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Piemonte-Friuli Venezia Giulia
Aida

Il percorso: da Moncenisio (To) a Trieste. La lunga ciclabile si fa a tappe.
La lunghezza: 900 km
La durata: 15 giorni
Da non perdere: la scenografica ciclabile del Sile, nel Trevigiano, una greenway immersa nella natura.
I siti utili: visitpiemonte.com, turismotorino.org, turismofvg.it

Aida è un acronimo e significa “Alta Italia da attraversare”. Si tratta di un progetto della Fiab, la Federazione amici della bicicletta, per collegare più città del Nord Italia. Non una via ciclabile nuova ma una segnaletica comune e un lavoro prezioso che ha unito tante ciclovie create in tempi diversi. Il bello è anche che qui pedali tra i beni patrimoni Unesco. La partenza è da Moncenisio verso le residenze sabaude intorno a Torino. Da qui puoi “tirare dritto” per Milano e Brescia o fare una bella deviazione verso Mantova e Sabbioneta per poi raggiungere il centro storico di Verona, lungo l’Adige, dove ci si perde tra edifici medioevali e rinascimentali. E poi, parecchi chilometri più in là, c’è Padova con il suo orto botanico fondato nel 1545 e il suo prezioso giardino della biodiversità. Passerai anche da Venezia, con i suoi 70.000 ettari di laguna, ricca di storia e natura e che ospita una delle città più spettacolari al mondo. Il tour termina a Trieste con qualche soffio di bora e il Carso che ti permette di raggiungere la città in discesa.


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Trentino Alto Adige-Veneto
Ciclabile delle Dolomiti

Il percorso: si parte da Dobbiaco (Bz) e si arriva a Calalzo di Cadore (Bl).
La lunghezza: 47,5 km
La durata: 5-6 ore
Da non perdere: lo spettacolo del passo Cimebianche con il massiccio del Cristallo. L’hotel St. Veit ha servizi per i ciclisti (da 84 euro mezza pensione e merenda, vitalpina.info).
I siti utili: suedtirol.info, veneto.eu, ciclabiledolomiti.com

La pista ciclabile è realizzata sul percorso dell’ex ferrovia, lì dove fino agli anni Sessanta sbuffava il pittoresco trenino delle Dolomiti. Pedali immersa tra le montagne, dalle Tofane alle Marmarole, passando ai piedi del Pelmo, del Sorapis e dell’Antelao, dove le guglie emergono da fitti boschi e si specchiano nei laghi. La partenza è da Dobbiaco, a due passi dall’Austria, e si va quasi senza fatica, nonostante la salita iniziale, con lo sguardo rapito dalle Tre Cime di Lavaredo, seguendo il fiume Rienza, sino al passo Cimebianche. Da qui il percorso si snoda in discesa, superando Ospitale, con il suo laghetto, l’orrido del torrente Felizon, che puoi ammirare dal ponte metallico. Poi Cortina d’Ampezzo, cuore geografico dell’itinerario perfetto per una sosta. Tornata in sella prosegui lungo la Valboite fino a Pieve di Cadore, dove nel 1477 nacque Tiziano Vecellio, l’artista del colore. Il tuo itinerario si conclude a Calalzo, l’insediamento più antico della zona con il sito archeologico di Lagole. In tutto sono 300 metri di dislivello in salita e 850 in discesa.


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Friuli Venezia Giulia
Ciclabile Alpe Adria

Il percorso: si parte da Tarvisio (Ud), al confine con l’Austria, per arrivare a Grado (Go) sul mare.
La lunghezza: 175 km
La durata: 3 giorni da non perdere: la vista delle tre catene montuose (le Alpi Giulie, le Alpi Carniche e le Caravanche).
I siti utili: turismofvg.it,
alpe-adria-radweg.com

Questa ciclabile, che collega Salisburgo a Grado, ha vinto l’Italian Green Award, il premio per i migliori progetti di turismo sostenibile. Se vuoi limitarti alla parte italiana conviene partire da Nord, dalle Giulie, il lembo più selvaggio dell’arco alpino, per pedalare in leggera discesa. Da Tarvisio il paesaggio si addolcisce pedalata dopo pedalata sino ad arrivare a Venzone, distrutta dal terremoto nel 1976 e rinata ancora più bella. Vale la pena perdersi all’interno delle sue mura per scoprire il Duomo trecentesco, in stile gotico. Fu ricostruito per anastilosi, quindi ricollocando al suo posto pietra su pietra. Poi, prima di Udine, inizi ad attraversare un paesaggio collinare: dolci saliscendi e paesi sui cucuzzoli. Spiccano Colloredo di Monte Albano, con il suo elegante castello, e Tricesimo, fondata per il primo passaggio di Giulio Cesare. Da Udine scivolerai dolcemente verso l’Adriatico, passando per Palmanova, la città a forma di stella. Sulla strada c’è ancora Aquileia con la magnifica zona archeologica, poi da qui alla lunga spiaggia di Grado ti manca davvero poco.


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Liguria
Ciclabile del Ponente Ligure

Il percorso: da San Lorenzo al Mare a Ospedaletti (Im).
La lunghezza: 24 km
La durata: 5-6 ore
Da non perdere: la partenza di prima mattina, quando ci sono pochi ciclisti e si può sentire il rumore del mare lungo tutto il percorso.
I siti utili: lamialiguria.it,
pistaciclabile.com

È il tratto più scenografico dell’antica linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, un percorso tra orti e paesini, con scorci meravigliosi sul mare. Cominci a pedalare dal borgo di San Lorenzo che visto dall’alto ha la forma di un’ancora, mentre come sfondo, vicinissime, ha colline ricoperte di boschi. Passando prima da Costarainera e poi sotto il paese di Cipressa (dove vale la pena fermarsi per la super panoramica piazzetta) vai a Riva Ligure. Poi solo mare fino ad Arma di Taggia: non perderti la Grotta dell’Annunziata (ospita una delle prime chiese cristiane costruite in Liguria) e fermati sulla spiaggia della Fortezza, di sabbia fine, una rarità da queste parti. Da qui arrivi a Sanremo, dove puoi parcheggiare la bici per qualche ora e immergerti nella “vasca” di via Matteotti per guardare le vetrine dei negozi più eleganti, ma anche quelle dei piccoli laboratori artigianali. Abbassa lo sguardo sulla pavimentazione della via: ci sono le targhe in ottone che ricordano tutti i vincitori del Festival. La pedalata si conclude nello scenografico golfo di Ospedaletti.


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Lazio
Grande raccordo anulare delle bici

Il percorso: è un anello che gira intorno alla città di Roma.
La lunghezza: 42 km
La durata: 5-6 ore
Da non perdere: Roma, nella sua bellezza. Per dormire in zona strategica per il tour scegli il B&B Hotel Roma Trastevere vicino al centro storico (doppia da 50 euro hotel-bb.com).
Il sito utile: velolove.it/grab

Mai pensato di visitare Roma su due ruote? Il Grande raccordo anulare delle bici nasce per proporre percorsi di trekking urbano che comprendono l’Appia Antica ciclopedonale e un parco archeologico unico, dai Fori Romani alla Regina Viarum. Pedali nella storia, sfiorando l’Arco di Costantino, passando ai piedi del Palatino e arrivando al Circo Massimo. Poi le Terme di Caracalla, la porta di San Sebastiano con i sampietrini che conducono fino all’Appia Antica. Da qui, facendo una leggera deviazione, arrivi nel Parco della Caffarella, dove regna il silenzio. Esci ed eccoti nel traffico ma per poco, te lo lasci alle spalle entrando nell’area delle Tombe della Via Latina, complesso archeologico poco conosciuto. Qui percorri l’antica pavimentazione in selce per arrivare all’area degli Acquedotti e a Tor Fiscalina che dà accesso al Quadraro, un paese in città. E poi, via verso il centro pedalando per Torpignattara, Villa De Sanctis con il suo parco di sculture e la riserva Aniene. L’ultimo tratto ti immerge nel verde di Villa Ada e finisce ai Parioli.


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Sicilia
Ciclovia Sibit

Il percorso: da Siracusa a Trapani.
La lunghezza: 490 km
La durata: il tour può essere diviso in 10 tappe, si pedala soprattutto su sterrato, anche con discreto dislivello.
Da non perdere: una pausa con granita a Noto. Su booking.com trovi case e hotel per organizzare la vacanza.
Il sito utile: ciclabilisiciliane.com

Attraversare tutta la Sicilia meridionale in bici e su strade secondarie ora si può. È merito della ciclovia Sibit, che ti offre un percorso con una buona segnaletica su vie sterrate, tra paesini e campi. Dalla nascita della ciclovia, nel 2013, alcuni tratti hanno subito modifiche a causa dell’erosione dei terreni, ma il percorso viene continuamente aggiornato, su gps, con una traccia che scarichi dal sito web. Dopo essere partita da Siracusa punta a Cava d’Ispica, una vallata fluviale dominata dalla macchia mediterranea che è anche un parco archeologico unico al mondo con edifici scavati nella roccia. Noto, la capitale del barocco siciliano, è davvero vicina. Quando arrivi sulla costa il mare è così bello che non resisterai all’idea di fare un tuffo. La sosta giusta è Licata: ci sono spiagge sabbiose a est, scogliere e baie ad ovest (la spiaggia di Mollarella è stata premiata tra le più belle d’Italia). Campi coltivati e strade piatte sono la costante sino a Sciacca, poi il panorama si fa vario e diventa stupefacente quando giungi alla riserva dello Stagnone, paradiso per il birdwatching. Trapani è il punto di arrivo.

A cura di Alessia Cogliati e Anna Scarano
Hanno collaborato Isabella Colombo, Marta Ghelma, Valeria Palieri, Anna Pugliese, Laura Sommariva