GIOVANI DONNE Il menarca costituisce un momento fondamentale a livello fisico e simbolico, poiché per una bambina segna il passaggio verso l’età adulta . Ci troviamo di fronte a una fase delicatissima: la trasformazione in una giovane donna , con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista psicologico. Barbara Repossini, psicologa , psicoterapeuta e sessuologa ([email protected] ) ci ha aiutato a fare chiarezza per capire come accompagnare le bambine grazie a un ascolto consapevole e una presenza in grado di dare fiducia. La prima cosa da tener presente?: «Meglio partire in anticipo» spiega l’esperta: «Oggi lo sviluppo può essere molto precoce , già alle scuole elementari. Già verso i 7-8 anni possiamo spiegare come funziona il ciclo mestruale , in modo da evitare l’effetto shock». Parlare con fluidità e senza vergogna è fondamentale per creare un dialogo basato sulla fiducia.Sfoglia la gallery per scoprire come fare.
COMUNICAZIONE GENITORI FIGLI Come si imposta un buon dialogo ? «Semplicità e naturalezza» consiglia Barbara Repossini. Così come per la gravidanza è possibile spiegare che esiste un semino, che viene dato dal papà, che incontra l’ovulo della mamma, a 7-8 anni per una bambina può risultare perfettamente comprensibile questo affascinante meccanismo biologico, che contraddistingue la vita della donna dall’adolescenza alla menopausa . Il termine mestruazioni deriva dalla lingua latina, menstruatio , mensilità: la ciclicità che è propria dell’alternarsi fra periodo fertile e perdita di sangue, in grado di rievocare il mistero del mondo naturale, i cicli della luna e delle maree. Quando una bambina può vivere una situazione di intimità rispetto al corpo, la sua conoscenza e sicurezza in se stessa aumenteranno, con effetti positivi su autostima e immagine di sé. «Siamo in bagno insieme, io e mi figlia: lei mi guarda e la sua curiosità genera domande. La risposta avviene in modo naturale e fluido, con molta semplicità», spiega l’esperta. Questa situazione di vicinanza fra madre e figlia non solo contribuisce a un clima di fiducia e dialogo, ma è strategica perché aiuta le bambine a conoscere e diventare esperte del proprio corpo.
L’ASPETTO SIMBOLICO Festeggia l’arrivo delle mestruazioni con un rito speciale. Una torta, una giornata tutta per voi, un piccolo regalo : servirà a curare l’aspetto simbolico di questa importante fase della vita, perché non si cresce solo con il corpo, ma anche con la mente. Barbara Repossini chiarisce: «Spesso la difficoltà è di natura psicologica . Soprattutto quando le mestruazioni arrivano troppo presto, per esempio intorno ai dieci anni, nonostante si comprenda il meccanismo dal punto di vista fisico può verificarsi una problematicità nell’accettare le mestruazioni » spiega l’esperta: «Le bambine faticano ad accettare questo passaggio soprattutto quando avviene alle scuole elementari. Quando le prime mestruazioni coinvolgono anche le amiche, per esempio durante le scuole medie, diventa più facile parlarne e dunque crescere attraverso la condivisione».
VITA SESSUALE Visita ginecologica? «Sì, ma non subito. La visita ginecologica rischia di essere un’invasione del corpo importante» spiega Barbara Repossini: «Si può attendere fino a quando il ciclo diventerà regolare. Se non sussistono problemi particolari la prima visita può essere eseguita a 15-17 anni . Sì al vaccino per il papillomavirus». L’arrivo delle mestruazioni segna una fase di trasformazione cruciale. Come ricorda l’esperta: «Psicologicamente si tratta di un senso di cambiamento importante. Le mamme devono aiutare le figlie a gestire questo momento accompagnando le bambine verso l’incontro con la propria femminilità». La visione di sé oggi si deve uniformare a dei canoni, per questo diventa funzionale a una creascita felice saper dare il proprio supporto e ascoltare le necessità delle giovanissime. «Meglio evitare di dire “Va be, dai passa” : di fronte a un problema di pelle: attualmente abbiamo molti strumenti e cure che possono aiutare. Problemi di peso ? Invece di dire mangiamo meno, proviamo a coinvolgere tutta la famiglia nell’obiettivo di mangiare meglio ». La chiave per aiutare il cambiamento è accettarlo… e accettare che in ogni bambina c’è una giovane donna che attende di sbocciare.