L‘olio EVO è uno degli ingredienti principali della dieta mediterranea, dalle riconosciute proprietà benefiche e medicamentose. Recenti ricerche hanno dimostrato, inoltre, quanto l’olio extra-vergine d’oliva possa influire beneficamente sulla crescita dei bambini. Sin dalla vita nel pancione, e persino prima del concepimento. Ne abbiamo parlato con il dott. Gianfranco Trapani, medico Pediatra esperto in nutrizione.
Gli studi
Secondo recenti ricerche, quindi, l’olio EVO apporta numerosi benefici sia in fase di preconcepimento, sia in gravidanza. E sono stati dimostrati effetti sorprendenti anche sulla depressione post-partum della neomamma, nonché sulla crescita dei bambini già nei primi mesi di vita.
«Il consumo di olio EVO, secondo alcuni autorevoli studi, è risultato estremamente benefico sia sulla depressione post-partum, sia sullo sviluppo del feto. I benefici dell’olio extra-vergine di oliva sono evidenti già in fase di preconcepimento (all’interno di quello che viene definito “programming prenatale”). Inoltre, uno studio (Rodriguez) ha dimostrato che consumare olio EVO di qualità in gravidanza, avrebbe positive ripercussioni sulla salute del lattante. Nello specifico, il consumo di olio EVO in gravidanza ridurrebbe il rischio di broncospasmo nel lattante (patologia molto frequente)» spiega il dott. Trapani.
Perché l’olio EVO è anche medicamentoso
L’olio EVO è ormai da tempo considerato un vero e proprio rimedio contro numerose patologie, soprattutto in fase preventiva (azione antinfiammatoria, antitumorale e antiossidante). Vediamo nel dettaglio perché l’olio extra-vergine di qualità è così importante nell’alimentazione dell’adulto, della donna in gravidanza (e in allattamento) e nel bambino sin dai suoi primi mesi di vita.
«L’olio EVO svolge una portentosa azione antinfiammatoria. Tutto ciò è possibile grazie al contenuto di polifenoli (tirosolo, oleuropeina) sostanze in grado di ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo e di proteggere, dunque, da una serie di patologie anche gravi (da livelli di colesterolo cattivo elevati sino alle neoplasie). L’azione antinfiammatoria va ad agire anche sulle patologie del lattante come il broncospasmo e la tosse, più in generale. Molto importante è anche il contenuto di oleocantale, una molecola recentemente isolata in grado di esercitare una riconosciuta azione antinfiammatoria simile a quella dell‘ibuprofene. Infatti, nonostante l’oleocantale abbia una formula chimica differente rispetto all’ibuprofene, le caratteristiche funzionali sono risultate simili. Questa sostanza preziosa è quella che conferisce all’olio un gusto leggermente piccante» continua l’esperto.
«L’olio di oliva contiene anche acidi grassi monoinsaturi (tra cui, l’acido oleico) e vitamine. La sua azione salutare si esplica, però, grazie al perfetto equilibrio tra i vari componenti. Ovvero, l’olio EVO agisce come fitocomplesso, attraverso l’insieme di caratteristiche nutrizionali. Per questo motivo, è essenziale che l’olio acquistato sia di ottima qualità» precisa il dott. Trapani.
Come scegliere l’olio EVO
Per essere sicuri di scegliere un olio EVO di qualità, ottimo nell’alimentazione della mamma e del bambino, è necessario far riferimento ad alcune caratteristiche precise. «Innanzitutto, non deve trattarsi di un prodotto eccessivamente economico. È importante che l’olio sia amaro, fruttato e piccante (gusto leggermente forte al palato). Il piccante e l’amaro sono dati, infatti, dai polifenoli (che conferiscono all’olio un’azione medicamentosa). Sono altresì importanti la tipologia di coltivazione, la modalità di raccolta e la frangitura. Perché l’olio sia buono, l’acidità deve essere inferiore a 0,8 grammi per litro (secondo le normative europee). Diciamo che, più bassa è l’acidità, più l’olio è da considerarsi buono» spiega l’esperto.
L’olio EVO, inoltre, svolge un’azione benefica anche in fase di allattamento: le mamme che consumano buone quantità di olio extra-vergine (di elevata qualità) in allattamento, infatti, trasferiscono le preziose sostanze antinfiammatorie anche al lattante. «In passato, quando non esistevano i latti adattati, si diluiva il latte vaccino con acqua e una quantità di olio EVO. Oggi io consiglio di introdurre l’olio extra-vergine d’oliva nell’alimentazione del bambino sin dallo svezzamento, in una quantità che va dai 5 ai 10 grammi per pasto (fino a due cucchiaini)» continua l’esperto.
«Non bisogna, infine, temere che il consumo di olio EVO porti al sovrappeso. Anzi, se inserito all’interno di una dieta equilibrata e sana, l’olio EVO aiuta a prevenire l’obesità e, se consumato sin dalla prima infanzia, previene il sovrappeso in età adulta. L’azione benefica si esercita qui sulla qualità del microbiota intestinale» conclude il dott. Trapani.