Il 2025 si preannuncia un anno ricco di mostre da non perdere. Dalla prima grande retrospettiva londinese di Jenny Saville, una delle pittrici più influenti del Regno Unito, alla mostra immersiva dedicata da Parigi a Dolce & Gabbana per il loro 40° anniversario, fino all’esposizione romana sulle pittrici dimenticate tra il XVI e il XIX secolo. Se stai pianificando un weekend o il tuo prossimo viaggio, queste esposizioni sono le occasioni giuste per scoprire nuovi orizzonti artistici.

Jenny Saville

National Portrait Gallery, Londra
20 giugno – 7 settembre 2025

Questa sarà la prima grande mostra dedicata a Jenny Saville a Londra, un’occasione unica per esplorare l’intensa e viscerale arte della pittrice britannica. The Anatomy of Painting riunirà 50 opere dell’artista, alcune delle quali mettono potentemente in discussione le nozioni convenzionali e storiche della bellezza femminile.

Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana

Grand Palais, Parigi
10 gennaio – 31 marzo 2025

Per celebrare il 40° anniversario della loro casa di moda, Dolce & Gabbana saranno protagonisti di una mostra che traccia il loro percorso creativo. Ospitata al Grand Palais di Parigi, la mostra esplora la fusione tra tradizione e innovazione, attraverso abiti iconici, oggetti d’arte e decorazioni che hanno ispirato gli stilisti. Un viaggio immersivo che porta i visitatori alla scoperta delle radici siciliane e delle influenze culturali che hanno plasmato il marchio.

Kaari Upson

Doll House

Louisiana Museum of Contemporary Art, Danimarca
27 maggio – 26 ottobre 2025

Il Louisiana Museum ospiterà una retrospettiva della talentuosa Kaari Upson, scomparsa prematuramente nel 2021 a 51 anni per un cancro e considerata una delle artiste americane più significative e versatili della sua generazione. Tra astrazione e figurazione, pittura e scultura, Kaari Upson lavora con calchi di oggetti ingranditi e distorti, che spesso assumono un carattere inquietante. Ha fatto scansionare in 3D, modellare ed elaborare la casa delle bambole di un’amica d’infanzia, trasformandola in un’opera gigantesca.

Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo

Museo di Roma a Palazzo Braschi, Roma
Fino al 23 marzo 2025

L’esposizione intende far luce sulle tante artiste che, tra il XVI e il XIX secolo, hanno scelto Roma come centro di studio e produzione artistica. In mostra sono esposte opere di Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti, la cui produzione artistica era in gran parte relegata nei depositi. Accanto a loro, si trovano lavori di altre artiste attive a Roma, dalle celebri Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, fino a figure meno note come Giustiniana Guidotti, Ida Botti e Amalia De Angelis.

Ryuichi Sakamoto

Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo, Giappone
Fino al 30 marzo 2025

Questa mostra è un tributo all’artista giapponese Ryuichi Sakamoto, che ha lasciato un’impronta indelebile non solo nel mondo della musica, ma anche nell’arte visiva. Dagli anni 2000, il compositore si è concentrato sulla trasformazione del suono in un’esperienza 3D. Grazie alla collaborazione con diversi artisti, nonché all’utilizzo di spazi e installazioni uniche, ha creato suoni immersivi da cui gli ospiti potevano essere circondati e abbracciati. Le sue installazioni sonore tridimensionali, che esplorano il legame tra suono, spazio e tempo, sono esposte al Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo.

Andy Warhol e Jackson Pollock

Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza, Madrid
Dal 21 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026

La mostra Warhol, Pollock e altri spazi americani esplorerà il legame tra due delle figure più iconiche dell’arte contemporanea, Andy Warhol e Jackson Pollock. Il Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza propone una mostra che riunisce le opere di questi due nomi chiave dell’arte del XX secolo, esposte insieme a quelle di altri artisti che stavano riconsiderando questioni relative alle nuove strategie spaziali in quello stesso periodo. Un’occasione per riflettere sull’evoluzione dell’arte americana del 900 e sul suo impatto sulla società contemporanea.

Da Odessa a Berlino

Gemäldegalerie, Berlino
21 gennaio – 22 giugno 2025

Questa mostra unica presenta una selezione di dipinti dal Museo d’Arte Occidentale e Orientale di Odessa, offrendo uno spunto sulla pittura europea dal XVI al XIX secolo, con opere che provengono da una città portuale ucraina oggi minacciata dalla guerra. Con 60 dipinti provenienti da Odessa e 25 dalle collezioni di Berlino, l’esposizione racconta una storia di solidarietà e di un patrimonio culturale in pericolo. Un’ulteriore occasione per riflettere sul conflitto in corso e sull’importanza di preservare l’arte in tempi di crisi.

Ithell Colquhoun

Tate St Ives, Cornovaglia
Dal 1° febbraio al 5 maggio 2025

La Tate St Ives ospiterà la prima grande mostra dedicata a Ithell Colquhoun, un’artista britannica che ha portato nel surrealismo una visione ricca di simbolismo e di introspezione, facendo della sua arte un’esperienza sensoriale ed emotiva. Con oltre 200 pezzi, la mostra esplorerà il suo approccio unico alla sessualità, alla magia e all’ecologia, riflettendo sulle sue influenze magiche e spirituali.

Dale Chihuly

Dale Chihuly

Adelaide Botanic Garden, Adelaide
Fino al 29 aprile 2025

Dale Chihuly, celebre per le sue sculture in vetro soffiato, porta il suo Garden Cycle al Botanic Garden di Adelaide, dove 15 opere monumentali si fondono con il paesaggio naturale. Tra le opere in mostra ci sono nuovi pezzi appositamente creati per Adelaide, che accentuano l’effetto visivo delle sculture, che mutano con la luce del giorno e le condizioni atmosferiche.

Paul Pfeiffer

Museo Guggenheim, Bilbao
Fino al 16 marzo 2025

La mostra di Paul Pfeiffer al Guggenheim di Bilbao è un’analisi critica del concetto di celebrità, esplorato attraverso una varietà di media tra cui video, sculture e fotografie. L’esposizione, che ha debuttato al MOCA di Los Angeles, esamina come le immagini della cultura popolare, come gli eventi sportivi e i concerti, siano utilizzate per costruire e decostruire l’immagine pubblica. Pfeiffer, un artista che sfida il nostro rapporto con i media e la fama, invita lo spettatore a riflettere sulla libertà individuale e sul controllo mediatico attraverso installazioni che trasformano l’esperienza visiva e auditiva in un’analisi delle nostre percezioni.