Non c’è cima troppo alta, non ci sono desideri irrealizzabili: ce lo dicono queste vip diventate imprenditrici, che pur godendo già di fama e successo hanno deciso di lanciarsi in imprese titaniche e talvolta controcorrente, dando vita alle proprie aziende e mettendosi in proprio.
Con il loro modo di fare, queste star ci ricordano che l’impegno e la costanza, unite al desiderio di prendere il comando della propria esistenza, possono portare a un destino molto diverso da quello che sembrava esserci capitato.
Ma scopriamo cosa fanno e poi approfondiamo un po’ le loro storie che, potete scommetterci, sono di ispirazione.
Beyoncé, esempio di versatilità
Non le bastava essere una cantante di successo, niente affatto. Tra le vip diventate imprenditrici Beyoncé è quella che più ci insegna che la versatilità paga. Pur accettando critiche costruttive da parte della sua famiglia, la Knowles ha studiato danza, balletto jazz.
È diventata cantante, attrice, poi ha calcato le passerelle. Infine, ha fatto il grande salto: insieme alla madre Tina Knowles ha lanciato la sua linea di abbigliamento aprendo negozi negli Stati Uniti e in Canada.
Beyoncé ha anche fondato la compagnia di famiglia, la Beyond Production, ha realizzato diverse fragranze (Heath, Heath Rush, Pulse) e ha espanso le sue linee spostandosi anche su cosmetici e accessori.
Gwyneth Paltrow, Goop contro tutti
Come abbiamo accennato, Gwyneth Paltrow è decisamente una figura controcorrente. Il suo Goop non fa smettere di discutere: è nato come una newsletter che doveva parlare di benessere fisico e mentale, ma è stato più volte tacciato di produrre rimedi inefficaci.
Goop, costituita come azienda nel 2011, propone in effetti soluzioni piuttosto radicali o insolite: dalle candele al profumo di vagina a rimedi piuttosto fantasiosi per ogni tipo di problema.
Nonostante le critiche e le controversie, il fatturato di Goop è stellare e tra i suoi finanziatori compare anche la Greycroft Partners , società che ha sostenuto aziende del calibro di Klout e Huffington Post.
Rihanna, abiti e make up inclusivi
Rihanna è molto più di una cantante: è un punto di riferimento per il suoi fan e non solo. La sua battaglia quotidiana contro l’aumento di peso e la sua lotta per la body positive l’ha portata a voler fare un salto di qualità, creando una maison inclusiva: Fenty.
Certo, si tratta sempre di un brand di lusso, ma Fenty è nata per scardinare la moda (x)xs e per parlare a tutte le taglie, oltre che a tutti i tipi di pelle e di bellezza con i suoi cosmetici.
Attualmente, Fenty è in stand-by: la cantante ha temporaneamente chiuso i battenti dell’azienda per via della pandemia globale e per la conseguente impossibilità a promuovere il brand.
Jennifer Aniston, l’importanza della curiosità
Essere attrici non significa stare per sempre davanti alla telecamera. In alcuni casi significa sviluppare una curiosità viscerale per ciò che riguarda il settore cinematografico.
Per Jennifer Aniston è stato proprio così: l’attrice ha confessato di essere sempre stata curiosa e di aver sempre avuto voglia di andare fino in fondo. Per questa ragione ha deciso di diventare regista e produttrice cinematografica, investendo in progetti che ha ritenuto meritevoli.
Jane Fonda, ribelle nel midollo
È una leggenda, Jane Fonda. Una ribelle, un mito, un esempio che tutte dovremmo seguire. Ha iniziato a fare l’attrice per puro caso e poi, quando ha deciso che quella sarebbe stata la sua strada, si è affermata.
Non ha mai smesso di imparare, non si è mai sentita arrivata, anzi: ha deciso di continuare a spingersi oltre ed è diventata un’affermata produttrice televisiva, affermando che non esiste niente di più potente del piccolo schermo.
Il suo ultimo successo? Grace & Frankie, serie tv targata Netflix che sta co-producendo e di cui è protagonista: un vero successo che parla della terza età come di una nuova fase nella quale mettersi in gioco.
Jennifer Lopez, che rinasce come le fenici
Si muore un po’ per poter vivere, diceva una celebre canzone di Caterina Caselli. E, in effetti, per Jennifer Lopez è così: la cantante si è reinventata talmente tante di quelle volte da sembrare una fenice che rinasce continuamente.
La sua carriera da cantante non ha mai subito battute d’arresto, eppure lei si è lanciata nella recitazione con successo. L’apprezzamento l’ha portata a fondare una casa di distribuzione cinematografica.
Non contenta e ancora decisa a spingersi oltre, la Lopez ha anche lanciato diverse linee di abbigliamento: jLO by Jennifer Lopez, Sweetface, e JustSweet, tutte arrivate sulle passerelle più importanti del mondo.
Le è bastato? Certo che no: ha anche aperto una serie di ristoranti, di nome Madre’s, prodotto delle fragranze e fondato un’altra casa di produzione televisiva e cinematografica, la Nuyorican Productions.
Oprah Winfrey: diversificare per crescere
Negli Stati Uniti (quasi) tutte le donne vogliono essere Oprah. Oltre a essere delle donne più famose, potenti e influenti del mondo, la Winfrey ha saputo come giocare le sue carte diversificando i suoi interessi e puntando sempre più in alto.
Nel primo decennio del 2000, Oprah è riuscita a dare vita all’Oprah Winfrey Network (OWN) , canale via cavo di cui è amministratrice delegata e del quale controlla tutti i format. Ha anche firmato un contratto per realizzare Oprah Radio, canale radiofonico dove vanno in onda tutti i principali collaboratori del suo Oprah Winfrey Show.
Fino al 2020, Oprah è stata anche redattrice e scrittrice sulla sua rivista personale, l’Oprah Magazine. La rivista ha chiuso i battenti, ma solo per rinascere in formato digitale con accessi al sito da capogiro. Il merito di questo successo? Si deve al suo carisma e anche alla sua ben nota testardaggine.
Victoria Beckham, la forza dei sogni nel cassetto
Aveva le idee chiare sul suo stile già dal suo debutto nelle Spice Girls, con la sua eleganza e le sue pose da modella. Ma se inquadrata nel gruppo anni Novanta sembrava la meno frizzante, tra le vip diventate imprenditrici Victoria Beckham è davvero un fenomeno.
Posh Spice è una donna forte e indipendente, il cui sogno nel cassetto è sempre stata la moda. Era il 2004 quando ha disegnato la sua linea di Jeans VB Rocks per Rock and Republic e poi, nel 2008, ha ufficialmente lanciato la sua prima linea di abbigliamento.
È bastato qualche anno a consacrarla: nel 2011 era già una presenza fissa alle New York Fashion Week e la sua fama si è talmente tanto ampliata da indurla a realizzare tanto prodotti di fascia più basta che prodotti extralusso.
Nel 2014 è stata anche nominata Business Entrepreneur of the Year e negli anni a seguire ha collaborato con le case di moda più grandi del mondo. Il suo fatturato è in costante aumento.
Jessica Alba e la sua bellezza “onesta”
Lo ha detto a chiare lettere, Jessica Alba: per lei, ormai, recitare è un hobby. Gradevole, ma sempre un hobby. Come mai? Perché è ormai una vera e propria donna d’affari.
Tra le vip diventate imprenditrici, probabilmente la Alba è quella più devota alla causa: si è completamente dedicata alla sua Honest Beauty, azienda che produce cosmetici sostenibili e green.
Honest Beauty comprende una linea per la pelle, una per i capelli e una dedicata make-up. Tutti i prodotti sono eco-friendly e cruelty-free e la bella Jessica li testa in prima persona.
Gwen Stefani e l’affermazione della sua personalità
Chiudiamo il nostro viaggio tra le vip diventate imprenditrici con Gwen Stefani, che si sta godendo il successo della sua L.A.M.B, casa di moda lanciata nel 2003 e subito arrivata su tutte le passerelle del mondo.
L.A.M.B. è l’acronimo del suo album di debutto da solista, Love, Angel, Music, Baby e ciò fa capire quanto il progetto avesse la stessa potenza dal punto di vista delle intenzioni: doveva essere un modo per affermare ancora di più la personalità della cantante.
L’impresa è riuscita alla perfezione: L.A.M.B. ha prodotto abiti, scarpe, accessori, borse, orologi dallo stile unico, che mixa gli stili giapponese, indiano, giamaicano e guatemalteco. Ha dato vita anche a un’esclusivo profumo, di nome L.
Attualmente, però, Gwen si sta dedicando solo a una linea di occhiali: ha infatti dichiarato di voler mettere in stand-by il resto e di cercare ispirazione.