Chi di noi non ha indossato almeno una volta un vestito della mamma quando era ragazzina?
Quando si parla di Vintage si fa decisamente un tuffo nei ricordi, ripensando agli anni passati e da cosa sono stati caratterizzati, sia eventi socio/culturali sia nel mondo dell’abbigliamento, perché ovviamente tutto ha influenzato quest’ultimo.

Cosa si intende per abbigliamento vintage?

I capi Vintage hanno una storia, identificano e testimoniano lo stile di un’epoca o di un particolare stilista. Devono avere almeno 20 anni e spesso si trovano nuovi, mai utilizzati, magari di qualche campionario invenduto, perché non è detto che siano di seconda mano. Hanno sicuramente un valore, sia emozionale che economico: un po’ per i materiali utilizzati, la manifattura, l’unicità. D’altronde quando si cerca qualcosa che possa fare la differenza, a volte un piccolo investimento è necessario, anche se tra poco ti racconterò dove potrai scovare delle chicche.

Il bello del Vintage è la possibilità di non essere vestite come la nostra vicina di casa, o come la ragazza che incontri sulla metro: perché quando trovi la chiave per poterlo inserire nei tuoi outfit giornalieri, il tuo stile acquisterà un tocco innovativo, senza rischiare di sembrare troppo “antica”.
Un capo Vintage è in grado di regalare sensazioni bellissime: porta alla mente ricordi del nostro passato, ha una storia da raccontare, fa riaffiorare momenti della nostra gioventù o della nostra cara nonna.
Anche la moda, negli anni, ha abbracciato il vintage: personalizzazione, studio delle mode del passato per riportarle nel presente reinventate, in questo modo si può creare uno stile personale che ti rispecchi e non ti faccia sentire a disagio. Il nostro passato è quello alla fine che ci dà un’identità e che ci rende unici. Io adoro giocare con questo abbigliamento perché mi sento parte di qualcosa di unico, lo sdrammatizzo utilizzando pezzi più contemporanei del mio guardaroba, i tessuti sono decisamente un’altra cosa perché ai tempi erano creati per durare nel tempo a
differenza di adesso.

Ma… da dove puoi iniziare per capire se il Vintage può diventare una nuova fonte d’ispirazione? Quello che ti consiglio è di iniziare a vedere a quale epoca ti senti più affine, sia per stile che per emozioni, a quel punto adattare i vari capi o accessori alla tua personalità e alla tua fisicità così da poterla esaltare maggiormente.

Anni ’20

Vestiti comodi e semplici per il giorno, per poi trasformarsi la sera in un vero scintillio con abiti a colonna, con il punto vita ribassato, ricami, perline di vetro, molto stile charleston, stampe dalle forme geometriche e colori contrastanti. Collane lunghe di perle, borsette ricamate e frange: ottime per dare movimento ad una fisicità tipo il rettangolo che ha delle linee più spigolose.

Anni ’30

La donna qui è molto raffinata, spesso snella, ma con curve. Gonne sotto al ginocchio leggermente svasate, piccoli volumi nella parte superiore, specie nelle spalle. Tessuti più aderenti, nuova entrata anche del tessuto jersey,
cappotti ampi. Gli abiti in raso, lunghi, scolli profondi sulla schiena, tagli sbiechi. Capelli sia corti che lunghi con le immancabili onde “definite”.

Anni ’40

Anni pesanti a causa delle guerre, qui gli abiti si fanno comodi, a grembiulino con bottoni, spalle definite, tessuti spessi, pantaloni a vita alta ampi a palazzo, perfetti per definire un bel punto vita e fianchi morbidi. Borse a tracolla e capienti, accessori a uncinetto, turbanti per alzare la fronte e allungare la figura. In questo decennio nascono le pinup e le zeppe. Capelli lunghi, morbidi, colori dai toni soft: marrone, beige, verde oliva, tartan.

Anni ’50

Decisamente questi sono gli anni degli abiti a ruota con il punto vita stretto, perfetto per chi ha una fisicità a clessidra. Uno stile femminile, romantico. I colori sono pastello, troviamo molti pois e quadretti. Nasce il classico tailleur di Chanel con giacchino e taschine. Inizia a vedersi anche il tacco a spillo. Capi spalla morbidi, over oppure strizzati in vita. Il make-up è caratterizzato da labbra rosse. Gli occhiali? Quelli a forma di gatta immancabili.

Anni ’60

Qui il focus è sulle gambe, le minigonne sono super gettonate, tessuto poliestere, abiti dalle linee dritte a trapezio, perfetti per una fisicità a rettangolo. Stivali, collant colorati, ballerine, scarpe con punta quadrata, bijoux in plastica. Grande spazio anche ai colori accesi (arancio, giallo, verde), fantasia optical, fiori e geometrie.

Anni ’70

Qui lo stile è decisamente libero e ribelle. Gonne lunghe o al ginocchio portate con lo stivale. Maxi dress dalle fantasie con colori caldi autunnali. Pantalone e jeans a zampa, che riportati ai giorni nostri aiutano a riequilibrare fianchi un po’ sporgenti. Tessuti in corda, cotone, lamè. Capelli lunghi, trecce onde naturali.

Anni ’80

Hai detto spalline? Anche qui non mancano di sicuro le giacche, camicie, maglioni con le spalle imbottite, riprese un po’ dagli anni ’40. Pantacollant con camicia over di jeans, il bomber, stampe con colori accesi e punk, collane con multi-catene. Il make-up si fa intenso e colorato, i capelli laccati e voluminosi. Ricordo i mitici frisè.

Dove trovare abiti e accessori vintage?

Prima di tutto armati di pazienza e un pizzico di fantasia.

Detto ciò, visto anche il periodo particolare che ci porta a stare in casa molto tempo, spalanca gli armadi di nonne, mamme e troverai dei tesori nascosti che non avresti immaginato. Se hai occasione guarda anche vecchie foto di come sono stati indossati determinati vestiti così da poterli riportare ai giorni nostri in chiave moderna. Io tuttora indosso abitini di mia mamma che portava quando aveva 25 anni. Mi piace reinventarli con scarpe contemporanee, cinture in metallo, bijoux dai colori e forme particolari. Ad alcuni ho apportato delle piccole modifiche sartoriali per adattarli alle mie forme, senza però perdere le caratteristiche di quegli anni.
Se non te la senti di creare un total-look con quello che scovi, inserisci magari un pezzo chiave. Può essere una camicia, una gonna, una borsetta, abbinata ai capi che giornalmente indossi. Dipende se vuoi creare un outfit
completo che ti riporta ad una certa annata, oppure giocare con alcuni capi/accessori. Il bello è farlo a piccoli passi altrimenti rischi di diventare matta e perdi magari la pazienza. Il mio consiglio è di valorizzare la tua personalità e fisicità scegliendo pezzi che senti particolarmente tuoi, sia come stile che come emozioni. Volendo puoi anche
mixare diverse epoche, però tutto deve essere equilibrato.

Altri luoghi sono fiere e mercatini specializzati nel Vintage, anche qui si trovano dei pezzi meravigliosi, a volte un po’ cari perché c’è uno studio e una ricerca intensa dietro a tutto, nulla è lasciato al caso. Purtroppo attualmente non possiamo visitarli fisicamente però non disperare perché molti venditori hanno creato delle piattaforme on-line dove si possono fare tranquillamente acquisti e i capi vengono descritti molto bene, sia descrivendo i materiali sia il periodo a cui appartengono.

Make up, capelli e occhiali

Non dimenticare che se vuoi esplorare questo mondo del Vintage puoi farlo anche attraverso il make-up, acconciature per capelli, occhiali. Il taglio bob anni ’30, le onde anni ’40 e ’50, frangia e capelli lunghissimi anni ’70. Per non parlare del make-up anni ’50, eyeliner e rossetto rosso, un must abbinato agli occhiali a forma di gatto.

Il film per ispirarti

Come ultima cosa ti consiglio il film del 2015 ”Adaline l’eterna giovinezza”, con la splendida Blake Lively, dove potrai ammirare e prendere spunto dai suoi outfit che percorrono 100 anni di storia ma catapultati ai giorni nostri.
Meraviglioso!