Si incontrarono per la prima volta nel 1922. Lei era una ragazzina irriverente che aspirava a diventare artista, lui il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, bastò uno sguardo per far scoccare quello che sarebbe stato un amore lunghissimo e tormentato. Frida Kahlo e Diego Rivera, due anime unite da passioni comuni, due fuochi che ardevano contemporaneamente senza riuscire mai a spegnersi, ma infervorandosi l’un l’altro tra tradimenti e separazioni, mai davvero definitive.
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Una coppia travagliata, con percorsi artistici totalmente divergenti e l’amore sconfinato per il proprio Paese in comune.
Rivera, 46 anni, già al terzo matrimonio quando conobbe Frida, fu un marito affettuoso quanto infedele. Frida, giovane e bella semplicemente viveva per lui.
La vita non era stata magnanima con lei, a 17 anni un incidente d’autobus le spezzò la spina dorsale in tre punti, costringendola definitivamente sulla sedia rotelle, priva della possibilità di concepire figli. Da questa esperienza nacque una delle sue opere più suggestive, La Colonna Rotta, un autoritratto in cui l’artista si rappresenta trafitta da chiodi e con il corpo attraversato da una colonna antica spezzata in tre punti, proprio come la sua spina.
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Gelosie, passioni, tradimenti, uno degli ultimi, quello con Cristina sorella di Frida, portò la donna persino a lasciare la sua amata casa di San Angel. Poi il ritorno dal suo amato «Perché dovrei essere così sciocca e permalosa – scriveva in una lettera datata 23 luglio 1935 – da non capire che tutte queste lettere, avventure con donne, insegnanti di “inglese”, modelle gitane, assistenti di “buona volontà”, le allieve interessate all’ “arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani rappresentano soltanto dei flirt? Al fondo tu e io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, colpi alle porte, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre…».
Frida perdonò la sorella minore, ma cominciò a sua volta ad avere, anche lei, amori paralleli al matrimonio, talvolta persino di tipo saffico. Tra i suoi amanti, anche il fotografo Nickolas Muray, che la ritrasse in alcuni dei suoi scatti più belli e rilevanti, tuttora in mostra nelle gallerie d’arte come parte del patrimonio artistico a lei collegato.
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Come in una telenovela in perfetto stile sudamericano, Frida e Diego divorziarono nel 1939 per poi riunirsi in matrimonio esattamente un anno dopo. Da quel momento solo la morte di lei, sopraggiunta per cause tuttora ignote (si pensa ad un suicidio procurato con l’aiuto di Diego), li separò per sempre.
Le sue parole, amare quanto vere, riecheggiano ancora oggi come allora «In vita mia – disse – mi sono capitati due incidenti gravi. Il primo quando un tram mi ha messa al tappeto. L’ altro è Diego».