Incise in placche dorate per terra, scavate nella pietra, disegnate sui cartelli stradali, in tagliate nelle pale d’altare. Le conchiglie di capasanta sono dappertutto lungo il cammino e indicano la strada per raggiungere il cuore di Santiago de Compostela. Il percorso più famoso, quello francese, viene calpestato ogni anno da 150mila persone. Ma non è l’unico. Tra i 10 tracciati disponibili, ce n’è uno perfetto per una passeggiata d’autunno, uno dei periodi migliori dell’anno per temperature e colori del paesaggio. È la Via de la Plata, che per chi ha gambe e tempo si allunga per 900 chilometri partendo da Siviglia e salendo fino a Nord. Ma che diventa particolarmente interessante alla fine, quando arriva in Galizia, perché tocca luoghi meno conosciuti ma ricchi di storia e tradizioni.
Il nome di questo cammino viene dall’arabo Bal’latta, parola con cui i musulmani chiamavano quella strada acciottolata che, in seguito, sarebbe stata usata per il commercio dell’argento dal Sud America ai porti spagnoli. Percorrere gli ultimi 253 chilometri che ci dividono da Santiago significa fare il pieno di ossigeno e natura, sì, ma anche fermarsi in cantine, chiese e borghi gioiello.
Via de la Plata: la partenza, tra vigne e fortezze
Un buon punto di partenza per scoprire il percorso galiziano è il Parador de Verín, un’antica casa padronale oggi trasformata in albergo con finestre che guardano l’ampia valle del fiume Támega e l’imponente fortezza medievale di Monterrei (paradores.es). Superare le tre cinte murarie che la proteggono è come fare un salto nella storia: la cittadella custodisce torri difensive, un ricovero per i pellegrini anticipato da uno splendido portale gotico e una cappella del 1270 con un retablo di pietra calcarea che conserva ancora i colori originali.
Ai piedi della fortezza, una distesa di vigne che in autunno si tingono di giallo, rosso e ruggine anticipa che qui, al confine con il Portogallo, si producono i migliori vini della regione. Sono il fiore all’occhiello della cantina Bodega Gargalo. Di proprietà dello stilista galiziano Roberto Verino, propone bianchi e rossi con uve ancora raccolte a mano. Le degustazioni, con formaggi e salumi del posto, sono precedute da una piacevole passeggiata tra i filari e dal racconto appassionato di Eduardo Rodríguez, che spiega come da queste parti si sia passati dal vino sfuso in tributo ai monasteri a etichette di ottima qualità (12 euro, gargalo.es).
Tappa ad Allariz, lungo la Via de la Plata
Dai vigneti di Monterrei il cammino prosegue verso Allariz con un percorso in piano che passa per distese di roveri e castagni, case costruite con pietre di granito rubate ai castelli e caratteristici hórreos, granai di legno sostenuti da palafitte. Nei boschi, all’altezza di Santa Mariña de Aguas Santas, spuntano i resti della Basilica dell’Ascensione, una chiesa incompiuta del Duecento che nasconde una cripta antichissima. Per vederla basta prendere una piccola scala di pietra che porta a due stanze sotterranee dall’atmosfera raccolta e misteriosa. Usate prima per riti purificatori dai celti, poi come sauna dai romani, alla fine sono diventate luogo di culto dei templari.
Fuori dai boschi, nella città di Allariz merita una visita l’atelier di Inés Rodríguez, vincitrice del premio nazionale artigianato per aver creato una copertina per neonati fatta di lana e fibra proteica del latte. «La Galizia è la prima produttrice di latte in Spagna, ho pensato di aggiungerne un po’ alla lana di Castiglia per far sentire i bambini accolti e coccolati» spiega (rirandco.com). «Il mio studio, aperto ai visitatori, è pieno di grandi telai di legno, tessuti antichi e gomitoli colorati con cocciniglia delle Canarie, carote e more che raccolgo durante l’estate».
Santiago è sempre più vicino: riposo a Ourense, prima del traguardo
Se dopo una giornata di cammino sogni di immergerti in una piscina di acqua calda, la tua prossima tappa è Ourense, dove scorre il Miño. Il fiume, che taglia di netto il foliage sulle anse, è costellato di vasche gratuite piene di acqua termale che sgorga dalle “burgas”, le sorgenti attorno a cui si è formato il primo insediamento romano. Anche oggi la città ha molto da offrire, per i tesori dell’arte (il più bello è il Portico del Paradiso nella Cattedrale) e per le piazze porticate dove bere una rigenerante cerveza galiziana e mangiare un bocadillo fatto con il pan de Cea, che qui chiamano “il migliore del mondo”, fedeli alla ricetta di 800 anni fa.
L’arrivo a Santiago, dopo tanti chilometri macinati a piedi, non può che essere trionfale: la gente applaude, i pellegrini si abbracciano e tutti entrano nella Cattedrale per salutare il leggendario botafumeiro, l’incensiere issato a 22 metri d’altezza che nelle cerimonie solenni oscilla lungo la navata centrale sfiorando il soffitto.
Ma è in piazza il vero spettacolo, perché qui si ascoltano i racconti più emozionanti. «È la seconda volta che percorro il cammino tutto da sola, un viaggio per le gambe e per la testa» dice Miriam, italiana, 55 anni. «Ho macinato 850 km in 33 giorni e ho persino trovato la fidanzata!» confessa ridendo Luis, 28 anni, spagnolo. Sabrina, Luciana e Isabela sono tre cugine boliviane che abitano in continenti diversi ma si sono date appuntamento qui per «vivere un’avventura che le unisse». Yosuke, 38 anni, ha camminato con la figlia Kirumi di 10 anni per «prendersi una pausa dal Giappone». Ognuno ha le sue motivazioni. Qualcuno proseguirà fino a Finisterre, la località galiziana che secondo i pellegrini medioevali segnava la fine del mondo. Per arrivare al mare e trovare la propria conchiglia di capasanta, simbolo del traguardo raggiunto.
Via de la Plata, destinazione Santiago: tutte le info utili
Come arrivare
In aereo, a Santiago de Compostela, con EasyJet (easyjet.com), Ryanair (ryanair.com), Vueling (vueling. com). Da Santiago si va a Ourense e Verín in treno (renfe.com) o autobus (ourense.avanzagrupo.com, monbus.es). Da Verín a Santiago a piedi sono circa 253 km, per guide e spostamenti c’è l’agenzia Easy Galicia ([email protected]).
Dove dormire
L’ostello del pellegrino Casa do Escudo di Verín ha camerate in un palazzo storico (10 euro, turismo. gal). L’hotel con Spa Oca Vila si trova all’interno della riserva della biosfera di Allariz (69 euro, ocahotels. com). Il Compostela Hotel è vicino alla Cattedrale di Santiago (da 80 euro, hotelcompostela.es).
Dove mangiare
La chef Begoña Vázquez del ristorante Regueiro da Cova di Verín è la miglior cuoca galiziana del 2024 (menu a 48 euro, regueirodacova.com). In una ex conceria, il ristorante Portovello ha tavoli che si affacciano sul fiume (25 euro, restauranteportovello.es). Ad Allariz la taverna O Pepiño serve piatti della Galizia rurale (30 euro, opepinho.com).
A Santiago, negli spazi di una fabbrica di cioccolatini, Cacao propone il polpo alla galiziana (35 euro, restaurantecacao.es).
L’esperienza
Il Carnevale di Xinzo de Limia dura 5 settimane tra sfilate, balli e maschere incredibili con simboli astrali e mitologici. Le date del 2025 verranno comunicate qui.
Per informazioni
caminodesantiago.gal, turismo.gal, spain.info.