Daniela Fedi e Lucia Serlenga

Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione delle curve. Ce lo spiegano Daniela Fedi e Lucia Serlenga nel loro libro: Curvy, il lato glamour delle rotondità. Due giornaliste di moda e amiche nella vita che hanno deciso di dar voce al mondo delle “tonde” tra storie, segreti, astuzie e consigli. Noi abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Daniela. Voce squillante e grintosa. Ci racconta la sua vita di donna e di esperta fashion tra passerelle, interviste, sali e scendi dalla bilancia.

Cresce l’attenzione dei media nei confronti delle donne curvy. Un esempio? Il magazine di moda più autorevole ha dato grande rilievo all’argomento sul numero di giugno. È tempo di donne vere? Il futuro è nelle curve?
“Siamo di fronte a un cambio epocale, una rivoluzione delle forme. Dopo anni di dittatura estetica da parte di donne grissino, oggi, si assiste a una sorta di reazione da parte delle donne tonde. C’è voglia di dimostrare che lo stile appartiene anche alle rotondità”.

Curvy: un modo anglo-chic per dire culona

La ricerca costante di magrezza è una prerogativa femminile, dovuta a cosa? Tutta colpa della moda?
“La colpa è da attribuire a noi donne. È una crudeltà tutta femminile, un burqa che abbiamo deciso di indossare per troppo tempo. Io sono una donna tonda in polemica costante con la mia ciccia ma trovo che a un certo punto arriva il momento in cui ti devi accettare e perdonare”.
Sei una giornalista di moda abituata a un mondo di passerelle e di donne grissino. Come si sopravvive in una realtà così attenta al  corpo e al peso?
“Se fossi stata magra sarei stata un “stronza”. Mi sarei permessa di tutto e di più e avrei puntato meno sul mio lato spiritoso e divertente. Quando io e Lucia (occhi azzurri, capelli biondi e lo stesso peso negli ultimi vent’anni) ci siamo trovate a scrivere il primo capitolo alla ricerca di un sinonimo di morbide abbiamo avuto un confronto acceso. A me venivano in mente parole come culona e tettona, lei invece preferiva ciccia e rotolini, chili e chiletti… Alla fine siamo arrivate a curvy che, come dico io, non è solo un modo anglo-chic per dire culona ma una morbida e seducente realtà”.

Donne curvy e donne in sovrappeso. La differenza?

Qual è il confine tra donne curvy e donne in sovrappeso?
“Anche le curvy sono in sovrappeso. La differenza sta nell’armonia delle forme e nella distribuzione della ciccia. Quando arrivi a non guardarti più allo specchio vuol dire che hai superato il confine”.
Quante diete hai fatto nella tua vita? Lo sei ancora oggi a dieta?
“Ne ho fatte decine e decine. Ed ero pronta anche a sottopormi all’intervento del palloncino gastrico. Io sono un ex sciatrice, una sportiva. Vedere che il mio corpo cambiava acquistando peso e rotondità non è stato facile da accettare ma di questo devo ringraziare Lucia. In più, ho trovato un fidanzato bellissimo a cui piacciono le tonde”.

Uomini e curve

Ti è mai capitato di incontrare un uomo che ti chiedesse di perdere peso?
“Sì, mi è capitato. Eravamo a Malta per una vacanza studio e avevo 16 anni. Uscita dall’acqua, in costume, mi guarda e mi dice che il mio viso è come un abito di Yves Saint Laurent accostato a un paio di zoccoli. Inutile dire che è una frase che risuona ancora nella mia mente, per non parlare dellla mia reazione alla vista di un paio di zoccoli”.
Gli uomini che conosci preferiscono icone sexy alla Monica Bellucci o alla Kate Moss?
“Non saprei ma posso dirti che in me, di soli muscoli, c’è una Kate Moss e mezzo”.

Le forme delle vere dive

La tua icona curvy di oggi?
“Jessye Norman, cantante mezzosoprano statunitense e Oprah Winfrey”.
E quella di ieri?
“Anna Magnani”.
La tv ingrassa, lo avete scritto anche nel vostro libro. Chi è una finta grassa del piccolo schermo?
“Mi è capitato di incontrare di persona Patricia Arquette, attrice diventata famosa grazie alla serie televisiva Medium e ti posso assicurare che è una 44 scarsa”.

Moda e cibo

A proposito di cibo, se il potere delle forme over superasse la realtà di oggi, da qui ai prossimi 50 anni, di cosa ti abbufferesti?
“Di pizza e gelato. I miei tre gusti preferiti sono stracciatella, caffè e yougurt”.
Mentre Lucia?
“Lucia sicuramente mangerebbe dalla mattina alla sera triglie fritte e tarallucci”.
Tornando al lato glamour delle rotondità. Ci sveli tre “trucchi fashion” su cui puntare per essere glam e curvy?
“La prima cosa è avere una biancheria ineccepibile, soprattutto il reggiseno. Le tette nel corpo hanno la funzione degli zigomi sul volto. La seconda, invece, sono le scarpe. Il nostro modo di camminare influenza la percezione che gli altri hanno di noi quindi se ci mostriamo sicure su un bel paio di tacchi alti siamo a metà dell’opera. La terza e ultima è evitare il minimal. Se sei tanta è inutile che ti vesti come un sacco”.
Lucia non c’è ma sono sicura che potresti rispondere anche per lei. Le sue regole glam?
“Armonizzare le proporzioni, non rilevare in modo ostentato ma accarezzare le forme e il corpo e soprattutto evitare l’eccesso”.

Shopping e rotondità

Sei una che fa spesso shopping? Ti è mai capitato di incontrare commesse poco gentili o di assistere a scene da Pretty Woman (Julia Roberts che entra in un super negozio e viene gentilmente accompagnata alla porta)? Ci puoi raccontare come è andata?
“Io sono una malata di shopping. Adoro gironzolare per negozietti vintage e antiquari. Se una commessa mi trattasse in modo sgarbato la mangerei viva. Mi è successo in una boutique di Milano. Stavo cercando un paio di jeans e la signorina del negozio si è avvicinata per dirmi che non c’erano taglie conformate. Non ci ho visto più. L’ho guardata dritta negli occhi e le ho detto che la sua fortuna era che io non sapessi il suo nome perché altrimenti avrebbe perso il posto”.

Stile e vacanze

Tempo di spiagge e di vacanze ma soprattutto della prova costume. Come va scelto?
“Chiedetevi perché dalla Venere di Milo in poi le curvy sono nude. Bisogna essere brave a usare il pareo e come abbiamo scritto sul nostro libro, meglio lasciare qualcosa all’immaginazione: la parte migliore”.
Per sedurre meglio scoprire o nascondere?
“Assolutamente nascondere”.
Dopo tutti questi consigli di moda, uno per vivere alla grande le proprie curve senza sentirsi “diverse”?
“Avere un’amica magra che ti dice la verità. E leggere il romanzo di Lansens Lori: Il mio corpo elettrico. Magari se ci scappa anche il nostro”.