Finalmente! Ci mancava tantissimo Sofia Coppola. Non solo perché adoriamo i suoi film: noi amiamo lei, la sua intelligenza, il suo gusto, la sua capacità di prevedere una certa estetica. Provate a pensarci. 1999, Il giardino delle vergini suicide, tutte ci siamo vestite come Kirsten Dunst e le sognatrici, allora, adolescenti americane. 2003, Lost in traslation sdogana i capelli rosa, vanno bene tutti i colori, grazie al caschetto di Scarlett Johansson in tubino nero o felpa grigia. 2006, Marie Antoinette, tutte vorremmo essere come lei, overdressed, impomatate, truccatissime e, esageratamente romantiche. 2010, Somewhere, Elle Fanning in jeans e T-shirt è tutte noi. 2013, Bling ring: purtroppo inizia l’era dell’esasperazione social che porta con sé il troppo (troppe firme, troppi tacchi, troppe scollature, troppo oro, troppa ostentazione, troppa voglia di lusso). 2017, L’inganno e ricadiamo in pizzi e fiorellini. 2020 On the Rocks e ci vestiamo con blazer maschili e maglie a righe.
Sofia Coppola a Venezia porta Priscilla
E finalmente eccoci ad oggi: Priscilla. Nessuna regina del deserto ma lei, la mitica moglie del più mitico Elvis. Scommettiamo che i vestitini anni Sessanta tutti fiocchetti e broccati, mini non troppo mini, rosa e altri pastelli torneranno di moda insieme a cotonature e ciglia finte? Un po’ alla Miu Miu che a quello si è sempre ispirata inventando sempre nuovi modi. Il film, in questi giorni al Festival di Venezia e in uscita intorno al 27 ottobre, è tratto da Elvis and Me, le memorie di Priscilla Presley del 1985. Lei, su grande schermo, è Cailee Spaeny, strepitosa venticinquenne. Lui, The Pelvis, è Jacob Elordi (l’avete visto in Euphoria). Abbiamo una curiosità: i vestiti sono una certezza visto che la costumista è Stacey Battat, ha già fatto tanti film con la Coppola, ma come se l’è cavata Sofia con la colonna sonora? Sarebbe stata la cosa più facile del mondo, basta mettere su un disco di Elvis. Invece la fondazione che porta il suo none ha negato l’utilizzo delle canzoni originali. Ci saranno, pezzi dei Phoenix (il cantante Thomas Mars è marito della Coppola, ndr) e dei Ramones. Davvero una mission impossible. Non vediamo l’ora di sederci in prima fila.