Celebre in tutto il mondo, il metodo Montessori nasce all’inizio del Novecento grazie al lavoro di Maria Montessori, fra le prime donne a ottenere la laurea in medicina, pedagogista, neuropsichiatra infantile e filosofa.
Metodo montessori giochi
Fin dai primi mesi di vita è possibile favorire la crescita del bambino aiutando i piccoli a sviluppare abilità motorie e cognitive. Uno strumento fondamentale per stimolare la naturale curiosità del bambino è il gioco, che nel metodo Montessori è considerato una vera e propria esperienza educativa. Grazie ai materiali riciclati è possibile proporre lavoretti e attività adatte a ogni età: scatole di cartone, tappi, colori e oggetti di uso quotidiano come vaschette per il ghiaccio e ritagli diventano gli ingredienti per un cesto dei tesori che il bambino potrà utilizzare, a partire dai sei mesi d’età, per conoscere gli oggetti e esplorare il mondo.
Metodo montessori pro e contro
Nell’approccio delle scuole montessoriane i bambini vengono coinvolti in attività che prevedono l’utilizzo di materiali semplici, studiati per lo sviluppo delle principali abilità: in questa visione educativa l’esplorazione sensoriale costituisce la base dell’apprendimento. Le critiche al metodo Montessori spesso riguardano un’eccessiva rigidità, che talvolta sembra preferire il senso dell’ordine rispetto alla libertà nella fantasia e nei riguardi delle esplosioni emozionali dei piccoli. Fra gli aspetti positivi del metodo Montessori, nato come educazione all’autonomia, troviamo la tendenza a lasciar fare da solo il bambino: un apprendimento in grado di diventare una lezione di vita all’insegna dell’indipendenza. Tuttavia, per chi è interessato all’inserimento dei figli in una scuola montessoriana sarà bene valutare attentamente il personale e l’ambiente in senso specifico: ogni scuola è differente, poiché, in fondo, è creata non da un metodo bensì dalle persone che vi lavorano ogni giorno.
Metodo montessori libri
Ti interessa l’approccio Montessori? Nelle biblioteche cittadine o online è possibile trovare numerosi testi, dove scoprire spunti interessanti e di facile attuazione per applicare la filosofia montessoriana a casa, fin dai primi mesi di vita del bambino. Il neonato inizia a scoprire il mondo attraverso i sensi, ecco perché risulta importante allestire una serie di materiali in grado di stimolare le sue abilità e accompagnare il bambino nello sviluppo delle competenze. Il metodo Montessori costituisce un approccio con cui guardare al mondo: libri come Libertà e Amore, di Elena Balsamo, o Imparo a fare da solo di Maja Pitamic potranno costituire un’ispirazione e una riflessione utile per trovare un modo differente di relazionarci con l’infanzia. La vera sfida è proporre al bambino esperimenti e giochi, permettendo ai piccoli di agire in autonomia.
Metodo montessori scuola primaria
Oggi le scuole montessoriane sono diffuse in tutto il mondo e sono apprezzate perché propongono un insegnamento basato su esplorazione sensoriale, spirito di libertà e autonomia, disciplina in quanto amore per l’ordine e per il rispetto per gli altri. A prescindere dal metodo scolastico nella scelta della scuola è importante valutare, come spiega Ruggero Poi, Vice Presidente Esecutivo Fondazione Montessori Italia, il tipo di clima presente nelle classi, la presenza di aree verdi, disponibilità degli insegnanti e modalità di lavoro con cui viene organizzata la giornata. Un’eccessiva rigidità rischia di uccidere l’amore per lo studio e la creatività istintiva. Soprattutto alla scuola primaria è fondamentale cercare di unire la capacità di fornire conoscenze utili agli stimoli positivi, senza dimenticare che lo sviluppo del pensiero critico e il metodo di studio costituiscono il vero fondamento, necessario per poter affrontare le scuole medie e le superiori.
Metodo Montessori a casa
Come applicare le idee dell’approccio montessoriano a casa? Le esperienze che un bambino attua fra le pareti domestiche, in famiglia, sono altrettanto fondamentali rispetto all’apprendimento che avviene a scuola e contribuiscono alla crescita. È importante valutare fase per fase imparando innanzitutto a osservare il proprio figlio: ogni bambino è diverso e la sua evoluzione procede per tappe differenti. Più dei giocattoli o degli oggetti che tendiamo a considerare indispensabili è fondamentale informarsi, perché diventare genitori significa crescere insieme ai figli, coltivando la propria visione grazie a strumenti utili come libri, video e corsi. In giardino o casa, le attività Montessori costituiscono uno strumento per stimolare i bambini all’uso degli oggetti quotidiani, imparare a apparecchiare, vestirsi o cucinare sperimentando la vita pratica.
Montessori Maria
Chi era Maria Montessori? Nata a Chiaravalle nel 1870, è stata un’educatrice di spicco, neuropsichiatra infantile, filosofa e pedagogista: una delle prime donne in Italia a laurearsi in medicina. Le scelte di vite e le idee innovative, in lotta con il padre, furono sostenute dalla madre Renilde, che amava la lettura. Maria Montessori si laurea nel 1896 presso l’Università La Sapienza di Roma con una specializzazione in neuropsichiatria. Dopo la sua nomina come direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma decide di approfondire le sue competenze con una laurea in filosofia. Nel frattempo nasce un figlio, Mario, che solo alla morte della nonna, quando il ragazzo ha ormai quattordici anni, vivrà con Maria. Le vicende personali e gli interessi professionali contribuiscono a rendere questa studiosa una profonda conoscitrice dell’universo dell’infanzia. Nel 1907 Maria Montessori fonderà la prima Casa dei Bambini nel quartiere San Lorenzo a Roma, dove verrà applicata una nuova concezione dell’educazione infantile: nasce così il metodo Montessori, che negli anni seguenti si diffonderà in Europa e Stati Uniti.
Metodo Agazzi
Le sorelle Agazzi, Rosa e Carolina, nascono alla fine dell’Ottocento a Volongo, comune lombardo della provincia di Cremona. Dopo aver frequentato gli studi magistrali lavorano come pedagogiste e nel 1896 fondano a Mompiano, Brescia, una nuova scuola materna dove sperimentare principi educativi basati su una scuola da vivere come ambiente familiare, positivo e in grado di stimolare la crescita dei bambini attraverso la socialità. L’asilo d’infanzia viene chiamato “scuola materna” per intendere un luogo dove crescere aiutandosi reciprocamente, sperimentando attività e vita pratica. Ogni bambini viene dotato di fazzoletti, bavaglini e asciugamani individuali. Nella scuola materna di Mompiano le sorelle Agazzi daranno vita a laboratori di giardinaggio, istruendo i bambini sui cicli delle stagione e l’approccio alla natura grazie a un piccolo allevamento di animali domestici. Un’idea da copiare? Il Museo delle Cianfrusaglie: i bambini amano conservare i piccoli tesori e ogni oggetto può trasformarsi in una lezione di vita.