La modificazione corporale, o body modification come viene comunemente chiamata anche in Italia, è una pratica che racchiude numerose varianti. In comune, queste varianti, hanno di essere indelebili atti compiuti sul proprio corpo, segni che in molti casi non sarà più possibile eliminare.
Dal più classico e controverso tatuaggio, all’ incredibile modificazione chirurgica del corpo fino a giungere all’estremo e discutibile atto dell’ amputazione, la body modification è oggi un fenomeno che accende l’interesse della tribù giovanile che riscopre, senza averne spesso l’intenzione, riti e culture tribali.

L’ atto della modificazione, in qualsiasi modo venga messo in pratica, è sempre e comunque un atto voluto e pianificato anche se spesso non accurato. Come denunciato più volte dalla stessa Associazione di Tatuatori e Piercers Italiani (APTPI), chi pratica la modificazione corporale su un altro individuo si rende colpevole troppo spesso di clamorosi errori e deturpazioni involontarie. Perchè diciamocelo, per limare i denti e farli diventare come quelli di uno squalo, non ci vuole che una mano ferma… ma per eseguire il tongue splitting (la divisione in due della lingua) servono assolutamente nozioni e mano chirurgiche.
Chi si affida a semplici tatuatori per eseguire questi veri e propri interventi, rischia moltissimo e ancor più rischia chi si rende disponibile a praticare atti di bodymod.
Innanzi tutto, deve essere chiaro che esistono, nel mondo e ovviamente anche in Italia, studi appositamente nati per praticare sia la body modification più blanda, quindi tatuaggi, piercing e anche i più complessi scarification e implants, sia per praticare la body modification più estrema come appunto tongue splitting, tongue frenectomy, nipple splitting o foot binding.

In Italia la cultura della body modification non è vasta, nonostante il tatuaggio e il piercing siano ormai entrati nella moda e nella nuova tradizione giovanile. La nostra cultura, così classica e moderata, ci rende piuttosto morigerati in queste forme di espressione così eccessive, definite dagli antropologi di oggi come una rivisitazione di antichi elementi tribali, usati per difendere e proiettare se stessi in una società sempre più caotica, priva di riferimenti e molto spesso, priva di morale anche sul piano estetico (si vedano le spesso tragiche convinzioni sui modelli di bellezza).
Nel nord Europa, in alcuni paesi dell’ Asia e in America invece, si conta una notevole adesione alla bodymod e alle sue pratiche più estreme, che nascono proprio in seno a movimenti e sottoculture generate in questi paesi.
Esiste per esempio una forma di modificazione corporale che richiama moltissimo dei canoni estetici resi popolari dalla serie Star Trek.

Impiantarsi sotto la pelle del cranio piccole forme di silicone (agli albori della bodymod si trattava di impianti in metallo chirurgico) fino a trasformare il proprio viso come quello di un Klingon, è per esempio una forma di body modification nata da una sottocultura che ruota intorno al mondo della celebre serie televisiva, fatta di libri, saggi, vere e proprie lingue aliene.
Esiste anche la chirurgia applicata per trasformare il proprio corpo in qualcosa di fantastico come, nei casi più estremi, limare le ossa del proprio viso per dargli una forma diversa, come fece la famosa “Donna Gatto” nel tentativo di assumere i caratteri più sensuali dei felini come gli occhi e il mento appuntito.
Nel 2005, sull’ onda di questo discutibile desiderio di cambiamento, è uscito in America il documentario Modify (2005, Greg Jacobson e Jason Gary, Committed Films) che forte di una colonna sonora di tutto rispetto, cerca di spiegare attraverso immagini e interviste abbastanza crude, che cos’è la body modification e cosa spinge i giovani di oggi a rincorrere un cambiamento/ornamento così drastico per se stessi.
Voci del documentario sono professionisti che in base alle loro conoscenze raccontano la scena della modificazione: piercers, tatuatori, artisti del make up, chirurghi, modificati stessi.
Vincitore di numerosi premi e confermato positivamente dalla critica, Modify racconta quindi, senza peli sulla lingua, il mondo di persone che subiscono e compiono amputazioni, tatuaggi, marchi, scarificazioni e anche sospensioni, la forma di modificazione considerata più artistica ed erotica in assoluto.
Vietato ai minori di 18 anni, Modify è quasi impossibile da reperire in Italia sebbene nel sito ufficiale sia possibile ordinare il dvd da molti paesi europei.

Pratiche di body modification
Di seguito un piccolo glossario per conoscere e capire le pratiche più diffuse o estreme della bodymod; gran parte di queste pratiche sono eredità di culture e popolazioni tribali.

Tatuaggio – Pratica che consiste nel decorare il proprio corpo con disegni e simboli indelebili di vario genere, dal figurativo al tribale. Estremamente comune e altamente tollerata, è diffusa in tutto il mondo tra uomini e donne.

Piercing – Salita alla ribalta della moda alla fine del Novecento, è oggi negli anni Duemila una pratica forse più diffusa del tatuaggio. Consiste nel bucare e ornare con un orecchino una parte del proprio corpo. Sono comunemente definiti piercing anche i "tradizionali" buchi nelle orecchie e l’ormai quasi classico buco al naso. Meno diffusi in Italia i piercing ai genitali, considerati ancora un forte tabù.

Scarification (Scarificazione) – Pratica che consiste nel provocare cicatrici ornamentali sul corpo, divisa in tecniche minori come cutting e branding.

Cutting (Incisione) – Incisione ripetuta più volte nello stesso punto, tesa a rendere la cicatrice estremamente profonda e visibile, spesso con il supporto di liquidi chimici adatti allo scopo.

Branding (Marchiatura) – Vera e propria marchiatura attraverso barrette o forme di metallo appositamente modellate, che vanno a consumare la carne creando un disegno, il cui risultato visivo è paragonabile al tatuaggio mentre il risultato tattile si avvicina di più alla scarificazione

Implants (Impianto) – Pratica che permette di modificare quasi totalmente l’ aspetto del proprio corpo attraverso impianti di metallo o silicone sotto la pelle. Comunemente messo in pratica sul viso e sulla schiena, è molto comune nelle sottoculture urbane asiatiche e americane e richiede l’ intervento di veri e propri chirurghi plastici.

Amputation (Amputazione) – Pratica che consiste in numerose forme di modificazione considerate estreme. Considerata più una psicopatologia che una forma di arte estrema, l’ amputazione viene eseguita su parti minori del corpo come orecchie, dita, naso, per sfociare in vere e proprie mutilazioni di arti. Il tongue splitting e interventi del genere non vengono comunemente assimilati alla pratica dell’ amputazione nonostante si tratti pur sempre di tagli.

Tongue splitting – Comunemente definita anche "biforcazione", questa pratica consiste nel taglio longitudinale della lingua che assume una impressionante forma serpentina.

Ear Cropping – Consiste nella rimozione voluta della parte superiore dell’ orecchio, la zona cartilaginea che può essere, oltre che rimossa, anche sezionata o "cucita" per ottenere, nell’ immaginario più spinto, la forma di un orecchio elfico.

Female Nullification – Terribile e insensata pratica che consiste nella rimozione totale degli organi sessuali femminili. Si va dall’esportazione del clitoride a quella delle grandi e piccole labbra per finire nei casi più gravi, all’esportazione delle tube. Esiste anche la nullification al maschile con l’esportazione degli organi genitali esterni.