Lo stile da moglie del boss contro quello da moglie del lord, il suo opposto, entrambi lanciati dai social… Chissà che risultati otterrebbe oggi la professoressa Karen Pine dell’università inglese di Hertfordshire, se ripetesse il suo celebre esperimento usando questi due diversi look.

Dieci anni fa, dopo aver fatto indossare ad alcuni studenti una maglietta di Superman, la celebre psicologa aveva scoperto che i ragazzi si sentivano più forti e attraenti e che le loro prestazioni fisiche miglioravano. A riprova che l’abbigliamento è davvero in grado di influenzare la percezione che abbiamo di noi stessi e che gli altri hanno di noi. Ma cosa succederebbe se vestisse le sue studentesse seguendo queste due nuove tendenze? E come ricrearli? Vediamo.

Lo stile da moglie del boss

La mob’s wife aesthetic è il look da “moglie del boss mafioso” che sta salendo alla ribalta 25 anni esatti dopo la messa in onda della serie i Soprano e interminabili stagioni di quiet luxury, la tendenze da brava ragazza, tutta succo di mela e mood salutare. Per la legge del contrappasso, pare arrivato il momento di ostentare, esagerare, uscire come farebbe la pupa del gangster.

Con lunghe pellicce in inverno e maxi trench di pelle in primavera. E, ancora, abiti neri e slip dress animalier scollati, spacchi da femme fatale e tutine leopardate. Per finire con tacchi vertiginosi e vistosi gioielli d’oro sfoggiati perfino con la tuta da ginnastica (meglio se di ciniglia color candy) e gli occhialoni scuri. I capelli sono spesso spettinati o raccolti in uno chignon sfatto, il trucco uno smokey stropicciato, il rossetto infuocato, lo smalto rosso.

Le celeb stile boss

Con i loro ultimi look votati all’eccesso che piacciono alla Gen Z, celeb come Hailey Bieber, Rihanna, Irina Shayk e Kendall Jenner sono le massime esponenti dello stile mob’s wife. Ma le muse che hanno affascinato i designer per la primavera 2024 (su tutti, Dolce&Gabbana) sono queste: Carmela Soprano, moglie di Tony Soprano; Adriana La Cerva, che nella stessa serie è la fidanzata del nipote del boss. Rosalyn Rosenfeld (la straordinaria Jennifer Lawrence) e Sydney Prosser (aka Amy Adams) in American Hustle. L’indimenticabile Elvira Hancock (interpretata da Michelle Pfeiffer) di Scarface. E Ginger McKenna (ovvero Sharon Stone) in Casinò. Insomma, troveremo un nuovo equilibrio ma per ora la tendenza è in progress e promette evoluzioni.

L’estetica da moglie del lord

Se non sei convinta del trend e hai un calo di ironia, lo stile lord’s wife ti salverà. Più di nicchia e meno appariscente, l’estetica da “moglie del lord” è l’altro piatto della bilancia, portato magnificamente in passerella da Bottega Veneta, Dior, Valentino, Tod’s, Chanel, Armani, Ferragamo.

Sì, è vero, sempre di “mogli di” si tratta e questo non è certo un punto a favore per nessuna delle manie dilaganti tra le giovani generazioni. Ma lo stile di donne commoner diventate lady aristocratiche per matrimonio è l’antitesi perfetta di quello chiassoso ed esuberante da pupe dal gangster. È votato a una ricchezza mai ostentata, molto bon ton, la quintessenza dell’eleganza britannica.

Le muse del look da lady

Le muse, in questo caso, sono esempi di garbo e grazia come Sophie Winkleman, ovvero lady Frederick Windsor, con i suoi vestiti sartoriali stretti in vita e dalla gonna ampia al ginocchio, i colori sorbetto e i giri di perle. O come l’esperta di arte e stile Harriet Dalmeny che, impalmando lord Dalmeny, a suon di abiti color champagne dai delicati drappeggi è diventata una lord’s wife tra le più note sulla scena britannica.

O ancora come Anne-Sofie Lucan, moglie dell’ottavo conte di Lucan, stilista e artefice di una linea di country wear e capi di tweed che lei abbina a sensualissime scarpe di Louboutin, riducendo i confini tra mob’s e lord’s wife style. E fra le celeb? Sempre impeccabili sono Angelina, Jolie, Carey Mulligan, Cate Blanchett, solo per citarne tre.

Una lezione da imparare

Alla fine, la lezione che impariamo è questa: tutte dovremmo provare che effetto fa abbracciare stili differenti, sperimentare, divertirsi. Ci incitava a farlo già il grande Nino Cerruti, quando sosteneva che vestirsi non è più una necessità ma un evento ludico, un gesto piacevole condizionato da tanti fattori, sociologici in primis. E ci ammoniva pure la leggendaria Iris Apfel, quando diceva che smettere di divertirsi con la moda significa quasi morire e che bisogna sempre assecondare la propria fantasia.

Un mix di opposti felici

Se è vero che impieghiamo solo un decimo di secondo per farci un’idea di chi abbiamo di fronte, imbattersi nelle due tendenze moda, moglie del bosso contro moglie del lord, renderà la valutazione ancora più rapida. A meno che non si decida, finalmente, di dare libero sfogo alle tante sfaccettature della personalità e di sparigliare le carte presentandosi all’aperitivo con un impeccabile tailleurino di tweed. E stampare l’impronta di un rossetto sfacciato su una coppa di Martini. Spettinata e felice.