«Certo, l’India è famosa per il suo contributo nel progresso tecnologico, ma non tutte possiamo essere ingegneri informatiche». Con questa frase Sumita Ghose riassume la realtà di moltissime donne indiane provenienti dai paesi dell’entroterra. Donne intelligenti e ambiziose, che provengono da contesti di disagio o semplicemente che non trovano nelle nuove professioni la loro strada, ma che grazie a Rangsutra, l’azienda artigianale fondata da Sumita nel 2006, si sono rese indipendenti.
Rangsutra: riscoprire il valore del ricamo
In un mondo che sembra ruotare attorno alla produzione veloce, al mondo dei social e della tecnologia, in India (e non solo) si rischia di perdere il contatto con una delle tecniche più antiche e tradizionali della cultura: la tessitura.
Da questo bisogno di riscoperta e emancipazione, nasce Rangsutra. Un’azienda di proprietà di oltre 2000 artigiani che vivono e lavorano nei villaggi e nelle piccole città dell’India. Rangsutra crea mezzi di sussistenza sostenibili per gli artigiani rurali altamente qualificati facendo da ponte tra loro e il mercato internazionale.
Da anni impegnata soprattutto in progetti legati al mondo del design, con l’annuncio della sua collaborazione con C&A, uno dei principali rivenditori di moda in Europa, Rangsutra torna nel mondo della moda. E lo fa con una collezione che insegna qualcosa sull’India, sull’Europa e sull’importanza di scegliere consapevolmente cosa indossare.
La collaborazione tra Rangsutra e C&A
La prima collaborazione tra i due brand è stata annunciata nel 2023, con l’obiettivo di sviluppare una collezione contemporanea fatta di capi esclusivi ricamati a mano. L’idea nasceva dal desiderio di sostenere la parità di diritti lungo la catena di fornitura e l’empowerment femminile.
Come afferma Giny Boer, CEO di C&A Europe: «Questo progetto è portato avanti da donne per sostenere le donne e dimostra il ruolo attivo che riveste la moda nel creare un vero cambiamento positivo. È una testimonianza del potere della partnership e dell’impatto che ha sulla vita delle persone; vite piene di talento, gioia e abilità!».
Uno sguardo sulla collezione
Ogni capo è realizzato da artigiane dell’India rurale (dai tessuti ari ricami, effettuati con la tecnica del soof, un ricamo ispirato alla natura che la riporta sul capo con fantasie geometriche) che combinano tecniche tradizionali e design contemporaneo. La collezione è composta da 17 capi di abbigliamento e accessori, nei classici colori bianco e nero. Ogni pezzo è unico. Mette in mostra il ricco patrimonio artigianale dell’India, che si fonde con la cultura europea in modo tanto naturale quanto rivoluzionario.
Come racconta Sumita, i primi dubbi durante la realizzazione dei capi sono sorti nella fase di decisione dei colori. «In India la maggior parte delle donne indossa vestiti con colori molto accesi, ma volevamo che la collezione fosse accessibile in Europa. Abbiamo optato per un gusto più neutro, sui toni del bianco e nero».
Mentre le silhouettes, che pur sono ispirate ai capi tradizionali della cultura indiana, sono ormai assimilate dal gusto europeo e non sono state particolarmente modificate. Dallo stretto e lungo sui fianchi kurta fino al kaftano, la capsule collection sarà disponibile in negozi selezionati in tutta Europa a partire dal 16 maggio 2024. In Italia verrà venduta solo online.