Prima del compimento dei cinque anni un bambino non impara regole, inizia ad assimilare delle procedure attraverso la ripetizione costante delle azioni e si affida totalmente all’adulto.
In questa fase ha bisogno di visualizzare, toccare con mano. La cosa migliore da fare innanzitutto è quindi proprio quella di spiegare ciò che si può o non si può fare attraverso immagini concrete.
Dare il buon esempio sul da farsi in ogni situazione è quindi il modo più efficace e diretto per insegnare al proprio piccolo come comportarsi.
Trovare poi un modo semplice e divertente per raccontare al bambino il perché deve seguire una determinata regola può rivelarsi un’idea vincente.
Se vogliamo ad esempio che un bambino impari a togliersi le scarpe e lavarsi le mani appena rientrati a casa, procedura condivisa in molte famiglie, un modo per aiutare il piccolo ad assimilare la regola può essere quello di spiegare che, non seguendo questa norma, si sporcherà ogni cosa e i batteri se ne andranno in giro per casa.
Idee furbe in questo senso potrebbero essere quelle di inventare piccole storie in proposito oppure divertirsi a visualizzare i microbi, disegnandoli insieme come dei mostriciattoli dispettosi!
Attraverso la ripetizione costante delle azioni poi il piccolo assimilerà la procedura e, col tempo, capirà la regola.
Un altro aspetto importante, in questa fase, è l’incapacità del bambino di percepire il contesto in cui inserito. Questo ovviamente fa dell’adulto un mediatore tra il piccolo e ciò che lo circonda.
Il genitore infatti legge il bisogno del bambino e gli insegna le regole, ovvero gli regala gli strumenti necessari per inserirsi nel contesto e soddisfare le sue necessità. Gli fornisce così nutrimento per crescere!
Dal momento in cui le regole sono già parte dei diversi contesti, il modo migliore di porle ad un bambino è quello di farle percepire come presenti a prescindere.
Scendere sul piano personale con un bimbo al di sotto dei cinque anni e mettersi al suo livello, adottando il piglio di chi vuole imporre la propria volontà a tutti i costi, genera inevitabilmente nervosismo e, spesso, contrasto.
Al contrario far capire al bambino che il genitore non è la regola, ma il tramite di ciò che impone la realtà circostante, aiuta a raggiungere la meta senza inutili tensioni.
Questo modo di agire è fondamentale inoltre per creare un importantissimo collegamento regola-contesto (sia esso fisico, ambientale, temporale o relazionale) che fornisce struttura al nostro insegnamento perché aiuta col tempo il bambino a comprendere e conoscere i differenti ambienti, le situazioni e le relazioni con gli altri.