1 – Quando non riesci a individuare l’ovulazione
Ce l’hanno sempre raccontata molto semplice dicendoci che l’ovulazione avviene circa 14 giorni dopo l’inizio del ciclo mestruale. Questo, però, vale solo se hai un ciclo regolare che dura 28 giorni. In realtà l’ovulazione non avviene 14 giorni dopo l’inizio del ciclo, ma 14 giorni prima dell’arrivo del ciclo successivo. In ogni caso, l’ovulazione può anche avvenire il 10° o il 18° giorno del ciclo mestruale, e non semore è facile riconoscere i sintomi dell’ovulazione.
Infatti il ciclo è composto da tre fasi: fase follicolare, ovulazione e fase luteale. La prima è quella variabile mentre le altre due, in assenza di patologie, hanno una durata fissa.
Una volta nell’utero, l’ovulo ha una vita di 24 o massimo 48 ore mentre lo spermatozoo è in grado di sopravvivere per 36 ore.
Come puoi risolvere il problema?
Puoi scegliere se affidarti alla temperatura basale o agli stick che rilevano l’ovulazione.
Una volta individuata l’ovulazione, devi solo individuare il momento migliore in cui avere un rapporto sessuale: questo momento è 4 giorni prima del processo di ovulazione o 4 giorni dopo. Per avere qualche chance in più, inoltre, aumentare l’intensità dei rapporti in prossimità dell’ovulazione: può rivelarsi utile.
Nel caso in cui l’ovulazione sia irregolare (e così dunque anche il tuo ciclo) o, ancora peggio, non si verifichi, il tuo ginecologo ti prescriverà dei dosaggi ormonali, per poter individuare eventuali squilibri.
2 – Quando hai un’infezione ginecologica
L’infezione ginecologica è una delle cause più comuni di infertilità momentanea e transitoria.
Spesso si tratta di infezioni silenti, che non danno sintomi oppure ne danno di molto leggeri che vengono presi spesso sottogamba.
La Candida Albicans è una di queste e, alterando l’ambiente vaginale, potrebbe danneggiare la vitalità degli spermatozoi non consentendo loro di fecondare l’ovulo.
Il batterio più difficile da individuare però, è sicuramente la Chlamydia. Questo è così potente da provocare un’infezione alle tube di Falloppio che si possono ostruire e persino danneggiare. Ovviamente ciò potrebbe impedire e ostacolare la fecondazione.
Come puoi risolvere il problema?
Quando si parla di infezioni ginecologiche, ancor prima di parlare di soluzione occorre parlare di prevenzione. Una visita annuale dal ginecologo è essenziale! Se l’infezione viene individuata in tempo infatti, può essere risolta tramite l’impiego di una terapia antibiotica.
Se invece l’infezione ha provocato danni come, per esempio l’occlusione delle tube, l’unica soluzione è quella di ricorrere a un’operazione per sanare la situazione e alla fecondazione assistita per diventare madre.
3 – Quando hai le ovaie capricciose…
Le ovaie, in tutto il processo riproduttivo, hanno il compito più importante e delicato che è quello di produrre la materia prima necessaria al concepimento: gli ovuli.
Esistono due casi in cui le ovaie fanno i capricci e non funzionano come dovrebbero: un’insufficienza ormonale o una cisti ovarica.
L’insufficienza ormonale
Sono veramente molti gli ormoni che influiscono sul funzionamento delle ovaie. Basta che uno solo di questi ormoni non funzioni correttamente perché il processo di ovulazione venga ostacolato.
Come puoi risolvere il problema?
Il tuo ginecologo, prescrivendoti il dosaggio ormonale (che si effettua tramite un normalissimo prelievo del sangue), può individuare un eventuale malfunzionamento.
Nella maggior parte dei casi, il tutto si risolve con una terapia ormonale integrativa da effettuare per un periodo di tempo limitato.
La cisti alle ovaie
Di solito la cisti provoca dolori addominali alla donna ma, qualora fosse asintomatica, il ginecologo se ne accorgerà tramite l’ecografia pelvica effettuata nella visita di controllo annuale.
Come puoi risolvere il problema?
La cisti alle ovaie è molto comune ma non è sempre la colpevole della momentanea infertilità. In ogni caso viene rimossa con facilità tramite un intervento chirurgico.
4 – … o l’utero capriccioso
Quando è l’utero a presentare il problema, di solito la fecondazione avviene ma l’embrione non riesce a impiantarsi.
Dopo la fecondazione, l’embrione arriva nell’utero che, grazie agli ormoni della gravidanza che aumentano, si ricopre di una mucosa (l’endometrio) e si annida.
Ci sono diverse patologie che però possono impedire il processo di annidamento dell’embrione: l’endometriosi, una cisti all’utero o una malformazione uterina che impedisce all’embrione di impiantarsi.
Perché questo problema venga a galla bisognerà ricorrere a degli esami specifici come l’isteroscopia o la video-laparo-chirurgia.
Come puoi risolvere il problema?
A seconda del problema e dell’entità dello stesso, il ginecologo potrà prescrivere una cura farmacologica e, eventualmente, effettuare anche un intervento chirurgico.
5 – Quando hai problemi di peso
Non ti aspettavi che la tua fertilità passasse anche attraverso la bilancia vero? E invece è proprio così.
Un peso eccessivo o la troppa magrezza infatti, possono ostacolare il concepimento.
Il fatto è che le riserve di grasso del corpo sono estremamente utili alla produzione degli estrogeni (gli ormoni femminili): le donne obese si ritrovano con un eccesso di estrogeni, mentre le donne troppo magre hanno un livello di ormone insufficiente. Questi squilibri ormonali provocano anche un ciclo mestruale irregolare.
Come puoi risolvere il problema?
Prima di ricorrere a una terapia farmacologica ormonale, sarebbe il caso di cercare di tornare a un peso normale. Nella maggior parte dei casi, infatti, il ritorno al peso forma permette al ciclo mestruale di tornare regolare e si riattiva, così, anche la fertilità della donna.