Vivere in casa coi genitori ben oltre i vent’anni, anche se si ha già un lavoro? E’ in assoluto la tendenza più diffusa tra i giovani italiani tra i 20 e i 40 anni. Un fenomeno decisamente macroscopico e che ora trova conferma in una accurata ricerca realizzata dall’Istat.
Il campione della ricerca era costituito da 10 000 persone tra i 18 e i 39 anni. Di questi ben oltre la metà, il 72,8%, vive ancora con i genitori. Si tratta di una cifra impressionante: vuol dire che un’intera generazione di persone non sta costruendo una propria vita al di fuori della famiglia. O meglio, sta costruendosi una vita appoggiandosi in maniera molto ampia alla famiglia. Cosa che, a ben vedere, non può essere condannata. La maggior parte delle persone che scelgono di restare a vivere con i genitori lo fanno perchè non hanno una reale alternativa.
Le motivazioni sono principalmente economiche: basti pensare ai prezzi degli affitti e delle case, per non parlare del costo della vita (spesa bollette etc.) che aumenta vertiginosamente di anno in anno. A cià si contrappone la precarietà della situazione lavorativa di molti giovani: stipendi bassi, poche garanzie, lavoro non fisso, sono tutti fattori che sicuramente non lasciano spazio alle condizioni per metter su casa da soli.
Ma queste non sono le uniche motivazioni che spingono molti a restare in casa dei genitori. La realtà è che molti che avrebbero teoricamente la possibilità economica di andar via di casa, in realtà ci restano perchè si trovano bene. La realtà è che stanno bene così, e non vedono perchè dovrebbero cambiare. La famiglia del resto non fa loro pressione perchè se ne vadano e tutti vivono felici e contenti sotto lo stesso tetto. Al massimo ci si sposta in caso di matrimonio, per metter su una famiglia propria. Ma anche questo al giorno d’oggi avviene sempre più tardi rispetto al passato.
Sicuramente la vicinanza dei genitori fa comodo, e le famiglie italiano sono generalmente molto unite, il che non può che essere positivo. Eppure allo stesso tempo dobbiamo fermarci a riflettere sul fatto che restare in famiglia dopo una certa età denota, in alcuni casi, una certa immaturità. E’ come se non si camminasse mai del tutto con le proprie gambe, se non si prendessero mai del tutto le proprie responsabilità. Questo vale soprattutto per i tanti che restano a casa pur avendo le possibilità economiche per trovare una sistemazione per conto proprio. Insomma, è come se si fosse adulti a metà. C’è chi approfitta di questa situazione e vi si trova a proprio agio, e chi magari invece la subisce non avendo le possibilità materiali per uscirne fuori. Insomma i giovani (e meno giovani) italiani sembrano dibattersi in una condizione di scarsa indipendenza ed emancipazione, alcuni per comodità ed altri per necessità. E vista la crisi economica, un’inversione di tendenza non sembra affatto prossima.
Cose ne pensate? Anche voi vivete ancora con i vostri genitori, o pensate di andarvene appena ne avrete la possibilità? Dite la vostra nei commenti.