C’è chi col tempo invecchia e chi “diventa grande”. Appartiene al secondo gruppo Brunello Cucinelli. 70 anni appena compiuti, festeggiati senza badare a spese nel suo regno di Solomeo, cuore verde dell’Umbria, con 480 invitati provenienti da tutto il mondo, tra cui fare vip watching, tra i più ricercati Patrick Dempsey e Claudio Santamaria, ma anche Bianca Balti ed Eva Herzigova che hanno aperto e chiuso la sfilata.
Tutti di bianco vestiti, secondo preciso dress code. Nel corso della serata, Claudio Santamaria ha recitato un canto della Divina Commedia e l’attrice Ilaria Ganatiempo ha letto un estratto del Cantico dei Cantici. Una celebrazione a tutto tondo dell’imprenditore, che ha sempre dato grande peso alla cultura e alla filosofia. A festeggiarlo, anche molti dei volti più famosi del momento, da Lucky Blue Smith a Vanessa Kirby, passando per Martha Stewart e Jonathan Bailey.
Brunello Cucinelli e la strada verso il successo
Ma a fargli festa è l’intero paese, la sua gente. In questa terra Brunello è “diventato grande” e a questa terra restituisce. Nel suo discorso sul palco del teatro, accanto al grande busto di Adriano, rivendica con orgoglio le origini contadine e ripercorre emozionato la sua vita. Gli anni in campagna senz’acqua calda e senza luce, ma con la gioia dei cieli stellati, delle giornate e dei mesi scanditi secondo i ritmi della natura e poi lo choc del trasferimento in città, le umiliazioni del padre in fabbrica, le discussioni con gli amici al bar, vera “università di vita”.
Studente di ragioneria, matura fin da giovanissimo una vera passione per la filosofia a cui si avvicina da autodidatta, passando con voracità da Seneca a Sant’Agostino, da Confucio a Leibenitz, e diventando lentamente l’imprenditore illuminato che conosciamo. A 17 anni, bello e scarmigliato, si innamora di Federica, che conosce sul pullman per andare a scuola. Lei viene da Solomeo, il borgo medievale in cui decidono di mettere su famiglia, hanno due figlie, Camilla e Carolina, e tre nipoti, e dove il re del cashmere costruisce il suo impero, partito come azienda di maglieria per donna nel 1978 a Ellera di Corciano.
Brunello Cucinelli oggi: l’imprenditore umanista che non dimentica le origini
Oggi è un brand internazionale quotato in borsa, che ha allargato nel tempo il campo agli accessori e veste uomo e donna. Ma il suo cuore resta qui, da dove tutto è iniziato oltre 40 anni fa, con un’ambizione: creare un’azienda che riportasse al centro la dignità dell’uomo e che mettesse in pratica la lezione del nonno, far sempre seguire al guadagno il dono. È questa la ricetta di quel capitalismo umanista che guida la sua attività di imprenditore e di mecenate.
Dopo aver consolidato il suo business nel mercato del lusso, si è posto l’obiettivo di “migliorare e abbellire” il mondo: lo ha fatto riportando a nuova vita Solomeo, contribuendo al restauro del Duomo di Perugia, finanziando la ricostruzione di Norcia, devastata dal terremoto del 2016, progettando una Biblioteca Universale che aprirà entro il 2024. Insomma ce n’è di che festeggiare per i suoi “primi 70 anni”. L’ha chiamata, Brunello, la “festa della gratitudine”, perché dalla vita ha avuto tanto. Ma tanto ancora c’è da fare. Lo ricorda ai nipoti che lo ascoltano rapiti in prima fila, e a tutti i giovani, “custodi del Creato, sentinelle del nuovo mondo”.