A molti di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di infortunarsi. Di slogarsi una caviglia, di rompersi un arto, o anche semplicemente di avere un mal di schiena invalidante. Ecco, in tutti questi casi, vestirsi in autonomia e rapidità probabilmente è stata una sfida non da poco. Una difficoltà per noi temporanea, che si ripete, però, quotidianamente nella vita di chi presenta una disabilità permanente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, 1 persona su 6 al mondo convive con una disabilità significativa, ma le sue esigenze di vestirsi in modo funzionale e con stile non sono sufficientemente soddisfatte dal mercato. Proprio questo è lo scopo che è chiamata a perseguire la moda adattiva.

Creare una gamma di capi e un’esperienza d’acquisto che esaudisca le necessità di chi ha una disabilità temporanea o permanente, possibilmente di tutte le fasce d’età. Un compito che Zalando – piattaforma tedesca di commercio online di moda multi-brand – ha accolto dal 2022.

Chi sa cos’è la moda adattiva?

Forse te lo starai chiedendo pure tu. Infatti, secondo uno studio indipendente condotto da Zalando in collaborazione con YouGov – istituto di ricerca inglese con sede anche a Milano – la percezione e la conoscenza della moda adattiva è scarsa. Secondo l’indagine, svolta su un campione di 1506 persone rappresentative della popolazione italiana, di cui 242 con disabilità, l’adaptive fashion è poco nota all’81% degli italiani. E se questa è la percentuale di chi non ha mai sentito parlare di moda adattiva, sorprende che valga anche per il 70% delle persone con disabilità.

I dati confermano l’urgenza di accogliere le istanze di chi desidera vestirsi con stile e agilità. Il 24% degli intervistati con disabilità ritiene che l’industria della moda sia il terzo campo meno inclusivo dopo il settore dei trasporti (50%) e urbanistica (44%). Inoltre, 4 persone su 10 credono che il mercato del fashion dovrebbe fare di più perché la moda adattiva, grazie a capi che permettono di essere indossati agilmente, potrebbe migliorare la vita di tutte le fasce di età. E proprio per questo dovrebbe essere venduta sia online (35%) per evitare l’affollamento o l’inaccessibilità di alcuni negozi, sia negli store fisici per facilitare chi invece desidera provare capi e accessori prima dell’acquisto.

La moda adattiva secondo Zalando

Se da una parte la conoscenza dell’adaptive fashion è scarsa, dall’altra esiste una buona fetta di consumatori che per soccombere all’assenza di capi alla moda che facilitino le loro difficoltà nel vestirsi, provvede a sue spese alle modifiche degli abiti. Anche per questo, nel 2022 Zalando ha deciso di lanciare la sua prima collezione di articoli unici – abbigliamento, calzature e accessori – con un’attenzione alla funzionalità e al design: prodotti creati con l’obiettivo di essere accessibili a persone con disabilità permanenti o temporanee di vario tipo, come mobilità e destrezza ridotte, oltre a sensibilità sensoriale. Inoltre, ha iniziato un percorso di ricerca e innovazione per ampliare sempre di più l’offerta.

Così nel 2024 la piattaforma ha lanciato la sua prima collezione di abbigliamento sportivo adattivo sviluppata anche grazie alla collaborazione di persone con uno stile di vita attivo come, per esempio, corridori e sciatori che utilizzano protesi e di Ottobock – leader globale nel settore della healthtech e delle protesi. Zalando ha anche un sito correlato dedicato alla moda adattiva, e attraverso le sue Private Label (Anna Field, Friboo, Even&Odd, Pier One, Yourturn e ZIGN) produce collezioni con diversi focus: moda in generale, moda sportiva, moda per bambini, calzature ed accessori. Inoltre, sono presenti prodotti adattivi di altri brand come Tommy Hilfiger, Nike, Adidas, Skechers e JansSports.

Zalando moda adattiva
Stivaletti con chiusura sul retro. Courtesy of Zalando
Zalando moda adattiva
Pantaloni con chiusura facilitata. Courtesy of Zalando

Innovazione e ricerca per ampliare il mercato

«Stiamo affrontando un problema molto reale che le persone con disabilità vivono ogni giorno: riuscire a vestirsi con stile e con capi che si adattino alle loro esigenze. Attualmente, le opzioni che combinano entrambe le caratteristiche sono molto limitate e, inoltre, difficili da reperire. Le persone con disabilità preferiscono un abbigliamento che permetta loro di vestirsi autonomamente, ad esempio con bottoni magnetici o cerniere nascoste» racconta Eloisa Siclari, General Manager di Zalando per Italia e Spagna, e aggiunge che la piattaforma da sola non può colmare il divario presente nel mercato. Per questo è fondamentale collaborare con altri brand che si impegnano a creare capi adattivi e condividere il più possibile le conoscenze.

Sono proprio i feedback che permettono di migliorare l’esperienza d’acquisto su sito e app per per le persone con disabilità e i loro caregiver. Per questo, sono stati previsti filtri come “etichette facili da rimuovere”, “aperture dei bordi dei capi”, “scollo basso”, “schiena alta”, “magneti”, “capi senza cuciture”, “cerniera apribile con una sola mano”, “cerniere dotate di grandi linguette facilmente afferrabili” e “ampia apertura del collo”. Inoltre, Zalando ha introdotto un modulo speciale che evidenzia le caratteristiche uniche adattive dei prodotti con immagini dettagliate e chiare descrizioni, rendendo più facile identificare gli articoli progettati per utenti che sono in sedia a rotelle o per persone con sensibilità della pelle. Infine, proprio nel corso di quest’anno è previsto anche il lancio di una collezione di intimo adattivo.