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Jeans: tutte possiamo indossarli? Scopri le sette regole da seguire...
di Chiara Tommasino
24.04.2013
Regola numero uno: la moda passa, lo stile rimane.
Seguire le tendenze sarà cool, ma a volte è meglio seguire la propria testa, e soprattutto il proprio senso critico.
La verità è che siamo davvero fortunate perché la varietà di forme e stili dei jeans è così ampia che abbiamo solo l’imbarazzo della scelta nel trovare quello più adatto a noi.
Regola numero due: studia il tuo corpo.
Prenditi del tempo per studiare il tuo corpo prima dell’acquisto di un jeans. Nessuno ti corre dietro e non è il caso di intasare il tuo armadietto stile Ikea (che utilizza lo spazio al meglio per non toglierne in casa) con i tuoi acquisti “strappati” nel quarto d’ora d’attesa dell’autobus di ritorno dal lavoro.
Regola numero tre: fidati, per ognuna c’è un modello.
Hai visto Fiammetta Cicogna in Tv ed hai pensato: “belli i suoi jeans! Ultra stretti. Li voglio, ora e subito!”. Poi sei andata sicura allo store in centro e hai cercato nel plastico vicino ai jeans quelli più simili alla pubblicità, i cosiddetti slim.
Ma lo sapevi che contrariamente a quanto leggerai in giro, questi jeans non stanno bene a tutte?
Se sei alta e robusta devi cambiare modello, altrimenti finirai con sentirti un insaccato e in ufficio quando gli altri non ti guarderanno ti slaccerai il bottone perché da seduta l’effetto-gabbia-jeans è ancora più opprimente.
Regola numero quattro: il jeans ti deve valorizzare, non abbattere.
Si parla di effetto floreale e inevitabilmente l’hippie che è in te prende il sopravvento e sogni i pantaloni a zampa della tua infanzia.
Ma sei sicura che sia la mossa giusta?
Se, per via della tua statura, ti sei sempre sentita dire che dentro la botte piccola c’è il vino migliore, bene: non puntare sulla zampa di elefante, perché non ti aiuterà ad accrescere l’autostima e l’età di Elvis purtroppo è finita.
Sei magra?
Punta su un bel pantalone a sigaretta e vai di tacco!
Regola numero cinque: aiutati che il ciel t’aiuta.
Ti guardi allo specchio sbirciando (con acrobazie da circo) il tuo lato b e lo trovi terribilmente piatto.
Lo spingi un po’ all’infuori, ma non sei ancora soddisfatta. E pensando alla donna mediterranea pensi che probabilmente sei stata adottata o sei la figlia di qualche vichingo venuto non si sa da dove e poi smaterializzatosi improvvisamente.
Hai provato tutti i jeans: lo slim, lo skinny, la zampa e perfino quello con push-up nascosto.
Mai pensato a quello alla zuava? Ti regala un po’ di forma e la comodità ti aiuta ad essere più disinvolta.
Regola numero sei: il jeans ti può aiutare a mascherare i difetti.
Odii il tuo lato b. Ti senti a disagio perché sai che è il punto dove la ciccia ama soggiornare.
Lo nascondi con gonne ampie mai aderenti, ma adori i jeans e rimpiangi la tua epoca d’oro del liceo.
Non arrenderti!
Punta sul jeans dal taglio a palazzo ti aiuterà a mascherare il tuo tallone d’Achille e ti donerà, cosa ben più importante, serenità.
Regola numero sette: fai la pace con il tuo corpo, rendi alleato il tuo jeans.
Quando torni da una cena, a sera tardi prima di lavarti i denti, ti fermi ad osservare le tue gambe allo specchio e proprio non ti convincono. Forse sono troppo magre o sono semplicemente storte per il ginocchio valgo ereditato dalla nonna o dalla bisnonna o dalla zia Maria.
Insomma non vanno.
Se le vedi storte per qualunque motivo, non perderti nel constatare che lo siano o meno. Punta su un bel jeans che scende largo sulla gamba, ad esempio uno a palazzo (come quello di Paola Cortellesi) e fai un bel sorriso!
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