Secondo le stesse parole della designer, dietro alla collezione primavera estate 2017 di Prada c’era la volontà di proporre «un’eleganza semplice, un ritorno all’idea dell’umano, qualcosa in grado di raccontare l’umanità nella sua essenza, senza complicazioni di stile».
E Miuccia non si smentisce: in passerella abbiamo visto sfilare un guardaroba contemporaneo di capi versatili e semplici, non appesantiti dallo styling tipico delle sfilate: ci sono gonne, maglioni, spolverini, pigiami e abiti in stile orientale. Le borse si portano a mano, a regalare vezzosità a tailleur e giacche annodate ci sono degli sbuffi di marabù, immancabili anche sulle scarpe, meglio se sui sandali bassi.
E se, nelle ultime stagioni, la più geniale fra gli stilisti italiani ci aveva abituato a corpetti e bustier a vista, questa volta scopre senza malizia l’ultimo dei feticci: le mutande, di lana e portate a mo’ di pantaloncini. Come sempre, anche il setting della sfilata è curato nei minimi dettagli: la passerella è spoglia mentre un corto diretto da David O. Russell (regista di American Hustle, The Fighter) accompagna l’uscita delle modelle.
E anche questa volta, la magia di Miuccia Prada è servita.