Quando la maison Celine perse l’accento sulla prima “e”, ci fu chi, per protesta, lo aggiunse sui cartelloni pubblicitari della griffe. Era il 2018 e si era appena chiusa un’era: Phoebe Philo non era più direttrice creativa del marchio francese, ma l’impatto di quello che aveva creato non si sarebbe spento di colpo, così come si può far sparire un accento. Era stata lei per 10 anni a riscrivere la grammatica dello utility chic contemporaneo, quella moda alleata di tutte le donne alla conquista del mondo con consapevolezza, autorità e una nuova eleganza. Una rivoluzione che l’ha consacrata come una delle stiliste più influenti del XXI secolo. La creativa inglese, nata a Parigi e vissuta a Londra, è una leggenda. E il suo ritorno nell’universo moda, dopo quattro anni di assenza, è uno dei più attesi di sempre.
Un nuovo inizio per Phoebe Philo
Secondo le indiscrezioni raccolte dal magazine WWD, a brevissimo sarà disponibile (solo online, phoebephilo.com) una collezione completa con 150 look, accessori compresi: avrà il nome di Phoebe Philo e il sostegno di LVMH, colosso francese del lusso. La notizia ha mandato in fibrillazione i philophiles, i fan della stilista che, dopo il suo addio a Céline, hanno dato vita a un culto collezionando i pezzi da lei disegnati o aprendo pagine Instagram come Old Céline, che celebrano la creatrice del minimalismo moderno. Il suo influsso creativo è stato considerato epocale, paragonato al New Look di Christian Dior e al senso dello stile di Chanel, con la sua carica innovativa. Cosa ci proporrà stavolta? Sicuramente qualcosa di nuovo e dirompente.
Creativa e libera
Philo ha sempre creato moda sin da piccola, quando giocava con la sua macchina per cucire. Studi in fashion design al Central Saint Martins di Londra, la più quotata scuola per stilisti, muove i primi passi con la maison Chloé, assistente della compagna di studi Stella McCartney. Poi nel 2001, a 27 anni, diventa direttrice creativa del brand. Lo stile Chloé by Phoebe insegna a essere cool senza sforzo. È una moda bohémienne fatta di camicie bianche con pizzi e volant, stampe, vestiti romantici, jeans a vita alta e accessori cult come la borsa Paddington con il lucchettone e le scarpe con il plateau di legno. Chloé diventa uno dei marchi più desiderati e imitati. «Voglio rivelare le donne e non esibirle» dice Philo a Vogue, ed è l’essenza del suo pensiero creativo.
Female gaze: lo sguardo di una donna
Nel 2004, Time la inserisce nella lista delle 100 persone più influenti del mondo e lei si prende un congedo di maternità, inaudito nell’ambiente. Torna al lavoro e si siede tra il pubblico mentre sfila la collezione realizzata dal suo team creativo. Nel 2006, lascia Chloé: di nuovo incinta, vuole concentrarsi sulla famiglia. Nel 2008 affronta una sfida che cambierà la sua vita e il mondo della moda: ridisegnare Céline. Lo fa alle sue condizioni: quartier generale non a Parigi, ma in Inghilterra dove vive. Perché non c’è solo il lavoro, ed è forse questo uno dei segreti del suo successo: intercettare i bisogni e i desideri femminili partendo dai propri. È il female gaze, lo sguardo sartoriale di una donna per le donne con l’obiettivo di dare forza e potere attraverso i vestiti. Lo crea, collezione dopo collezione, unendo praticità e ricercatezza in un modo così moderno da diventare classico. L’alta qualità, sinonimo di Céline, si fonde con il genio di una creativa che sorprende e sperimenta con dettagli inaspettati, tipo le scarpe trompe-l’oeil, a forma di piede nudo con le unghie smaltate.
Phoebe Philo fra classico e sperimentazione
Schiva e riservata, Phoebe lascia che sia la sua moda a parlare per lei. Tonalità neutre e picchi di colore, capispalla favolosi, camicie senza colletto, T-shirt di pelle e pantaloni a gamba larga, abiti scivolati e stampe grafiche; poi un’infinità di it-bag, dalle intramontabili Luggage e Classic, imitate in lungo e in largo, alla geniale Trio, alla Trapèze e alle shopping Cabas: ecco il guardaroba di una donna che si veste per piacere a se stessa, non è schiava degli eccessi e delle tendenze, ama i pezzi senza tempo. E a cui il fast fashion ha fatto subito eco. Philo ha infranto la barriera dell’ageismo facendo posare la scrittrice Joan Didion, splendida 80enne. «Essere indipendente, governare e sperimentare alle mie condizioni è estremamente significativo per me». Sono le parole che accompagnano il lancio del suo marchio, sintesi di uno spirito da pioniera, di uno sguardo che sa tracciare ogni volta strade nuove.