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Raffreddore, naso chiuso, tosse, mal d'orecchie, mal di gola... il nostro esperto ci consiglia come affrontarli
07.01.2014
Il dottor Federico Marolla, pediatra, ci ha fornito qualche consiglio su come comportarci in caso di raffreddore, mal di gola, tosse e mal d'orecchie dei nostri bambini.
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Il pediatra Federico Marolla ci da qualche suggerimento per aiutare i nostri bambini quando hanno il naso chiuso. Ci ha spiegato che “è bene fare solo lavaggi nasali con soluzione fisiologica (i decongestionanti nasali sono vietati per i bambini fino a 12 anni). Sarà il vostro pediatra a decidere se prescrivere dei farmaci. È anche utile umidificare l’aria nelle ore notturne”.
In caso di tosse, poi, “bisogna avere ben chiaro che la tosse non è la malattia e non bisogna combatterla; infatti è un riflesso utilissimo e indispensabile per tenere libere le vie respiratorie. Certamente è antipatica, soprattutto quando disturba il sonno del bambino, ma è importantissimo non sedarla. Bisogna anche ricordare che tutti i farmaci mucolitici e fluidificanti sono stati vietati nei bambini fino a 2 anni di età e questo significa che anche nel bambino più grande non trovano spazi di efficacia”.
Un altro consiglio importante che ci dà il pediatra: “è molto utile offrire spesso da bere e tenere pulito il naso, cambiare l’aria della stanza per evitare che sia insalubre, non tenere la temperatura elevata (si dorme con aria fresca, a 18-20°C). Quando la tosse è secca, stizzosa, disturba molto il sonno, si associa ad affanno o a febbre molto elevata, allora deve essere consultato il pediatra”.
Nel caso di otite (infiammazione dell’orecchio interno) “i bambini piangono per il dolore all’orecchio, soprattutto quando hanno molto raffreddore e muco denso nasale. Il 95% dei bambini soffre di almeno un’otite entro i 5 anni di vita e molti ne soffrono svariate volte”.“In caso di otite, se il bambino è piccolo bisogna sentire il pediatra“, raccomanda il dottor Federico Marolla “se è più grandicello, oltre 2 anni, si può sedare il dolore con l’antidolorifico e tenere sotto stretta osservazione l’andamento del dolore e dello stato generale. Infatti è stato dimostrato che 7 volte su 10 le otiti, anche febbrili, passano da sole, senza bisogno di antibiotici”.
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