Quando balla si sente vivo. E quando si sente vivo non si sente malato. Ivan Cottini, classe 1984 e marchigiano, dall’aprile del 2013 convive con la sclerosi multipla. Lo ha scoperto all’improvviso, quando sono arrivati i primi disturbi, le difficoltà a deglutire, masticare e perfino parlare. In poco tempo la diagnosi è stata chiara e il suo mondo è svanito: lavoro, fidanzata e futuro. «Ma la mia vita non poteva finire così e io non potevo stare seduto ad aspettare. Così mi sono reinventato. È nato il nuovo Ivan», racconta il ballerino e modello a Donna Moderna.
Cottini si è ripreso i sogni che aveva prima della scoperta della malattia ed è ritornato a fare il modello, anche se in veste diversa, ma soprattutto ha realizzato il sogno di diventare padre. «Di mia iniziativa ho sospeso i farmaci salvavita e così è nata Viola che oggi ha 4 anni ed è stata la mia cura. Con lei non ho più paura del domani». Ed è proprio la piccola Viola, insieme alla danza, che gli hanno dato la spinta di cui aveva bisogno per “tornare a vivere”.
Durante la pandemia, dopo aver incantato il pubblico di Ballando con le stelle in veste di ospite d’onore ed emozionato sul palco dell’Ariston a Sanremo con una toccante esibizione, ha unito la sua passione per la danza e l’amore per la figlia in un video davvero intenso e commovente. Il lockdown per Ivan è stato difficile: la fine della sua storia d’amore iniziata sei anni fa proprio in ospedale è coincisa con il forte disagio fisico per l’assenza di fisioterapia domiciliare. «In questa fase ho avuto la possibilità di aver accanto Viola che è stata nuovamente la mia ancora di salvezza perché la separazione ha riportato alla luce tutte le mie fragilità. Forse anche più della stessa diagnosi. Anche il guerriero Ivan è tornato a piangere», racconta ancora il ballerino.
Ecco quindi che la “Fase 2” diventa per Ivan il simbolo di una rinascita. L’ennesima. Deve raccogliere nuovamente i pezzi e ricostruire il complicato puzzle per trovare quella serenità psicologica che gli permette di accettare quello che la vita di tutti i giorni ha da offrirgli: «È un continuo cadere, rialzarsi, tornare sereni e sorridenti». E, anche in un momento così incerto, Ivan mette tutta la sua energia nel ballo che gli regala sensazioni uniche: «Anche se la mia scadenza dettata dalla malattia è sempre più vicina», dice con una punta di amarezza, «vorrei tanto tornare il prossimo anno a Sanremo con la mia maestra Bianca Maria Berardi, colei che mi ha insegnato a volare, per chiudere lì definitivamente il mio percorso da ballerino. E poi non nego la grande voglia di iniziare a scrivere la mia storia», conclude Ivan Cottini a cui la malattia ha tolto tanto, ma gli ha anche permesso di vivere momenti irripetibili e impagabili come l’incontro con Papa Francesco «che ha benedetto me e mia figlia», e con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.