Terra di luoghi affascinanti, il Cilento più segreto si incontra nella sua zona interna, lontana degli itinerari noti. Come il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: molto esteso, ricco di bellezze naturalistiche e costellato di piccoli borghi da visitare con l’occhio e lo spirito dell’ospite rispettoso verso l’accogliente comunità autenticamente legata alle proprie radici. Per un weekend si può scegliere di far base a Paestum, dove si trovano alberghi per tutti i gusti e tutte le tasche oppure si può pernottare nei borghi in B&B o in agriturismo, per immergersi completamente nella tranquillità della natura riscoprendo un ritmo lento che fa bene alla mente e al corpo. Se già ci stavi pensando, ora non hai più scuse per rimandare il viaggio! Ecco per te una guida alla scoperta di cosa vedere, fare e mangiare in un weekend nel Cilento.

Non solo antichità

Da Paestum, l’antica Poseidonia, inizia la scoperta di un Cilento diverso partendo da uno dei siti archeologi più importanti al mondo, il Parco Archeologico di Paestum e Velia (museopaestum.cultura.gov.it/) con il suo Museo, ma senza dimenticare di esplorare anche un altro genere di arte al MMMAC – Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea (mmmac.it/) che raccoglie schizzi, appunti, bozze, realizzati da importanti artisti contemporanei nella fase in cui le loro opere d’arte erano ancora in progress.

L’antica Paestum. Foto: Antonio Sessa/Unsplash

Addentrandosi nella Valle del Calore, Castel San Lorenzo ti accoglie tra il verde degli ulivi e dei filari di vite da cui vengono prodotti ben 9 vini doc. Il vino buono è prerogativa delle trattorie e dei ristoranti del posto dove si può assaggiare la vera cucina castellese fatta di pasta fresca condita con ragù di carne locale, formaggi e zuppe preparate secondo i principi della dieta mediterranea.

Weekend nel Cilento: ti piacciono i borghi?

Salendo un po’ più su si arriva a Roccadaspide, un borgo dal centro storico animato e ricco di viuzze e chiese: qui domina il panorama l’imponente Castello feudale Filomarino. Se passi da queste parti il 3 novembre non perdere la festa della castagna, occasione perfetta per gustare questo magnifico prodotto dop del territorio. In circa 30 minuti di auto, si raggiunge Roscigno vecchia, un paese-fantasma, abbandonato negli anni ’60 a causa di una serie di crolli.

Soprannominato la Pompei del Novecento, è un museo en-plen-air da ammirare seguendo il racconto appassionato di Franco Palmieri, presidente della Pro Loco (roscignovecchia.it), che ti farà visitare il piccolo Museo della Civiltà Contadina e ti trasporterà con una passeggiata immersiva nelle memorie e nelle emozioni di chi il paese lo ha conosciuto quando era ancora un centro vivace.

Il paese delle 13 chiese, «una per ogni abitante»

Bellosguardo offre una vista mozzafiato su tutta la valle del fiume Calore. Passeggiare per le stradine scambiando qualche chiacchiera con le persone del posto ti trasporterà in un luogo dove il tempo si è fermato, un paesino da vivere a ritmo slow.

Sant’Angelo a Fasanella, il piccolo borgo di montagna nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Che custodisce due Beni dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO

Sant’Angelo a Fasanella è un altro piccolo scrigno, con un delizioso centro cittadino e le sue 13 chiese, «una per ogni abitante» scherza Bernardo Marmo (tel. 3397753001), la guida che per puro piacere mostra ai visitatori le bellezze della sua terra, come la suggestiva Grotta di San Michele Arcangelo, di età preistorica ma scoperta nel 1100: tra i suoi tesori, stalattiti e stalagmiti, una bellissima Madonna con bambino di epoca bizantina e soprattutto l’altare con la statua di San Michele, dietro alla quale è ancora possibile vedere quella che, secondo la leggenda, è l’impronta delle ali dell’Arcangelo. Tutt’intorno le rocce caratterizzano il panorama in maniera maestosa e affascinante, come la singolare scultura denominata “Antece”, forse un altare pagano per i sacrifici.

La mozzarella come una volta!

Da Sant’Angelo una passeggiata porta alla sorgente Auso, con le sue scenografiche cascate, in alternativa puoi percorrere la via cicloturistica chiamata “La via silente”. Impossibile non programmare una sosta per mangiare la famosissima mozzarella di bufala della zona: alla storicissima Tenuta Vannulo (tenutavannulo.com), a Capaccio-Paestum, si può prenotare una visita guidata per vedere come viene prodotta (rigorosamente mozzata a mano) ma anche degustarla, visitare le stalle e il Museo della Civiltà Contadina. Il ristorante e la yogurteria, offrono anche altri prodotti preparati con latte di bufala e alla Bottega della pelle si possono acquistare accessori creati con la pelle di bufala.

I prodotti locali: caciocavallo e scamorza. Foto: Shutterstock

Weekend nel Cilento: informazioni pratiche

COME ARRIVARE In aereo: all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi con voli diretti da Milano, Torino, Verona, Catania, Palermo; all’Aeroporto di Napoli Capodichino e poi treno Alta Velocità per Salerno. In treno: Alta Velocità per Salerno e cambio per Capaccio-Paestum. Dalla stazione, pullman della linea Sita per gli spostamenti locali o noleggio auto.

DOVE DORMIRE B&B La Ginestra a Castel San Lorenzo, nel verde, coccolati dai proprietari (da 60 euro camera doppia con colazione, www.laginestraresidence.com). A Corleto Monforte l’Agriturismo Terra Nostra con maneggio, ristorante e area sport (da 66 euro, camera doppia con colazione, agriturismoterranostra.com). Design contemporaneo a Terrazza Cesine, alle porte di Roccadaspide (da 80 euro, camera doppia con colazione www.facebook.com/terrazzacesine).

DOVE MANGIARE Ristorante-Pizzeria La taverna a Castel San Lorenzo per prelibatezze doc, scazzatielli con ragù di “marzafecatu” (mazzafegato, un salume locale che si può acquistare anche al Salumificio La Pertica www.salumificiolapertica.it), formaggi di pecora, frittelle di borragine, ricotta di bufala e bocconotti agrodolci castellesi. A Palazzo De Philippis, del 1700, a Bellosguardo, c’è una enoteca-ristorante con una lista di vini speciali (palazzodephilippis.it).

COSA FARE Esperienze su misura come la “Cena nel borgo”, il “Laboratorio di saponificazione”, la “Pizza experience nel Borgo”, “Wine experience”, passeggiate emozionali (My Fair s.r.l., www.myfairsrl.it). Visitare un frantoio e l’uliveto, con degustazioni cibo-olio (Azienda agricola Marco Rizzo di Felitto, www.oliorizzo.it).