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Dolce o salata, lascia scegliere a loro
Ci sono bambini che non rinuncerebbero mai a latte e biscotti, altri che invece amano sperimentare il più possibile e a tavola si annoiano facilmente.
Abitudinario o avventuroso che sia, il piccolo studente dovrebbe sempre fare la prima colazione. Prima di tutto perché si tratta del pasto più importante della giornata: dopo le ore di riposo notturno, la colazione riattiva il metabolismo e riequilibra le energie dell’organismo.
Inoltre, in vista di una giornata a scuola, è necessario che i bambini abbiano la giusta riserva di energie sane, senza dover arrivare famelici al momento della merenda e buttarsi a capofitto su cibi non propriamente salutari.
La prima colazione dei bambini dovrebbe prevedere proteine, carboidrati, vitamine, minerali e fibre suddivisi in modo equilibrato. Alcuni esempi: muesli alla frutta con il latte, pane, burro e marmellata, frullato e grana, toast e spremuta…
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Il pieno di vitamine e minerali
Sono numerose le mamme che, di fronte alla stanchezza dei piccoli e all’inizio della scuola, temono di dover ricorrere a integratori per bambini di ogni genere e sorta.
In realtà, l’integrazione non è quasi mai necessaria e, perché il bambino affronti la scuola con energia, è sufficiente che si nutra in modo adeguato. In primis, i piccoli studenti hanno bisogno di vitamine e minerali “naturali”.
Quindi, via libera alle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. E qui si tocca un tasto dolente per la maggior parte delle famiglie, anche se sono sempre più numerosi i bambini che adorano frutta e verdura, preferendoli a volte persino alle patatine e ai fast food.
Per i più “difficili”, è importante non cedere agli integratori ma proporre vegetali in forme inedite: spiedini di frutta per merenda, frullati colorati a colazione, pomodorini farciti con formaggio magro, zucchine ripiene di verdura nascosta dalla purea di patate…
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Forno e condimenti sani
La dieta ideale dei bambini in età scolare prevede la presenza di ogni tipologia di alimento nutriente nel menu settimanale. Quindi cereali, proteine, grassi, vegetali e fibre.
Ma non tutto è adatto all’alimentazione dei bambini. Meglio, infatti, centellinare: salumi, formaggi molto grassi, salse, cibi particolarmente ricchi di zuccheri semplici, farine raffinate…Tutti questi alimenti, infatti, sottraggono al bambino energie preziose e limitano anche l’assorbimento di preziosi nutrienti.
Ma, si sa, esistono alcuni piatti a cui i piccoli non vogliono rinunciare: per esempio, le cotolette di pollo o i bastoncini di pesce (per alcuni bimbi il solo modo accettato per consumare pesce).
In questi casi, è bene concedere eccezioni monosettimanali ma preparando i cibi senza aggiungere ulteriori grassi. Dunque, no a una seconda frittura e sì all’amica carta da forno…
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Il buonsenso, come regola base
La “questione latte vaccino” è uno dei temi maggiormente dibattuti sia tra pediatri sia tra genitori. Infatti il latte, che una volta era ritenuto l’alimento principe per i bambini, oggi sale sul banco degli imputati complici l’eccesso di proteine animali e il bombardamento di ormoni a cui sono sottoposte le mucche negli allevamenti intensivi.
Il latte, però, resta un’ottima riserva di calcio e proteine. E di solito è anche gradito ai più piccoli. Se non vi sono problemi di intolleranza al lattosio, il latte può essere consumato in piccole quantità (per esempio, solo a colazione) senza eccedere e scegliendone la tipologia bio certificata.
Inoltre, per variare menu e allenare il gusto dei bambini, è indicato alternare il latte vaccino a yogurt magri senza dolcificanti artificiali (più digeribili) e ad altri tipi di “latte”, vegetali. Per esempio, il latte di riso e quello di mandorla sono molto amati dai bambini e infondono una bella carica di energie di pronto utilizzo prima della scuola.
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Scegli bene per il tuo bambino
Un corretto apporto di proteine nella dieta del bambino è fondamentale per la sua crescita e anche per affrontare al meglio l‘avventura della scuola. Ma quali alimenti proteici scegliere e quanti? Innanzitutto, è bene non eccedere con le proteine.
Fino a qualche anno fa si tendeva a imbottire i piccoli di carne perché si riteneva fosse l’alimento base per la sua crescita robusta e sana. Oggi, invece, anche le mense scolastiche si stanno adeguando a nuove linee guida: poca carne (meglio se bianca) e più legumi.
Quindi, durante la settimana, la carne potrebbe comparire nel piatto dei bambini al massimo 3 volte, per lasciare più spazio al pesce e ai legumi. Questi ultimi sono un concentrato di salute, perché contengono molte fibre e riducono l’assorbimento degli zuccheri semplici (di cui spesso i bambini abusano).
Perché i legumi si trasformino in proteine, è necessario che siano abbinati a una porzione di cereali. Come rendere graditi lenticchie e piselli ai piccoli più difficili? Tramutandoli in polpettine e burger, accompagnati da patatine al forno.