali in Turchia (e in tutto il mondo). Mete e tour sensoriali per persone ipovedenti anche con planetviaggiaccessibili.it

Due ragazze in tandem

AL BAM, il raduno europeo dei cicloviaggiatori che ogni estate porta migliaia di appassionati a Mantova (bameurope.it), quest’anno a “spaccare” sono state loro, le Ragazze in-tandem. Emozioni e applausi per il racconto di un giro d’Italia entusiasmante, 41 tappe percorse da queste amiche, 3 di loro non vedenti, che hanno pedalato “in coppia” da Milano a Lecce e poi dal Sud a Nord, per portare il loro messaggio di inclusione. «I limiti spesso sono nella nostra testa» esordisce una delle fondatrici del progetto, Giusi Parisi, non vedente dalla prima infanzia: un carattere tosto e il primo tandem comperato due anni fa.

Non c’è una persona che mi porta a spasso: è un gioco di squadra in cui si comunica e ci si affida uno all’altro.

Come quando si balla in coppia. Salite, dossi, buche, curve strette e chilometri da macinare si superano solo così. «Il nostro è un rapporto alla pari. Viaggiare con Giusi e frequentarla mi fa riscoprire il mondo con occhi nuovi. Quando pedaliamo nella natura è lei a farmi concentrare sull’intensità di un profumo. Con lei ho imparato a toccare le cose, come non avevo mai fatto prima» interviene Chiara Ozino, pilota in molte tappe del giro. Adesso si progettano nuove avventure. «Cose da cambiare? Ti faccio un esempio: non vorrei dover sperare ogni volta che saliamo in treno con il tandem che vada tutto bene e il capotreno non ci faccia scendere» aggiunge Giulia Oblach, non vedente, che sta preparando un tour in terre friulane. Per seguirle (e mettersi in gioco con loro) c’è @ragazzeintandem su ig o puoi scrivere a [email protected] (di Donatella Gianforma).