Se hai bisogno di un consiglio e di sapere quali sono i vari modi per legare la fascia puoi chiedere direttamente alle ostetriche! Se abiti nella zona di Monza e Brianza puoi rivolgerti allo Studio di Arte Ostetrica “A casa con te” (via Pietro Verri 16, Carate Brianza). La struttura nasce per rispondere alle esigenze delle mamme e delle ostetriche. Le attività proposte vanno dalla musicoterapia in gravidanza, musicoterapia per bimbi, corsi di massaggio neonatale, pesa del bebè, incontri pre e post parto, visite in gravidanza e per la salute ginecologica della donna.

Fascia o marsupio: anche i vip portano i loro piccoli così!

L'importanza del contatto tra mamma e bebè

“I cuccioli d’uomo sono estremamente dipendenti dalle cure della mamma per molti mesi dopo la nascita e tra loro si instaura un rapporto fortissimo. Il contenimento e il calore materno è ciò che meglio risponde alle esigenze dei piccoli.” ci dice la dottoressa Bianchi. “Se pensiamo ad un neonato che piange, il miglior modo per calmarlo è prenderlo in braccio e tenerselo vicino. I piccoli, sentendo il battito cardiaco, la voce e l’odore della loro mamma si quietano e smettono di piangere. Portare addosso i propri bimbi è un modo semplice e naturale per rispondere ai loro bisogni e in più permette alle mamme di avere le mani libere e fare tante altre cose. È una vera benedizione per i bimbi, è come se fossero di nuovo nella pancia della loro mamma!”
Vediamo ora quali e quanti tipi di fasce esistono…

Una fascia per ogni esigenza

Quali sono le fasce più utilizzate? Risponde la dottoressa Silvia Bianchi: “Esistono numerosi supporti per portare i bebè. In generale esistono fasce di 2 tipi che si distinguono per il tessuto: elastico o rigido. Le fasce elastiche sono semplici da indossare e sono ottime per iniziare e imparare le legature fondamentali. Hanno solo un limite: il peso del bambino. Se la fascia è di un tessuto molto elastico non potrà sostenere più di un certo numero di kg. Le fasce rigide invece non hanno alcun limite di peso quindi si possono usare fino a che la schiena del genitore regge!
Esistono poi fasce lunghe (di solito 460 cm o 520 cm) e corte (fino a 320/350 cm) e qui la differenza sta nei tipi e nella quantità di legature che si possono realizzare: con fasce lunghe si può portare il bebè in ogni posizione, con fasce più corte è necessario accontentarsi di un repertorio meno ampio.
Esistono poi le fasce ad anelli che sono molto semplici da indossare e sono ottime per portare sul fianco o a culla. Simile è il pouch ovvero una fascia a tasca che è realizzata su misura. Esistono poi molti altri supporti: i pagne africani, i podeagi coreani, i mei Tai, gli onhbuino e tanti altri… Ogni parte del mondo ha i suoi strumenti tradizionali per portare i neonati!”

Il marsupio giusto per i bebè

E se invece si preferisce un marsupio più strutturato cosa consiglia? Risponde l’ostetrica Silvia Bianchi: “Sarebbe bene acquistate un marsupio ergonomico che rispetti la fisiologia dell’atteggiamento delle anche e della colonna vertebrale dei piccoli. Sono supporti che devono mantenere (come tutte la fasce e i carrier citati in precedenza) le gambe nella classica posizione “a ranocchietta” ovvero con le ginocchia flesse e ruotate verso l’esterno. Inoltre è importante fare attenzione alla fisiologica curvatura a C della colonna: solo quando inizierà a gattonare e camminare si formeranno le cifosi e le lordosi. È consigliabile quindi un supporto che non abbia una struttura rigida dietro la schiena del piccolo, meglio che avvolga e sostenga.”

Guida alle fasce portabebè

Parlando di marche, dove si possono trovare le fasce? E quali sono le migliori? “La marca che di solito suggerisco (anche se un po’ costosa) è Didymos. Se si vuole provare un mei tai è ottimo il didyTai (Didymos) e il mei tai di Mugh. Sono ottime invece le mussole di cotone o bambù di Aden Anais.” ci suggerisce la dottoressa Bianchi. “Se si preferisce un marsupio strutturato alla fascia sono ottime Ergobaby, Boba, Manduca.”