Nel weekend del 19 – 21 aprile prossimo la Basilica di Sant’Ambrogio di Milano diventa il centro della I edizione di Flora et Decora, Mostra Mercato organizzata in due sezioni dedicate rispettivamente al comparto florovivaistico (Flora) e all’arredo e decoro dei giardini (Decora).

L’ingresso alla mostra è gratuito, con i seguenti orari di apertura: dalle 9.00 alle 19.00 nei giorni di venerdì 19 e sabato 20 aprile; dalle 9.00 alle 18.00 domenica 21. Ingressi da Piazza Sant’Ambrogio e Largo Gemelli.

In pieno centro storico di Milano, nei bellissimi luoghi del complesso della Basilica – Porticato di Ansperto, Chiostro del Bramante e Giardini di San Sigismondo – troveranno spazio oltre settanta tra i migliori produttori e artigiani italiani e stranieri legati al mondo del verde e della natura.

Sempre più numeroso è il pubblico che affolla questo genere d’iniziative e che a Flora et Decora, mentre passeggia in un luogo ricco d’arte e cultura, potrà scegliere tra un’ampia selezione di prodotti da acquistare: piante di ogni tipo – da quelle grasse a quelle aromatiche, da quelle da frutto a quelle da orto, da quelle ornamentali a quelle rampicanti – ed eleganti oggetti per l’arredo e la cura del giardino.  Non mancheranno cosmetici naturali e alimenti provenienti dall’agricoltura biologica.

Durante le giornate della mostra sono inoltre previste occasioni d’incontro ludico e formativo grazie al coinvolgimento di Associazioni legate al verde che hanno l’obiettivo di trasmettere al pubblico, soprattutto a quello giovanile, l’attenzione e il rispetto per l’ambiente.
Flora et Decora ha un obiettivo filantropico: il ricavato delle vendite degli spazi espositivi sarà destinato al progetto dell’Archivio Capitolare della Basilica di Sant’Ambrogio.

I previsti lavori di musealizzazione e di costruzione della nuova biblioteca che ospiterà l’Archivio consentiranno di riportare alla luce un patrimonio, finora rimasto nascosto, di altissimo valore storico e culturale – migliaia di libri, manoscritti, pergamene e altre opere ancora che risalgono fino al IX secolo – al fine di renderlo accessibile alla cittadinanza e ai numerosissimi visitatori che ogni anno affollano il complesso monumentale della Basilica.