Un tempo ormai lontano, il bucato si lavava a mano e asciugava al sole.

È vero, non esistevano alternative e quando le lavatrici hanno fatto la loro comparsa nelle case, erano un bene di lusso accessibile a pochi, ma indubbiamente anche la voglia di prendersi cura degli abiti era maggiore rispetto a oggi.

Immerse in una quotidianità sempre più frenetica, la maggior parte di noi non prende nemmeno in considerazione l’idea di fare a meno di lavatrici e asciugatrici, ma in realtà se lo facessimo i nostri capi ne gioverebbero sicuramente. Centrifughe e programmi di pulizia a volte troppo aggressivi possono infatti intaccare le fibre e rovinarli molto prima del tempo. Il lavaggio a mano, invece, proprio perché più delicato, aumenta la loro longevità. Questo vale per tutti i tessuti, ma a maggior ragione per quelli più delicati.

A volte capire quanto un capo lo sia e quanto, invece, possa cavarsela egregiamente in lavatrice è difficile, ma il consiglio generale è questo: se avete anche solo un piccolo dubbio che ciò che state per lanciare nel cestello rischi di rovinarsi, fermatevi e pulitelo a mano.

Cosa fare prima di iniziare

Se avete davanti a voi una pila di vestiti da lavare, la cosa più importante da fare è dividerli in gruppi.

I primi devono essere obbligatoriamente per colore. Così come per i cicli in lavatrice, infatti, non si devono mai mischiare tinte diverse perché, anche se la temperatura della procedura a mano è sicuramente più bassa, il rischio di macchie o perdite di tono è dietro l’angolo.

Dopo questa divisione, è fondamentale creare altri sotto gruppi in base al tessuto, perché ognuno di essi prevede passaggi differenti.

A questo punto, prima di procedere assicuratevi di avere vicino tutto ciò che vi serve: detersivo liquido o sapone per indumenti e ammorbidente.

La scelta di dove effettuare il lavaggio spetta a voi e dipende soprattutto da dove vi sentite più comode: c’è chi preferisce farlo nel lavandino, chi nella vasca da bagno, e chi ancora in una bacinella di plastica.

Qualunque sia la decisione, riempite il contenitore di acqua. Generalmente dovrebbe essere fredda o a temperatura ambiente, ma per essere sicure di non sbagliare controllate le indicazioni riportate sulle etichette dei singoli indumenti. Una volta preparata l’acqua, aggiungete alcune gocce di detersivo o scaglie di sapone e aspettate che si sciolgano.

La fase di lavaggio

Immergete il bucato e lasciatelo in ammollo per qualche minuto, prima di tirarlo fuori e strofinarlo delicatamente facendo combaciare tessuto con tessuto.

Insistete su eventuali macchie senza tuttavia esagerare con l’aggressività, poi rimettete di nuovo i capi in acqua per circa 20 minuti.

Alla fine di questo secondo passaggio estraeteli e strizzateli leggermente.

Sciacquateli sotto l’acqua corrente con delicatezza, fino a eliminare completamente il detersivo, poi svuotate il recipiente in cui li avete lavati e riempitelo con acqua pulita e una goccia di ammorbidente.

Immergete di nuovo il bucato per altri 10 minuti, poi tiratelo fuori e strizzatelo con delicatezza prima di passare all’asciugatura.

Fate attenzione a non usare una forza eccessiva, ricordatevi che i tessuti sono delicati e li state lavando a mano proprio per preservarli e non sottoporli a stress simili a quelli della centrifuga della lavatrice.

Come asciugare il bucato delicatamente

Perché anche questo passaggio sia il più leggero possibile, ma allo stesso tempo rapido, posizionate ogni indumento sopra un asciugamano, assicurandovi che sia ben steso, quindi arrotolate tutto come fosse un sacco a pelo, per rimuovere l’acqua in eccesso. Se volete velocizzare ancora di più l’operazione, usate diversi asciugamani e ripetere la sequenza più volte.

Dopo aver tolto più acqua possibile, dimenticatevi dell’asciugatrice, ma stendete i vostri vestiti puliti e profumati.

Alcuni trucchi extra

Aggiungete un cucchiaio di aceto al risciacquo finale. Questo assicurerà che ogni residuo di sapone, anche quello più invisibile, venga rimosso.

A fine lavaggio lana e seta è meglio non strizzarle, rischiereste di rovinarle. Per eliminare l’acqua tamponatele delicatamente.

Asciugate la lana stendendola orizzontalmente tra due asciugamani e, per evitare che si infeltrisca, in fase di ammollo aggiungete all’acqua alcune patate crude grattugiate.

Per far brillare ancora di più il bianco del lino, aggiungere all’acqua di ammollo il succo di due limoni e due cucchiai di sale grosso.

Come sbiancare il cotone

In caso di macchie ostinate o aloni di sudore, prima di lavare l’abito, bagnate un vecchio spazzolino da denti con aceto o acqua ossigenata e strofinatelo delicatamente nella zona più sporca, oppure mettetelo in ammollo in acqua e latte.

In alternativa potete usare il percarbonato di sodio, in vendita nei negozi di prodotti eco e bio.

Come lavare la seta senza rovinarla

La seta è uno dei tessuti più delicati e la sua gestione merita una cura ulteriore. Per pulire i capi colorati, l’ideale è strofinare su di essi il sapone di Marsiglia e lasciarli in acqua per dieci minuti prima di risciacquarli.

Se quello che state per lavare è bianco potete anche aggiungere un po’ di acqua ossigenata per ravvivarlo.