C’era una volta una storia fatta di tradizione. Un racconto che arriva dritto dritto dall’affascinante e suggestiva Napoli, il cuore della pasta Voiello che dà vita a una nuova visual identity. Il brand, infatti, attinge a piene mani dall’arte partenopea per comunicare i valori importanti di un’antica tradizione appunto. È il 1878 quando Giovanni Voiello fonda l’Antico Pastificio.

E così fra tradizione e innovazione e sin dagli inizi del Novecento, la pasta Voiello diventa la preferita dell’aristocrazia napoletana. E anche se durante la Seconda guerra mondiale lo stabilimento viene gravemente danneggiato, l’impegno della famiglia non si arresta. Anzi, prosegue inarrestabile e nel dopoguerra introduce nuove tecniche di produzione. Nel 1973 Barilla rileva l’azienda e da quel momento il brand partenopeo conquista tutti con il suo Grano Aureo 100% italiano.

Dopotutto Napoli proprio con la sua intensità, la sua veracità e la sua passionalità ti resta nel cuore. E Voiello rappresenta tutte queste qualità nella sua pasta che richiama proprio i sapori di quella terra. Per questo motivo c’era bisogno di una nuova visual identity. Proprio quest’anno il brand, infatti, si presenta in una veste nuova e con un logo tutto nuovo.

È una palette cromatica fortemente simbolica. C’è l’azzurro del cielo e il blu del mare, l’oro del grano con cui si produce la pasta ma finanche le linee dei fregi barocchi che impreziosiscono il Teatro San Carlo di Napoli. E poi il rosso che rappresenta la passione e che rimanda al mondo del teatro e della “guarattella”, il tipico spettacolo da strada dei burattini napoletani. E proprio da questo palco fa capolino Pulcinella, vestito di bianco. Voiello riprende l’antica tradizione usando proprio la tipografia di un’etichetta del 1902.

Sarà lo chef Antonino Canavacciuolo a raccontare l’unicità della pasta (e della tradizione!) Voiello. In una nuova campagna televisiva ci condurrà per mano nel cuore delle cucine campane, e ci farà riscoprire i suoi valori.

La nuova visual identity di Voiello rappresenta lo stile, l’estro, l’originalità, le parole chiave che rappresentano proprio la pasta Voiello. Tenace, ruvida e così consistente da “catturare” i sughi come nessuna. Alla base del successo c’è un’accurata selezione delle materie prime, a partire dall’uso del Grano Aureo 100% italiano.

Sono spighe che vengono coltivate alla luce del sole per conferire alla pasta un sapore tutto autentico. Una varietà di grano duro del 2009 che arriva nei campi del centro e del sud Italia. La cura dei dettagli è il segreto del successo. La produzione è realizzata ancora oggi nell’unico stabilimento di Marcianise in provincia di Caserta. Un polo produttivo che pone al centro i suoi lavoratori e rappresenta i valori della sostenibilità.

Voiello, però, non si ferma e prosegue con il viaggio alla scoperta della sua identità. Ecco quindi arrivare sulla nostra tavola i formati di pasta che prendono proprio il nome dall’idioma napoletano, nomi espressi al singolare e preceduti dall’articolo determinativo.

C’è Il Gran Fusillo, una versione di fusilli di grandi dimensioni per catturare i sughi. I fusilli prendono il nome dal fuso usato dalle filatrici. E poi ancora Lo Spaghetto Scanalato, il classico italiano che trattiene il 20% di sugo in più, valorizzando al massimo sia i condimenti più leggeri sia i più corposi. Il Pacchero e La Calamarata che grazie al Grano Aureo e alla trafilatura al bronzo hanno una tenuta in cottura eccezionale ed esaltano al meglio le ricette della tradizione.

Infine c’è la pasta integrale. Anche questa si rifà il look e si veste di tonalità calde come il marrone scuro che richiamano i colori della terra, il beige chiaro per comunicare autenticità e l’oro per ricordare il colore del grano maturo.