I viaggi in Antartide attraggono sempre più visitatori. Un’impennata iniziata ben prima del boom turistico post-Covid, come evidenziato dai numeri dell’International Association of Antarctica Tour Operators (IAATO). L’associazione ha monitorato il numero di turisti che hanno visitato il continente dall’inizio degli anni ’90. Allora erano circa settemila ogni anno i temerari a spingersi verso quelle latitudini, nel 2017 si è arrivati a 44mila visitatori, fino ad arrivare a quota 122mila solo quest’anno.
Viaggi in Antartide, le ragioni del boom
Oltre all’indiscutibile fascino del territorio, il boom è stato alimentato dalla maggiore accessibilità e dalla riduzione dei costi dei viaggi, grazie soprattutto alla concorrenza tra le compagnie di crociera che operano nel continente antartico.
Vent’anni fa viaggiare in Antartide era tutto fuorché un’esperienza di lusso, fa notare alla CNN Robin West, vicepresidente e direttore generale di Seabourn: «Le navi erano piccole, di solito si trattava di ex rompighiaccio provenienti da Russia, Canada e altre nazioni polari e molte di loro erano dotate di letti a castello e bagni in comune».
Esperienze di lusso
Oggi è molto diverso. Negli ultimi anni le compagnie di crociera hanno investito miliardi di dollari in navi di lusso appositamente costruite per i viaggi in Antartide. Colleen McDaniel, caporedattrice di Cruise Critic, spiega: «Ultimamente le compagnie Ponant, Silversea, Seabourn e Scenic hanno fatto passi da gigante per offrire ai propri viaggiatori verso l’Antartide esperienze di lusso con incredibili suite di bordo, ristoranti gourmet e persino spa, oltre ad esperienze in loco come sci di fondo e campeggio».
Sia la Seabourn Pursuit che la sua nave gemella, la Venture, dispongono di una lussuosa spa, nove ristoranti e otto lounge e bar per i circa 250 passeggeri a bordo. Ognuna delle 132 cabine ha grandi porte in vetro e un balcone, che consentono ai viaggiatori di godere del panorama esterno mentre la nave si muove tra gli iceberg. Pagando un extra, i passeggeri possono inoltre prenotare un posto in uno dei sottomarini di bordo o esplorare le acque antartiche in kayak.
Le visite “solo crociera” in Antartide
Operatori come Celebrity, Norwegian e Princess offrono visite “solo crociera” che consentono ai passeggeri di vedere l’Antartide senza sbarcare. In questo caso le imbarcazioni sono solitamente più grandi e i prezzi più convenienti. L’IAATO afferma che nel 2017, circa 7mila passeggeri hanno visitato l’Antartide con un viaggio “solo crociera”. L’anno scorso si è arrivati a quota 43.000, con un aumento di oltre il 500%.
«Queste compagnie offrono un modo più economico per viaggiare in Antartide, anche se non si sbarca effettivamente sul continente – afferma McDaniel -. E anche se non si potranno vedere pinguini o foche da vicino come si farebbe con uno sbarco, si riuscirà comunque a vederli. Si potrebbero anche vedere balene e tante varietà di uccelli».
Preoccupazioni ambientali
L’aumento dei flussi turistici ha spinto alcuni esperti a lanciare l’allarme circa l’impatto ambientale che ciò comporta.
Uno studio del 2022 pubblicato sulla rivista Nature ha scoperto che la neve in Antartide si sta sciogliendo più velocemente anche a causa delle visite nel continente. La fuliggine che esce dalle ciminiere delle navi da crociera si deposita sul ghiaccio e attrae la luce solare, causando lo scioglimento prematuro di tonnellate di neve. Gli ecologi affermano anche che la crescente presenza umana in Antartide sta causando un picco nei livelli di anidride carbonica in un’area del pianeta che non è abituata.
Dal canto loro gli operatori turistici affermano di essere consapevoli dell’impatto ambientale che i tour comportano. I passeggeri ricevono istruzioni dettagliate sulle regole di comportamento in caso di sbarco: non portare con sé cibo o altri contaminanti, non sdraiarsi mai sulla neve e mantenere la distanza dagli animali per evitare che batteri e virus trasmessi dall’uomo infettino la fauna selvatica.