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Con le strategie adatte anche la prima visita dal “dottore dei denti” può rivelarsi allegra e istruttiva. I suggerimenti di Enrico Riva, pedodontista
di Camilla Ghirardato
19.02.2014
Trasformati nel suo coach
Il suo primo dentista sei tu. Le regole da insegnare? Fluoro tutti i giorni, dalla nascita fino ai denti permanenti. Tre lavaggi obbligatori, dopo colazione e pranzo e prima della nanna, con spazzolino a testina piccola e setole medie.
L’igiene orale è importante per tutti, bambini e adulti.
Parti con il piede giusto.
Non prenotare la visita dal dentista quando il piccolo ha già mal di denti. Portalo prima, senza emergenze in corso, l’impatto sarà più soft. Quando? Dai 4 anni in poi.
Gioca d’anticipo.
In attesa della visita, fagli prendere confidenza con il mondo denti.
Per esempio, con un libro da leggere insieme, come Aaaah! Dal dentista no! di Stephanie Blake (Babalibri). O con un’app, come Il mio po’ pazzo dentista o Dentista carino, dove il bambino finge di essere il dottore.
Scegli lo specialista.
Non portarlo dal tuo: chiedi al pediatra di indicarti uno specialista per bambini (il pedodontista) o indirizzarti a una struttura ospedaliera con reparto di odontoiatria infantile.
Il giorno dell’appuntamento.
Entra con tuo figlio nello studio e mettiti di fronte al posto in cui dovrà sedersi, in modo che ti veda. Non farti sfuggire frasi tipo «Il dottore non ti farà male»: potrebbe mettersi già in allarme.
Se lo specialista è bravo, dopo aver fatto accomodare il bambino sulla poltrona che va “su e giù”, inizierà la visita con la magica “caramella” alla frutta che rileva la placca: è un gioco che diverte tutti perché i denti si colorano. Poi il pedodontista, utilizzando un modellino a forma di bocca e uno spazzolino gigante, gli spiegherà le regole della perfetta pulizia.
A questo punto il tuo piccolo sarà a suo agio e pronto a farsi visitare senza paura. Se tutto è ok, fissa un nuovo appuntamento dopo sei mesi.
Niente panico!
Una piccola carie o un’estrazione sono incidenti da mettere in conto. Come affrontarli? Prima di intervenire, un bravo pedodontista spiega al bambino cosa farà. Molti studi scientifici dimostrano che la paura del dentista nasce dall’effetto sorpresa (con dolorino annesso). Così, per fargli “digerire” l’anestesia locale, dice: «Sentirai prima un puntino, poi delle formichine che ti solleticano la guancia: dovrai contare fino a dieci e il tuo dentino dormirà come un sasso e lo cureremo senza che se ne accorga».
Se il bambino è agitato, può sempre fargli inalare un po’ di protossido d’azoto, un gas dall’effetto calmante.
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