Primo tatuaggio idee e informazioni
Non sono più nè una moda nè una trasgressione. Farsi un tatuaggio è diventato semplicemente normale: lo si fa per ricordare un evento o una persona importante, per celebrare un momento particolare della nostra vita, o anche come semplice ornamento. Se avete deciso che anche per voi è giunto il momento di cedere per la prima volta alla tentazione del tattoo, ecco per voi un po’ di consigli pratici for dummies.
Primo passo: un tatuaggio pensato. Ok, oggi è possibile cancellarli, ma perchè non evitarsi un inutile fastidio quando ci si può pensare prima? Quindi, specie se siete al primo tattoo, seguiti questi spassionati suggerimenti.
Grandezza e posizione
Se l’idea vi intriga semplicemente, se non siete veri appassionati di tattoo e sapete già che non ricoprirete di disegni le intere braccia, pensateci bene prima di azzardare un tatuaggio enorme e in piena vista. Considerate l’idea di cominciare con qualcosa di ridotto, e soprattutto in posti non troppo in vista, come la nuca, la schiena o il polpaccio. Se la cosa vi piace farete sempre in tempo a farvi un tatuaggio più evidente.
Fattore dolore
Dove la pelle è più delicata, il tatuaggio è più doloroso. Se la vostra soglia del dolore è molto bassa pensateci bene. Evitate di cedere alle infatuazioni del momento e contate fino a mille prima di cedere alla tentazione. Magari oggi l’idea di avere un teschio da avanzo di galera sull’avambraccio vi esalta. Ma tra due anni forse no.
I nomi
Un capitolo scottante. Partiamo dal presupposto che tatuarsi un nome è abbastanza kitsch. Ma se del kitsch non ve ne importa niente, la seconda regola è: niente nomi di fidanzati/e, al massimo fratelli, sorelle, genitori, o meglio ancora l’amata nonna venuta a mancare l’anno scorso. Il motivo è abbastanza ovvio e non sto qui a ripetervelo.
Detto questo, per scegliere il soggetto giusto le fonti non mancano, vista l’abbondanza di immagini disponibili sul web. E’ giunta l’ora di scegliere l’artista che eseguirà il vostro tatuaggio. Fatevi aiutare da qualche amico più esperto, fatevi indicare diversi professionisti e andate a parlare con tutti. Questo vi servirà a capire se sembrano davvero affidabili, se l’ambiente in cui lavorano è igienicamente idoneo (uno studio poco curato si riconosce a colpo d’occhio). Altra cosa importante: se avete scelto un tattuaggio in un particolare stile (giapponese, classico, tribale etc.) cercate di capire se il professionista con cui parlate è specializzato in quello stile, probabilmente sarà lui stesso a dirvelo.
Ovviamente informatevi di volta in volta anche sui prezzi. Mettete insieme tutte le considerazioni raccolte, e scegliete lo studio che vi sembra migliore. Sicurezza e igiene Al giorno d’oggi fortunatamente i rischi di infezioni per un tatuaggio sono molto diminuiti. Questo perchè tutti gli strumenti che possono veicolare infezioni esistono in versione usa e getta e sono confezionati in buste singole sterilizzate. Un bel passo avanti rispetto al passato.
Ovviamente assicuratevi che il tatuatore usi veramente questi strumenti usa e getta, che in genere sono: porta inchiostro, tubi sterili porta ago, aghi sterili. La macchinetta per tatuare non crea problemi perchè non viene a contatto con la pelle. Assicuratevi anche che il tatuatore usi guanti usa e getta mentre lavora. Anche i colori possono rappresentare un problema se non di ottima qualità: alcuni possono essere addirittura tossici. Chiedete apertamente al tatuatore che tipo di colori usa: un vero professionista è consapevole che la trasparenza è la mossa migliore anche per lui.
La realizzazione del tatuaggio: come funziona
Il disegno da tatuare viene tracciato dapprima su carta trasparente, per poi essere trasferito sulla pelle con uno stencil. Alcuni tatuatori preferiscono tracciare il disegno direttamente sulla pelle con appositi pennarelli. Questa scelta è in genere migliore perchè permette di adattare in diretta le linee alle forme del corpo. In ogni caso, una volta tracciato il disegno che servirà da guida, si procede con la realizzazione del tatuaggio vero e proprio. Dal punto di vista del dolore, questo è il momento peggiore, quindi preparatevi: questo perchè la pelle dovrà abituarsi all’azione dell’ago, che la graffia e deposita il pigmento sotto la superficie dell’epidermide.
Come prendersi cura del tatuaggio
Prima regola: mettevi in testa che almeno al’inizio il tatuaggio va trattato come una vera e propria ferita, e come tale va curata. Sappiate che se ne trascurate la cura, potreste addirittura compromettere la riuscita finale del tatuaggio stesso.
Il tatuatore ricoprirà il tatuaggio con vaselina e con un foglio di pellicola trasparente, per non far formare subito la crosta. Dopo qualche ora lavate il tatuaggio con sapone neutro e acqua tiepida o fredda, tamponate con un panno e reidratatelo con uno strato di pasta protettiva. Da questo momento in poi continuate a lavarvi con acqua tiepida e sapone neutro, non strofinate sul tatuaggio, reidratatelo di continuo e fategli prendere aria il più possibile. La pasta protettiva va applicata almeno tre volte al giorno per le prime due settimane: non fate mai seccare la pelle.
Dopo alcuni giorni dal tatuaggio si staccheranno delle crosticine: assolutamente non staccatele, perchè rischiate di creare dei “buchi”. Aspettate che le crosticine si stacchino tutte spontaneamente e la pelle torni del tutto liscia. Fino a quel momento: niente sole, niente scrub, niente strofinamenti e niente ceretta. Dopodichè potete fermarvi con l’applicazione della pasta protettiva. Comunque fate sempre attenzione alla luce del sole, e quando vi esponete per il tatuaggio usate una protezione a schermo totale per evitare che scolorisca prima del tempo.