Uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti oggi è la rinoplastica: in Italia ogni anno vengono eseguiti più di 18.000 interventi. Grazie a questa tecnica chirurgica è possibile correggere la forma e le dimensioni del naso per donare al viso un aspetto proporzionato ed armonioso, senza stravolgerne la fisionomia e l’espressività.
In caso di difficoltà respiratorie, è inoltre possibile associare alla rinoplastica la settoplastica, che è un intervento chirurgico di tipo funzionale, volto a correggere le deviazioni interne del naso e ad ottenere un miglioramento della respirazione.
Andare dal chirurgo per mettere gli shorts
Oggigiorno la maggior parte delle persone che si sottopongono ad un intervento di rinoplastica o rinosettoplastica desidera ottenere un risultato naturale ed armonico; è quindi importante un attento studio da parte del chirurgo plastico delle caratteristiche del volto, della mimica facciale, dell’espressività e della forma degli occhi al fine di non stravolgere la fisionomia del viso.
I migliori risultati estetici sono quelli che non lasciano negli osservatori il dubbio che ci si sia sottoposti ad un intervento di chirurgia plastica rinoplastica.
Ancora oggi molte persone associano l’intervento di rinoplastica all’utilizzo dei tamponi nasali. Le domande più frequenti che vengono poste al chirurgo plastico durante la visita pre-operatoria riguardano infatti proprio l’utilizzo dei tamponi e la presenza di dolore nel post-operatorio.
I tamponi nasali, che consistono in lunghe garze inserite a forza nel naso, venivano utilizzate in passato con lo scopo di prevenire i sanguinamenti e di dare sostegno alle strutture nasali operate.
Attualmente, grazie all’innovazione delle tecniche chirurgiche, gli interventi di rinoplastica, settoplastica e rinosettoplastica se eseguiti da chirurghi plastici specializzati sono assolutamente indolori e non prevedono più l’utilizzo di tamponi nasali: al loro posto vengono utilizzate due piastrine in silicone, inserite delicatamente all’interno del naso al termine dell’intervento, che svolgono la funzione di mantenere allineate le strutture interne e che vengono rimosse dopo circa una settimana.
A differenza dei tamponi, le due piastrine hanno il vantaggio di non aderire alla mucosa nasale e quindi la loro rimozione è assolutamente indolore. Al termine dell’intervento, che in genere dura circa un’ora, viene posizionato un piccolo gessetto sul dorso del naso, fermato da due cerotti.
Nelle 48 ore successive all’intervento è importante stare a riposo con la testa sollevata. A tre giorni dall’intervento è possibile ricominciare a svolgere le normali attività quotidiane evitando però quelle più faticose e limitando al massimo l’uso degli occhiali.
Il risultato estetico definitivo viene raggiunto a distanza di circa un anno dall’intervento di rinoplastica.
La sensazione di dolore che veniva descritta in passato dai pazienti che si erano sottoposti ad un intervento di rinoplastica, rinosettoplastica o settoplastica era quindi legata al tipo di tecniche chirurgiche e all’uso di dispositivi che i chirurghi plastici più esperti non utilizzano più.
Possiamo quindi affermare che oggi, grazie all’impiego di tecniche operatorie più moderne e all’abbandono dei tamponi nasali a favore delle piastrine in silicone, la rinosettoplastica è un intervento assolutamente indolore che permette di ottenere un risultato estetico molto soddisfacente e naturale.
Il Prof. Mario Dini, Primario del Reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Ospedale CTO di Firenze, esegue personalmente i più moderni interventi di rinoplastica, settoplastica e rinosettoplastica presso la sua Clinica di Chirurgia Plastica ed Estetica a Firenze.
Per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento visita il sito: www.chirurgia-plastica-estetica.it