Come camminare sui tacchi alti
Le scarpe con i tacchi a spillo? Si amano e si odiano. Quando li vediamo in vetrina (o ai piedi delle vip sui red carpet, o delle modelle in sfilata) spesso non possiamo che innamorarcene. Anche l’acquisto in fin dei conti non è un gesto impegnativo (se non per il portafogli). Ma andarci in giro con sufficiente disinvoltura… ecco non è esattamente così facile ed automatico. Anzi, per molte rappresenta una difficoltà pressochè insormontabile, una sorta di tabu, una rinuncia sottintesa.
Capita così che continuiamo ad andare in giro sempre e solo con sneaker e ballerine, e per le occasioni importanti ripieghiamo su un tacchetto da zia sessantenne. E magari il nostro tacco 12 d’ordinanza lo possediamo pure, acquistato in un attimo di innamoramento travolgente, ma sta tristemente seppellito nella scarpiera da mesi.
Come camminare sui tacchi alti
Però non possiamo negare che una scarpa con tacco notevole slancia le gambe (e tutto il resto), ci rende più sensuali ed eleganti, insomma: esteticamente è un valore aggiunto. Imparare a camminare decentemente sui tacchi alti non è impossibile. Ma richiede un po’ di applicazione.
Le regole: come si cammina sui tacchi alti
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Il movimento dei fianchi, che deve essere oscillante per meglio mantenere l’equilibrio;
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La posizione della testa: bisogna camminare a testa alta e con il mento all’insù, in maniera tale da dare stabilità alla colonna vertebrale
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Il movimento delle braccia: spalle rilassate e braccia morbide. Se sentite il bisogno di avere maggiore equilibrio portatele in avanti
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Il modo di poggiare il piede. Su questo argomento ci sono diverse scuole di pensiero: secondo alcuni bisognerebbe poggiare prima il tacco e poi la punta, secondo altri bisogna poggiare direttamente tutto il piede. Il fatto è che bisogna trovare una modalità intermedia, che cambia da persona a persona. Un trucchetto per chi è alle prime armi? Cercate di alzare il ginocchio per meglio controllare la falcata.
Momenti cruciali: l’acquisto delle scarpe
Mai comprare un paio di scarpe con tacco 12 senza averle provate e valutate attentamente. Le scarpe vanno scelte con cura, il modello e la misura devono adattarsi perfettamente al vostro piede. Un trucco? Fate il vostro giro per negozi a fine giornata, magari per stemperare lo stress dello studio e del lavoro. C’è anche una motivazione scientifica: a fine giornata i piedi sono quasi sempre più gonfi, e considerando che i tacchi a spillo si indossano prevalentemente di sera, è questo il momento migliore per scegliere un paio di scarpe senza che il giorno dopo ci sembrino improvvisamente strette e scomode.
Altra questione importante: se proprio siete alle prime armi datevi una mano da sole e non osate con la scelta del modello. Lasciate stare i sandali effetto “nudo”, quelli che legano il piede alla scarpa solo in virtù di nastrini e laccetti: sono sensualissimi ma molto più instabili e scomodi. Scegliete scarpe decolletè, o al massimo peep toe, che avendo un corpo chiuso danno più stabilità. E ancora: non siete obbligate a cominciare con lo stiletto di 12 centimetri. Cominciate con le zeppe (indubbiamente più facili da portare), poi procedete con il tacco largo, che è tatticissimo e fa ugualmente la sua figura, non disdegnate il tacco modesto, di 5-7 centimetri. Un altro alleato è il plateau, che rialzando la parte anteriore della scarpa vi regala qualche centimetro ingannando l’occhio. Quindi arrivate al tacco a spillo vero e proprio per gradi.
L’allenamento casalingo
Visto che con la falcata alla Kate Moss non si nasce, è il caso di fare una congrua “preparazione atletica” prima di sfoggiare il vostro tacco 12. Anche cominciare indossando i tacchi dentro casa per una mezz’oretta è utilissimo. Superata la prova casalinga passate agli esterni. Anche una passeggiata per il quartiere va benissimo: ok, la vicina di casa si chiederà perchè diavolo vi siate messe così in tiro per portare a spasso il cane, ma pazienza. Man mano prolungate il tempo dell’esercitazione: quando riuscirete a stare in giro per un’oretta con i tacchi a spillo (magari portandovi dietro una maxi bag con dentro scarpe comode d’emergenza), potrete dire di avere raggiunto un buon livello.
Ed ora due piccole dritte:
- Esercitatevi nello scendere le scale: è molto, molto più difficile che salire;
- Nelle vostre esercitazioni non esitate ad usare la scarpa iper-cool comprata per l’occasione speciale. Non si rovinerà a tal punto da sembrare usata, ma intanto la renderete più morbida e imparerete a capire se ha cuciture o punti tragici che impongono un cerotto tattico anti-vesciche.
Dritte e trucchetti salvapiedi
- Il borotalco sulla suola aiuta a non scivolare
- Evitate le calze he vi fanno scivolare. Il piede nudo, oltre ad essere più sensuale, aderisce meglio alla scarpa
- Rigate la suola delle scarpe, speci se di cuioio. Le rigature infatti creano più attrito tra suola e terreno e diminuiscono il rischio di scivolate. Certo se avessi un paio di Louboutin mi piangerebbe un po’ il cuore a rigare quella suola rossa da sogno…
- In farmacia potete trovare dei cuscinetti in gel da mettere sotto la parte anteriore del piede. Provatelo, migliora molto la situazione
- Un altra arma salvapiedi? i cerotti anti-vesciche, da tenere sempre in borsa
- Ok, se proprio siete terrorizzate, vi sono concesse un paio di ballerine da tenere in borsa
- Se avete scarpe chiuse provate a mettere del cotone nella punta
Consigli utili per chi sa già camminare sui tacchi
E soprattutto: non esagerate nemmeno coll’indossare sempre e solo tacchi alti. Il tacco alto infatti sottopone schiena, gambe e piedi a posizioni innaturali che alla lunga non fanno affatto bene. Quindi lasciate il tacco 12 alle vere occasioni, o quantomeno alternatelo a tacchi più umani e a scarpe bass
Per concludere vi lasciamo in compagnia di qualche lezione “visiva”. Avete indovinato, anche in fatto di tacchi non potevano mancare i video tutorial. Eccone un paio molto ben fatti