Tre anni di restauro in una delle via del lusso più internazionali non passano inosservati. Gli sguardi curiosi, l’attesa e lo stupore nel vedere comparire le sue vetrine dietro i pannelli logati, lo hanno decretato come uno degli indirizzi imperdibili della Design Week. Perché la nuova boutique di Louis Vuitton in Via Montenapoleone 2 non è solo una destinazione shopping di lusso, ma un’esperienza che parla di milanesità e buona cucina.
Louis Vuitton in via Montenapoleone riapre le sue porte
Palazzo Taverna, dimora milanese della griffe, è la porta d’ingresso di via Montenapoleone, ma anche simbolo dell’intero quadrilatero grazie alla sua architettura tardo neoclassico. Entrando nella boutique lo spazio rivela un’inedita altezza che prima non c’era: è un omaggio alle case di ringhiera milanesi. Cascate di verde dai balconi e manichini vestiti gran sera rivolti uno verso l’altro simulano le conversazioni di buon vicinato tra le comari di un tempo passato. In alto, un soffitto di vetro illumina di luce naturale lo store, come a scandire l’inesorabile passare delle ore del giorno. Il progetto architettonico è firmato da Peter Marino, archistar del mondo del lusso, autore di altre ristrutturazioni LV tra Parigi, Londra e New York.

La collezione casa da Louis Vuitton in via Montenapoleone
Per ogni piano un mondo da scoprire: dalle it-bag delle ultime passerelle a le borse speciali da collezionare, agli abiti quotidiani a quelli da défilé, ai pezzi unici dell’alta gioielleria, alla valigeria, non manca nulla del mondo LV. Anzi, a Milano si aggiunge un’esclusiva: è il primo negozio Louis Vuitton a disporre di un piano intero dedicato alla Collezione Casa. Tappeti, tessuti, porcellane, oggetti d’arredo per chi vuole vivere il brand a 360°. Ma anche un’ampia area dedicata agli Exceptional Games, come il biliardino, il backgammon tutti rigorosamente logati. Lungo la scalinata che porta ai piani, le opere di autori contemporanei, da Mimmo Paladino a Carla Accardi, da Peter Halley a Alfonso Clerici.

L’esperienza gastronomica chez Vuitton
La gastronomia entra in boutique con due luoghi diversi grazie alla collaborazione con i fratelli Chicco e Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin. Da una parte il caffè con piatti semplici e generosi, una selezione di dolci per una colazione o una merenda sfiziosa, che rivelano il luxury snacking di Louis Vuitton. E per la sera, il fine dining è inaspettatamente casual, con un’idea di convivialità a tavola molto familiare. La condivisone dei piatti, l’ospitalità calorosa dello staff e la garanzia di un menu che sfrutta la stagionalità delle materie prime e sperimenta senza dimenticare l’autenticità della cucina italiana, come in un vera casa. E per gli appassionati, sono garantiti i celebri paccheri Da Vittorio della famiglia Cerea.
