A guardare gli atleti in gara alle Olimpiadi 2024, a Parigi, sembra che il nostro Leopardi avesse proprio ragione quando scriveva che “virtù non luce in disadorno ammanto”. Il poeta di Recanati si riferiva a Saffo, che l’abilità nel comporre versi slegata dalla bellezza, non risparmiò dal volo dalla rupe di Leucade. Ecco, ai nostri atleti oggi la prestanza fisica non basta: non è sufficiente essersi allenati duramente e a lungo per disputare le gare nella loro miglior fisica, e magari aggiudicarsi una medaglia.

Dove vuoi andare senza uno stile, se non memorabile, che ti faccia quanto meno bucare l’obiettivo al momento giusto? Un po’ di attitude o almeno la fortuna di azzeccare il dettaglio che mal che vada farà parlare di te anche se sul podio non ci sali? E per fortuna alle Olimpiadi di Parigi, lo stile non manca. Sembra che, senza nulla togliere al rigore e alla disciplina che la competizione richiede, ci si possa pure un po’ divertire con il proprio look. Frivolezze? Assolutamente no. D’altronde si sa, un po’ di self confidence non ha ma ucciso nessuno!

Olimpiadi dello stile: a ciascuno il suo

Ancora prima che le Olimpiadi 2024 prendessero il via, con la maestosa cerimonia di apertura sulla Senna, era tutto chiaro: quest’anno si fa sul serio. Lo avevano capito anche quelli che i giochi olimpici li guardano di straforo, mentre fanno altro. Alle Olimpiadi dello stile non basta inviare i proprio atleti migliori, bisogna mandarli anche con una mise all’altezza della situazione. Lo sa bene la Mongolia: appena sono circolate le immagine delle divise dei loro campioni, è stato subito hype.

Elegantissime e raffinatissime, con un’estetica tra modernità e tradizione. Non potevano che conquistare tutti le uniformi create delle sorelle Michel e Amazonka Choigaalaa. Il duo che lavora dietro al marchio Michel&Amazonka si è ispirato ai costumi della tradizione mongola: non a caso dominano il bianco, il rosso e il blu, i colori nazionali. Ma il vero protagonista di queste divise è il ricamo, realizzato con filo dorato e argentato: il tocco di savoir-faire che lascia a bocca aperta. Uno stupore che aumenta se si pensa che ogni capo ha richiesto più di 20 ore di lavoro artigianale e che ogni uniforme è stata realizzata su misura per adattarsi perfettamente al corpo dell’atleta che l’avrebbe indossata. Insomma, paese che vai divisa che trovi, ora però l’asticella si è alzata e non sarà facile fare di meglio.

Lo stile che non ti aspetti: i tiratori olimpici

Puoi esimerti dal guardare le gare in diretta, ma il potere dei cinque cerchi ti raggiungerà comunque: non puoi scappare dalle olimpiadi del meme, quelle che si disputano sui social. Tra perle più o meno preziose, su Instagram è già stata eletta l’icona di stile di questa edizione. No, non viene dal mondo dello skateboard e nemmeno dal breaking, quella che siamo soliti chiamare break dance e che quest’anno è approdata per la prima volta ai giochi olimpici.

Si chiama Kim Yeji, ha 31 anni è sudcoreana, ed è la tiratrice più cool delle Olimpiadi 2024. Al suo debutto olimpico, si è aggiudicata l’argento nella gara femminile di pistola ad aria compressa da 10 metri. E di certo non è passata inosservata. Cappellino con visiera, sguardo glaciale e un paio di occhiali fantascientifici dalla montatura in filo metallico e lenti ribaltabili, sono bastati a incoronarla icona di stile. Un look un po’ Y2K, ispirato agli ultimi anni Novanta e i primi 2000, ma in salsa cyborg e con un tocco personale: un elefantino di peluche legato in vita, che pendeva sui pantaloni della tuta.

Sono Kim Yeji e il tiratore turco Yusuf Dikeç i protagonisti degli ultimi giorni sui social. Su di loro i meme si sprecano. Perché? Lei sembra uscita da un fumetto di fantascienza, lui è il pistolero che sembra passare per caso. Un jeans, una maglietta, occhiali da vista, dei semplicissimi tappi nelle orecchie e la mano in tasca. Porta a casa l’argento, ma subito dopo la vittoria avrebbe domandato se ci fosse una sala fumatori. Insomma, è l’idolo di Internet e la domanda sorge spontanea: sono i tiratori olimpici i nostri nuovi modelli di stile e attitude?

Kim Yeji Olimpiadi 2024
Kim Yeji, è la tiratrice sudcoreana icona di stile delle Olimpiadi 2024

Un duo spaziale

La tiratrice sudcoreana quanto a coolness è assolutamente in buona compagnia. Il duo cinese composto da Yuting Huang e Lihao Sheng, medaglia d’oro nella gara di carabina 10 metri ad aria compressa a squadra mista, ha colpito anche il bersaglio dei fotografi. I due tiratori con i loro look sembravano provenire dallo spazio: pantaloni dritti e giacca bicolore leggermente svasata e dalle spalle strutturate. Proporzioni e linee da tenere assolutamente d’occhio!

tiratori cinesi Olimpiadi 2024
Il duo cinese Yuting Huang e Lihao Sheng. Credit: IPA

Colpi di testa

Se sei un nuotatore, più che indossare costume e cuffietta non puoi fare. E allora resta una sola possibilità: un colpo di testa che lasci tutti di stucco. È quello che ha fatto Nicolò Martinenghi che si è aggiudicato il primo oro italiano a Parigi nei 100 rana regalandoci anche un bel finale a sorpresa al termine della gara: sotto la cuffia via libera a una chioma biondo platino, impreziosita da due paia di orecchini argentati e il tutto incorniciato da un sorriso inconfondibile…quello della vittoria.

Nicolò Martinenghi
Nicolò Martinenghi, classe 1999, dopo la vittoria nei 100 rana

L’estate è la stagione in cui sperimentano acconciature nel disperato tentativo di trovare sollievo dal caldo. Quest’anno l’ispirazione arriva direttamente dalle Olimpiadi. La calciatrice statunitense Trinity Rodman fa scuola con le sue african braids, due lunghe trecce per raccogliere la lunga chioma che dal castano sfuma nel rosa. Chi invece alla coda non può rinunciare può ispirarsi a Alex Sedrick, campionessa americana di Rugby a 7: le sue trecce a spina di pesce dalle tempie terminano in una coda mossa; sono l’idea per tenere a bada i capelli ribelli!

Trinity Rodman Olimpiadi 2024
Trinity Rodman, calciatrice statunitense, classe 2002

I dettagli che contano alle Olimpiadi dello stile

Alle Olimpiadi dello stile i nostri campioni sanno bene che non ci si può tirare indietro di fronte ai diktat che la propria disciplina impone. Se sei una ginnasta dovrai indossare il body, gli schermidori invece devono mettere la loro uniforme comprensiva di casco che lascia ben poco spazio alla fantasia. Eppure, quest’anno gli atleti hanno trovato un’escamotage per non rinunciare a dare un tocco personale ai loro look: la manicure, ancora meglio se a tema.

Ecco allora le unghie ispirate alle Olimpiadi di Alberta Santuccio, oro nella gara a squadre di spada femminile insieme alle colleghe Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria. Si tratta di una manicure con smalto bianco arricchita dal tricolore italiano e dai cinque cerchi olimpionici. Un dettaglio che non è passato inosservato e che hanno replicato anche le colleghe Manon Apithy-Brunet e Sara Balzer, ma a tema Francia.

Se la tennista italiana, oro olimpico, Jasmine Paolini sceglie di abbinare il colore dell sue unghie a quello della divisa, la velocista statunitense Sha’Carri Richardson non opta per il minimalismo. È infatti famosa, oltre che per le sue abilità, per la sua manicure: unghie lunghissime e coloratissime, un omaggio alle donne della sua famiglia da cui ha imparato a prendersi cura di sè, ma anche un dettaglio che l’aiuta a sentirsi bene con se stessa e dare il meglio di sè in pista. È la prova che alcuni dettagli per quanto piccoli, sono tutt’altro che frivoli se ci aiutano a nostro agio.

Sha’Carri Richardson, medaglia d’argento nei 100 metri. Credit: IPA

Eyeliner grafico

Quando si parla di self confidence il make up fa senza dubbio la sua parte: ci dà sicurezza, ci fa sentire più belle e ci dona la giusta grinta quando serve. La ginnasta americana Jordan Chiles, già medaglia d’oro e di bronzo alle Olimpiadi di Parigi, dalla pedana ci offre un prezioso spunto per quando torneremo a truccarci come si deve in autunno. La campionessa infatti ha sfoggiato un luminoso eyeliner bianco grafico che metteva in risalto i suoi occhi scuri. Per il suo sorriso invece, ha scelto dei grillz, ornamenti preziosi per i denti con brilllantini argentati…del resto aveva dei validi motivi per sorridere.

L’eyeliner grafico di Jordan Chiles. Credit: IPA

Snoop Dogg è il campione di stile di Parigi

Non è un atleta ma in questi giorni si è messo più volte alla prova in varie discipline: è il rapper statunitense Snoop Dogg, a Parigi come inviato dell’emittente NBC. Con il suo fare ironico e leggero lo abbiamo visto mettersi alla prova con il judo, prendere lezioni di nuoto dal campione americano Michael Phelps, correre i 200 metri e perfino fotografarsi con Albano.

La versatilità del rapper si fa vedere anche nei suoi look, uno dei migliori? Quello con cui si è presentato alla gara di dressage, una specialità equestre da lui molto amata, in cui cavallo e fantino devono eseguire esercizi e figure: un completo da equitazione. Così Snoop Dogg è diventato l’inviato di cui non sapevamo di aver bisogno.

Snoop Dogg e la conduttrice statunitese Martha Stewart alla gara di dressage a squadre. Credit: Getty