Se cerchi un luogo per una vacanza che unisca cultura ed escursioni, in questo spicchio d’Umbria trovi l’equilibrio tra natura e opere dell’uomo. In poco più di cento chilometri, l’impetuoso fiume Nera parte dai monti Sibillini e si getta nel Tevere, dopo essersi spinto fra rilievi selvaggi dove trovarono rifugio eremiti e monaci. Nella valle a cui dà il nome, la Valnerina, gli abitanti sono pochi, il paesaggio è mozzafiato e i borghi sono piccoli capolavori di pietra lungo antichi cammini di fede (umbriatourism.it).
Nel paese del tartufo
Scheggino è il posto giusto dove fare base per visitare il resto della valle. La parte alta di questo antico borgo di 400 anime, salvata dall’abbandono, è diventata un albergo diffuso con case che portano il nome degli abitanti originari. Dalla terrazza affacciata sui boschi scorgi l’intrico di scalinate tra le case di pietra. Seguile e incontrerai l’osteria Baciafemmine, che prende il nome dal vicolo che, secondo la leggenda, era troppo stretto per passarci in due se non baciandosi. Continuando, arrivi nella parte bassa del paese. Qui, al mercato della domenica, puoi comprare miele, liquirizia e oggetti di artigianato. In piazza fai tappa al Museo del Tartufo che ti regala un viaggio nella storia del tubero che da Scheggino ha conquistato il mondo (museodeltartufourbani.it).
A Spoleto
Bastano pochi minuti di auto e raggiungi Spoleto. Parcheggia l’auto e prendi le scale mobili della Ponzianina, scavate nella montagna e divise a tappe. I volti degli artisti che hanno reso celebre il Festival dei Due Mondi ti accompagnano fino al centro storico. Uscendo dove c’è il Giro della Rocca, percorri a piedi l’ultimo tratto con un panorama strepitoso sulla fascia olivata: Campello sul Clitunno, Trevi, Foligno, Spello, Assisi sono davanti ai tuoi occhi. Dopo le campate del ponte delle Torri, un insieme di vicoli vivaci, palazzi storici e scorci incantevoli ti guida nella piazza chiusa dalla facciata del Duomo.
All’interno puoi ammirare gli affreschi di Filippo Lippi (e una lettera autografa di San Francesco), tutto attorno riconosci le ambientazioni della fiction Don Matteo, che ora si gira qui. Se sei una fan puoi seguire il tour delle location (spoletocard.it).
Qui un tempo si coltivava la canapa
Poco distante da Spoleto, a Sant’Anatolia di Narco, c’è un ecomuseo che racconta la storia della canapa coltivata nella valle dalla prima metà del Novecento (museodellacanapa.it). Poco oltre, la Casa dei Racconti di Vallo di Nera è uno scrigno della memoria: cantastorie, pastori e soprattutto anziani seduti nella piazza principale all’ombra del leccio, ogni sabato e domenica trasmettono ai giovani storie ed esperienze del passato.
Il museo del Ciarlatano, in un ex monastero agostiniano di Cerreto di Spoleto, rende invece omaggio ai cerretani che nel Medioevo giravano di piazza in piazza raccogliendo fondi per gli ospedali, vendendo unguenti o cavando denti. Vennero chiamati prima ciarlatani e poi saltimbanchi, per via dello sgabello da cui attiravano l’attenzione.
Scegli un tragitto della pista ciclabile
I 52 km della ferrovia Spoleto-Norcia, in funzione dal 1952 al 1968, sono parte dalla Greenway del Nera, un anello di 180 km che include la via Francigena di San Francesco e gli itinerari Benedettini (la greenwaydelnera.it). Si suddivide in 16 tragitti circolari ed è percorribile a piedi, in bici o a cavallo.
Se preferisci una gita meno impegnativa, segui uno dei ciclotour di Ciclovery che dispone anche di bici speciali per chi ha difficoltà di deambulazione (ciclovery.com). Quello che da Scheggino arriva a Ferentillo tocca luoghi raggiungibili solo su due ruote: oltre i mulini del parco del Nera ad Arrone, tra i borghi più belli d’Italia, un calice di Annesanti ti prepara alla visita del museo delle Mummie di Ferentillo, nella chiesa di Santo Stefano (mummiediferentillo.it).
Alla Cascata delle Marmore arrivi anche a piedi
Attraverso il parco fluviale del Nera, in mezz’ora arrivi alla famosa Cascata delle Marmore. Organizza bene la visita: il flusso è controllato e l’acqua viene “aperta” a orari prestabiliti annunciati da una sirena (cascatadellemarmore.info). Lasciata l’auto in piazzale Byron, indossa scarpe comode, prepara una mantella impermeabile e segui la rete di sentieri segnalati, uno dei quali arriva al Belvedere superiore (raggiungibile anche in auto se preferisci evitare i 600 scalini). Qui la natura è eccezionale, protetta in un parco con salici, lecci e pini d’Aleppo su rocce e grotte che affascinarono gli artisti e i viaggiatori del Gran Tour.
Come organizzare un viaggio in Valnerina
DOVE DORMIRE
● A Torre del Nera trovi un albergo diffuso con camere e appartamenti che hanno restituito vita all’antico borgo (da 110 euro). Sono previste tariffe speciali per soggiorni di 7 notti e pacchetti benessere per spa e piscina (torredelnera.it).
DOVE MANGIARE
● Nel vicolo omonimo di Scheggino, l’Osteria Baciafemmine è un’antica cantina del XII° secolo che offre cucina casalinga, piatti umbri e ingredienti dell’azienda agricola di famiglia.
● A due passi dal Duomo di Spoleto, la Locanda della Signoria ha una carne eccellente. Gli strangozzi sono fatti in casa (ristorantelasignor.wixsite.com/ilmiosito).
DOVE COMPRARE
● L’Enoteca Artemisia di Foligno unisce arte e vino. Qui compri bottiglie
di Sagrantino e di Raina (tel. 3471072340).
● Il segreto della pasta fatta a mano dell’Azienda Agricola Nonna Tina sono le uova piccole, dal guscio bianco, delle ovaiole allevate con alimentazione controllata (via Campagnola, Foligno).