A cura di Chiara Cogliati
È il capo d’abbigliamento più versatile esistente sul mercato, presente in tutti i nostri guardaroba e in svariate gradazioni cromatiche, esalta le curve delle ventenni così come le formosità delle cinquantenni, può essere indossato in modo casual o estremamente chic se abbinato nel modo giusto.
Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del jeans! Su di esso si sono spesi fiumi di parole per descriverne la nascita, spiegarne la popolarità o semplicemente per esaltarne le qualità e la possibilità di abbinamenti fantasiosi. Ma siamo così sicuri che il famoso pantalone in denim stia bene proprio a tutti? Ed esiste un modello perfetto?
Sono state queste le domande di partenza del marchio simbolo del jeans in ogni sua forma (Levi’s) che ha lanciato la campagna “Curve ID” in seguito ad un sondaggio somministrato a migliaia di ragazze e donne che voleva analizzare le qualità richieste/ il grado di soddisfazione derivante dall’acquisto di un jeans.
Flare jeans: tornano i pantaloni a zampa
Il risultato è stato un prodotto differenziato a seconda delle rotondità del corpo, individuando tre body type femminili (Slight, Demi e Bold Curve) e adeguando il jeans alle esigenze di ciascuna tipologia di fisico.
Il libretto si apre con la storia del jeans, dalla sua nascita alla più vicina attualità, mostrando la gamma di offerte esistenti oggi nella denim-couture: bootcut, skinny, baggy e stonewashed sono tutte definizioni che ci permettono di “misurare” l’adeguatezza di un jeans già dall’etichetta.
Abiti che tonificano o fanno dimagrire: funzionano?
Passando al camerino poi, le regole da seguire sono semplici: le piccole e minute rimangano pure fedeli allo skinny, aderentissimo e senza risvolti; le over-size invece per non sbagliare dovrebbero scegliere un denim piuttosto scuro, moderatamente elasticizzato e dalle forme pulite, dimenticandosi delle tasche; per coloro che si riconoscono nella classica forma “ad anfora” consigliamo i jeans a vita bassa e per chi invece si rivede nella forma “a clessidra” jeans a vita alta per sottolineare il punto vita.
Una volta acquistato (perché ammettiamolo: tutte noi abbiamo quel jeans che giace inutilizzato da anni nel fondo dell’armadio che stringe sul punto vita o sulle cosce) cosa si può fare per renderlo più adeguato alla nostra fisionomia? Il trucco c’è: basta fare un primo lavaggio in acqua calda con un’asciugatura solo parziale, indossare il jeans ancora umido per una decina di minuti e il gioco è fatto. Per i lavaggi successivi invece è consigliata l’acqua fredda, possibilmente rovesciando il capo al contrario, per salvare cerniere e bottoni dall’usura della lavatrice.
La guida della Tripodi, che con le sue 160 pagine può anche essere un’ottima idea regalo per Natale, si propone come un affascinante ed ironico sguardo sulla moda denim e ci insegna soprattutto che il jeans giusto va cercato senza fretta!