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A trent'anni e con una laurea in architettura in tasca, Sylvia Pichler ha dato una svolta alla sua vita e, tre anni fa, ha creato la sua prima collezione di borse. Con il marchio Zilla, la giovane designer vende oggi in Italia, Austria, Germania, Spagna, Messico, Stati Uniti, Islanda e perfino nel lontano Giappone. La particolarità delle sue borse e pochette? Sono tutte realizzate con materiali presi in prestito dall'edilizia, come zerbini, gomma, vinile, spugne in caucciù, moquette e filtri dell'aria. Forme ergonomiche e una particolare resa tattile rendono ogni modello unico nel suo genere. Le "mobile home" di Sylvia sono tagliate e cucite a mano, per valorizzare al massimo il connubio tra lavorazione artigianale e tessuti tecnici. Così materiali rubati alle case prendono forma in quella che è la vera casa di ogni donna, cioè la sua borsa. "My bag is my castle", ovvero "la mia borsa è il mio castello", è il motto che accompagna gli accessori firmati Zilla, provare per credere.
Anticipi di primavera con Sponge Balloon, micro sporta con manico rigido in spugna di caucciù. Lavorata e cucita a mano, si caratterizza per la forma ergonomica e le linee armoniose.
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