L’attesa di un figlio , specie del primo, è uno dei momenti più emozionanti e carichi di cambiamenti nella vita di una donna e di una coppia. Che, nella girandola di timori, trasformazioni e controlli medici, oggi può contare sull’aiuto di una nuova teoria. È quella dei “mille giorni” , dalle ultime scoperte dell’epigenetica, la scienza che studia i meccanismi che regolano l’attivazione dei nostri geni. In pratica, l’ambiente e l’alimentazione della mamma (prima) e della famiglia (poi) dal concepimento ai due anni di età di un bambino, sono decisivi per la salute che lui avrà da adulto. È la tesi di partenza di un libro scritto a quattro mani da un noto pediatra nutrizionista , Gianfranco Trapani (trapanigianfranco.it) e da una giornalista di Donna Moderna, Silvia Calvi. Agli autori abbiamo chiesto di spiegare a quali aspetti, secondo queste nuove frontiere, occorre fare attenzione se si aspetta un bebé.
La dieta dei primi 1000 giorni , di Gianfranco Trapani e Silvia Calvi – Mondadori
Non un manuale di regole ma un emozionante viaggio per conoscere meglio il proprio figlio, e quello che serve al suo organismo per crescere bene e diventare, domani, un adulto forte e sano. Con, in più, le interviste alle mamme e ai maggiori esperti, le nuove tabelle dell’OMS e tanti consigli utili da seguire prima, durante e dopo la gravidanza.
Cosa accade dopo la nascita? «La mamma , alle prese con l’allattamento , deve continuare a nutrirsi bene, secondo le regole della dieta mediterranea . Anzi, l’arrivo di un figlio dovrebbe essere, per tutta la famiglia, l’occasione per migliorare lo stile di vita con attività fisica regolare e dieta sana . E, cioè, in sintesi: bere molta acqua e puntare su frutta e verdura fresche , legumi, cereali integrali, pesce azzurro, poca carne bianca e olio extravergine d’oliva. Vale qui la pena di ricordare che il latte materno è l’alimento più sano, digeribile e completo che si possa offrire a un neonato. E anche questo gesto rappresenta un’assicurazione sulla salute del bambino . Insieme al contatto con la natura: stare il più possibile immersi nel verde, contribuisce al benessere di genitori e bebé».
E se mamma e papà sono vegetariani? «Nel periodo della gravidanza e dell’allattamento non ci sono controindicazioni. La mamma vegana invece deve fare più attenzione: senza alimenti come uova, latte e latticini, dovrà fare controlli regolari e ricorrere ad alcuni integratori, soprattutto di ferro e vitamina B».
Le ultime ricerche scientifiche hanno portato dei cambiamenti anche nello svezzamento? «Sì. In primo luogo oggi si preferisce parlare di “alimentazione complementare insieme” , una definizione che sottolinea l’importanza del primo ingrediente dello svezzamento : la condivisione. Vuol dire che il momento dei pasti (e, quando il bambino sarà cresciuto, anche quello della preparazione dei piatti) è un momento da vivere tutti insieme, parlando e mangiando cibi semplici e sani. Perché anche l’esempio è importante. Uno studio americano dimostra che i genitori sono un modello per l’alimentazione dei figli . E l’imprinting comincia prestissimo, fin da quando si passa dal latte al cibo solido. L’importante è non bruciare le tappe: se il bimbo rifiuta il cucchiaio e sputa il cibo, vuol dire che per lui non è ancora il momento. Basterà riprovarci dopo qualche giorno finché sarà pronto.
E quali sono le regole per gli ultimi 365 giorni di questo percorso? Dopo il primo compleanno i bambini entrano in una fase speciale: il loro gusto , che ha iniziato a formarsi nel periodo intrauterino, si definisce meglio. E si chiariscono le preferenze alimentari . Ecco perché è importante, e bello, sperimentare insieme nuovi piatti. Ma senza tradire le regole della dieta mediterranea né eccedere con le calorie e con le proteine animali. In base alla ultime ricerche sono state riviste tutte le tabelle del fabbisogno dei bambini, età per età. E, come riportiamo nel libro, tutti i valori sono stati abbassati. Basta rispettare queste indicazioni per veder crescere il proprio figlio sano , forte e felice.