Tempo d’estate, tempo di vacanze. Ma per chi ha due o più figli le ferie possono presto trasformarsi in poco tempo in un incubo. Per questo, ma non solo, sempre più famiglie, anche italiane, stanno scegliendo la nuova tendenza dei viaggi “One Child Only“.

Cosa sono i viaggi “One Child Only”

Per viaggi “One Child Only” si intende andare in vacanza con un solo figlio alla volta. Niente ferie con tutta la famiglia e le auto cariche di valige, ma solo con uno. Questa scelta, che potrebbe far discutere, è in realtà un’occasione per rafforzare il legame genitore-figlio attraverso un’esperienza speciale e personalizzata.

I vantaggio di un viaggio “One Child Only”

I benefici di questa nuova tendenza, nata negli Stati Uniti ma che sta prendendo piede un po’ ovunque, sono molteplici. Innanzitutto l’itinerario e le attività possono essere completamente adattati agli interessi e alle passioni del bambino, creando un’esperienza unica e su misura. Inoltre, senza le dinamiche familiari e le gelosie tra fratelli, si ha la possibilità di dedicare al figlio un’attenzione totale, favorendo una comunicazione aperta e profonda.

Rafforzare il legame genitore-figlio

Decidere di intraprendere un viaggio “One Child Only” ha poi altri due vantaggi fondamentali. Grazie a questa particolare tipi di esperienza è possibile rafforzare il legame tra genitore e figlio, creando ricordi che dureranno nel tempo. Con un solo bambino da gestire, poi, il viaggio sarà sicuramente più tranquillo e sereno, permettendo a entrambi di godersi appieno l’esperienza.

Le 5 regole d’oro

Per far sì che tutto funzioni è, però, necessario seguire cinque regole d’oro. I viaggi “One Child Only” vanno pianificati con ciascun figlio con la stessa frequenza e impegno, cercando di accontentare i desideri di ognuno. Il bambino va, poi, coinvolto nella scelta della destinazione e delle attività, creando insieme l’itinerario che il piccolo vorrebbe. Ma non tutto va stabilito a tavolino. Vanno, infatti, alternati momenti pianificati a esperienze spontanee e sorprese. Anche l’altro o gli altri figli, quindi chi non partecipa al viaggio, può aiutare nell’organizzazione, sentendosi quindi parte dell’esperienza pur non essendolo. Infine, attenzione ai costi. Dovendo fare più vacanze, è bene prenotare in anticipo e approfittare di sconti e promozioni.

I contro dei viaggi con un solo figlio

Viaggiare con un solo figlio ha anche dei contro, che vanno tenuti in considerazione. Come già sottolineato il primo contro sono i costi. Una settimana di vacanza o due fanno la differenza per quanto riguarda trasporti e alloggi. Per evitare di superare il budget, si può optare per dei weekend fuori porta, invece che per soggiorni più lunghi. Un altro rischio è la gelosia che può nascere tra fratelli. È importante che i genitori siano equi nel distribuire il tempo e l’attenzione tra tutti i figli.