-
Teresa adora gli orecchini, Maria Rita mette la gonna anche sotto la tuta da parapendio. Catalina ha "scoperto" le paillettes. A svelare il loro lato più femminile sono modelle d'eccezione: 24 prime cittadine. Hanno chiuso per qualche ora le agende fitte di impegni per indossare le nuove collezioni degli stilisti. Ed eccole, spigliate, eleganti e sempre con un tocco di rosa. Ma anche grintose nel raccontarci come affrontano i problemi concreti, dall'illuminazione delle strade alla raccolta differenziata, ai consumi energetici. E su un punto sono d'accordo: lo fanno meglio degli uomini. Eppure, le donne governano solo 779 Comuni d'Italia su 8101. Per far sentire che tifiamo per loro volevamo coinvolgerle tutte, anche solo con una piccola foto. Ci hanno risposto in 378. Ve le presentiamo qui
Rosa Russo Iervolino
71 anni, sindaco di Napoli, eletta nel 2001 e riconfermata nel 2006 in una lista di Centro-sinistra. Dopo 23 anni in Parlamento e 10 al governo si misura con l'amministrazione di una città complessa e difficile.
Indossa Mariella Burani. Tailleur nero in crêpe di lana. Foulard Salvatore Ferragamo.
Dice del governo rosa:
"Le donne della mia generazione erano convinte che per trovare spazio nella politica bastasse far valere le leggi a nostro favore che già esistono nella Costituzione. Invece non basta. Occorre ancora portare l'idea di parità nella cultura e nel costume. Per questo, come sindaco donna di una grande città, sento la responsabilità di non fallire. Se fallisco si dirà: "Vedete!? Le donne non sono capaci". Io desidero fare il mio mestiere in modo incisivo e autorevole, anche se non da sceriffo. So di governare una città con una radicata tradizione di camorra e credo che ci voglia mano ferma nell'applicare la legge, ma soprattutto una cultura dell'educazione alla legalità che sappia distinguere tra reato e emarginazione sociale".
Dice della moda:
"Come tutte le persone spartane nel vestire la ammiro, mi diverte e mi piace, ma rischio di seguirla solo guardando le riviste dal parrucchiere. Voglio ricordare che Napoli ha una grande tradizione di sartoria: ci sono sarti che ogni mese vanno a New York per far provare gli abiti ai loro clienti. Una tradizione da conservare e innovare".