Anche Atelier Emé scende in campo a favore della moda etica e sostenibile. E lo fa con un progetto realizzato in collaborazione con mending for good, società di consulenza nata per offrire ai brand del lusso soluzioni creative ed etiche di upcycling design-driven. Nasce così la capsule collection Re-Love: abiti da sposa d’archivio firmati dalla nota maison e rielaborati con maestria. Il risultato? Per molti versi sorprendente. Te lo mostriamo.
Il co-design circolare per una collezione fiabesca
La capsule collection Re-Love, frutto del sodalizio fra Atelier Emé e mending for good, è un perfetto esempio di co-design circolare; la dimostrazione di come anche l’alta artigianalità italiana possa diventare veicolo di strategie green ad alto impatto sociale. Ma andiamo più nel dettaglio. Sono 16 abiti da sposa selezionati fra le icone del marchio: 10 sviluppati insieme a mending for good, 6 creati dall’ufficio stile dell’azienda. Il re work si è tradotto in una fusione armonica di passato e presente.
Senza perdere l’allure fiabesca e romantica, i wedding dress sono stati rielaborati e trasformati all’insegna della massima sostenibilità. I sarti della maison li hanno decostruiti e ricostruiti ad arte, mentre l’agenzia di consulenza ha fornito soluzioni di repurposing attraverso la pittura su tessuto eseguita da Karl Joerns di La Serra MK textile Atelier a Firenze, i ricami a mano eseguiti da Donatella de Bonis e le decorazioni a mano. Fra disegni naif variopinti, bouquet acquerellati, applicazioni tridimensionali e ricami ton-sur-ton, è un trionfo di creatività. Rigorosamente eco-friendly.
Un percorso anche formativo
La messa a punto della limited edition Re-love di Atelier Emé è stata anche occasione di un’interessante esperienza formativa: mending for good ha infatti anche organizzato workshop tenuti presso i laboratori artigianali di San Patrignano, per la pittura su tessuto, e Manusa per il ricamo handmade.
Le due cooperative sociali con cui l’agenzia collabora, così, hanno avuto la possibilità di approfondire particolari conoscenze tecniche. Questi magnifici robe de mariée upcycled, presentati ufficialmente nel corso di una soirée al Museo del Novecento di Milano, sono ora disponibili in esclusiva presso l’atelier di Milano (Vicolo Giardino 1). Anche nel settore del wedding sono possibili innovazioni basate sui principi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente: questo è un traguardo importante. E Atelier Emé fa da apripista.
“La collaborazione con Atelier Emé – ha dichiarato Barbara Guarducci, direttrice creativa di mending for good – è la dimostrazione che è possibile costruire nuovi modelli virtuosi di produzione circolare con un forte valore ambientale e sociale per ripensare gli archivi e le rimanenze. Trovare soluzioni etiche attraverso il saper fare e la creatività è il nostro impegno e questo progetto diventa per noi un punto fermo nella ricerca di nuove strade per il nostro settore”.