Diciamolo pure: i vincitori dei David di Donatello 2021 hanno trionfato in un modo straordinario, che fa la storia. Sì, perché dopo lunghi sacrifici e un’edizione in piena pandemia mondiale, i David sono tornati in presenza con una cerimonia che non dimenticheremo mai.
La serata, condotta da Carlo Conti, ha infatti incoronato pellicole e attori che per la prima volta nel corso delle 66 edizioni del riconoscimento cinematografico, non sono usciti al cinema ma su piattaforme di streaming.
È stata, dunque, una kermesse all’insegna della resilienza e della sopravvivenza, che non verrà mai dimenticata. Ma bando alle ciance e vediamo i vincitori, categoria per categoria.
Volevo Nascondermi, Miglior Film
All’annuncio delle nomination dei premi, molti avevano già sentenziato che a vincere sarebbe stato Favolacce. Invece ad aggiudicarsi la statuetta dorata è stato Volevo Nascondermi, che racconta la storia del pittore Antonio Ligabue.
Il film fa luce su tutti coloro che vengono sminuiti e sottovalutati e che, in realtà, potrebbero avere un talento straordinario. Perché la luce può trovarsi ovunque, anche dove meno ce l’aspettiamo.
Sophia Loren, Miglior Attrice Protagonista
Un nome che evoca il Cinema con la C maiuscola, che racconta anni e anni sul set, con la stessa passione, mai persa e sempre crescente: la Miglior Attrice Protagonista dei David di Donatello 2021 è stata la straordinaria Sophia Loren, incoronata per La Vita Davanti a Sè.
L’annuncio della premiazione è stato seguito da una standing ovation per l’attrice. Lei, emozionata come non mai, ha detto: «Forse sarà il mio ultimo film, questo non lo so. Ma dopo tanti film ho ancora voglia di farne sempre uno. Io senza il cinema non posso vivere assolutamente».
Matilda De Angelis, Miglior Attrice Non Protagonista
Tra i vincitori del David di Donatello, il premio alla Miglior Attrice Protagonista era probabilmente quello più quotato: è andato infatti a Matilda De Angelis, come moltissimi avevano già supposto.
La De Angelis ha portato sul palco la sua consueta allegria, sostenendo che chi l’ha premiata fosse “pazzo” e ringraziando tutti, emozionata, sorpresa e felice di quello che per lei è «un riscatto incredibile».
Elio Germano, Miglior Attore Protagonista
È stata decisamente una bella lotta quella per aggiudicarsi la statuetta del Miglior Attore Protagonista, ma a vincere, alla fine, è stato un emozionatissimo Elio Germano per il suo ruolo in Volevo Nascondermi.
Germano ha dedicato il premio a «tutti i lavoratori dello spettacolo e agli artisti soprattutto quelli dimenticati».
Fabrizio Bentivoglio, Miglior Attore Non Protagonista
A ritirare la statuetta per il Miglior Attore Non Protagonista è stato invece Fabrizio Bentivoglio per il suo ruolo ne L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose.
Il suo è stato un ruolo intenso, denso, che ha dato maggiore forza narrativa al film che raccontava la storia della piattaforma artificiale creata dall’ingegnere Giorgio Rosa, poi diventata una micronazione.
Giorgio Diritti, Miglior Regia
Anche qui si pensava che il David sarebbe andato a Fabio e Damiano D’Innocenzo per Favolacce, ma a brillare è stato ancora una volta Volevo Nascondermi, con il premio al regista Giorgio Diritti.
Diritti ha voluto ringraziare la troupe e tutto il team del film, per avergli concesso di realizzare un lavoro così toccante in un periodo particolare e pesante.
Pietro Castellitto, Miglior Regista Esordiente
Uno scontro sicuramente durissimo: è stato difficile scegliere, tra i vincitori del David di Donatello, il miglior regista esordiente. Alla fine, però, il premio è andato a Pietro Castellitto per I predatori.
Castellitto è anche sceneggiatore e protagonista del film, che racconta la storia di due famiglie di diversa estrazione sociale che finiscono per incontrarsi in quel di Roma, tra difficoltà e pregiudizi.
Mattia Torre, Miglior Sceneggiatura Originale
È andato invece a Mattia Torre, per Figli, il premio per la Miglior Sceneggiatura Originale. Questo specifico riconoscimento è stato commovente e sentito: Torre è infatti prematuramente scomparso nel 2019.
A ritirare il premio è stata la figlia di Torre, Emma, accompagnata dalla madre Francesca. La ragazzina è riuscita a far sorridere la platea, dicendo: «Complimenti a mio padre che è risciuto a vincere questo premio anche se non c’è più!».
Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio, Miglior Sceneggiatura Non Originale
Tra i vincitori dei David di Donatello ecco anche Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio, che con Lontano lontano si sono aggiudicati la statuetta per la Miglior Sceneggiatura Non Originale.
Pettenello e Di Gregorio si sono “battuti” con altri titani: hanno infatti spodestato Pupi e Tommaso Avati con Lei mi parla ancora, Domenico Starnone, Francesco Piccolo e Daniele Lucchetti con Lacci, Salvatore Mereu con Assandira e Stefano Mordini, Francesca Marciano e Luca Infascelli per Lasciami andare.
Immigrato, Miglior Canzone Originale
Forse, tra i vincitori del David di Donatello, il premio alla Miglior Canzone Originale è il più inaspettato. Tutti, infatti, davano per vincente Laura Pausini con Io Sì, Seen, già vincitrice di un Golden Globe (ma non dell’Oscar). Invece, a essere premiato è stato il brano Immigrato di Checco Zalone.
Il brano che ha accompagnato il film Tolo Tolo è stato ritirato solo “virtualmente” da Zalone, che ha commentato – con la sua consueta verve comica – «Ah, se lo sapevo! Venivo!».
18 regali, David Giovani
Un premio ambito, che viene assegnato dalle scuole secondarie di II grado agli ultimi due anni di corso: il Premio dei David Giovani è andato 18 regali di Francesco Amato.
A ritirare il premio è stato proprio il regista, che ha ringraziato le attrici protagoniste, Vittoria Puccini e Benedetta Porcaroli, per averlo aiutato a dare vita a una storia straziante che parla d’assenza, amore materno e dolcezza.
I David Speciali
Anche l’edizione 2021 dei David di Donatello, come tutte le altre, ha previsto dei David Speciali, delle menzioni d’onore per attrici e attori che ogni giorno cambiano il volto del cinema. Ecco a chi sono andati.
Sandra Milo, premio alla Carriera
«Sono grata ai grandi registi, ma anche a quelli piccoli, coi quali ho lavorato e grata ai miei figli che mi hanno insegnato la pazienza e così ho saputo aspettare anche questo premio»: così ha commentato Sandra Milo, insignita del David alla Carriera per i 65 anni di attività cinematografica.
Monica Bellucci, premio all’internazionalità
È stato un riconoscimento speciale quello assegnato a Monica Bellucci. L’Accademia ha deciso di attribuirle un David per il suo ruolo internazionale, per il suo impegno e per essere divenuta un simbolo dell’Italia nel mondo.
Diego Abatantuono, premio per la poliedricità
Un David speciale per Diego Abantantuono, premiato per la lunga carriera, per la poliedricità e la versatilità. Abatantuono, definito dall’Accademia un dei più sorprendenti protagonisti del panorama italiano, ha ritirato il premio non senza emozione.
Gli altri premi
Ovviamente i vincitori del David di Donatello non sono tutti qui. Ecco i restanti:
- Miglior Film Straniero: 1917, Sam Mendes;
- Miglior Scenografia: Ludovica Ferrario, Alessandra Mura e Paola Zamagni per Volevo Nascondermi;
- Miglior Costumista: Massimo Cantini Parrini per Miss Marx;
- Miglior Montatore: Esmeralda Calabria per Favolacce;
- Miglior autore della fotografia: Matteo Cocco per Volevo Nascondermi;
- Miglior Documentario: Mi Chiamo Francesco Totti, di Alex Infascelli;
- Miglior acconciatore: Aldo Signoretti per Volevo Nascondermi;
- Miglior suono: Carlo Missidenti, Filippo Toso, Luca Leprotti, Marco Biscarini e Francesco Tumminello per Volevo Nascondermi;
- Miglior Truccatore: Luigi Ciminelli, Andrea Leanza e Federica Castelli per Hammamet;
- Miglior Compositore: Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo – Downtown Boys per Miss Marx;
- Migliori effetti visivi: Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca per L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose;
- Miglior produttore: Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per VivoFilm/Rai Cinema e Joseph Rouschop e Valérie Bournonville per Tarantila Belgique, tutti per Miss Marx.
Il ricordo a Gigi Proietti
Chiudiamo la carrellata dei vincitori con un momento toccante, che riportiamo in questa sede perché ha a che fare con un attore che è stato un vincitore di natura: Gigi Proietti. L’attore, scomparso il 2 novembre 2020, è stato ricordato da Enrico Brignano.
«Signori e signori, stasera lui non c’è. Ma c’è eccome, perché il mio premio, il nostro premio, questa sera e per sempre andrà a Gigi Proietti»: così, Brignano ha dato vita a una standing ovation ricolma di commozione.