Passano le epoche, ma lui resta l’incontrastato principe della moda. Lussuoso, elegante di nascita, prestato ogni tanto al trash, l’animalier mantiene inalterato il suo fascino antico. Anche se per il prossimo inverno qualcosa di diverso ce lo propone.

Iniziamo col dire che, se non hai mai saputo scegliere quale animale sei, il prossimo inverno nessuno ti chiederà di farlo: dalla A di antilope alla Z di zebra, è tutto una macchia, una striscia, una pelle di serpente. Anche – e soprattutto – messe insieme.

Sentiti libera di accostare le stampe selvagge in fantasie diverse perché è questa la tendenza. Vedi la passerella di Max Mara (foto in basso), praticamente un’enciclopedia della giungla.

Accanto a silhouette languide, morbide, fatte di maglie a grandi macchie e gonne oversize lunghe fino ai piedi e a macchie piccolissime, ecco gonne a tubo severe e molto sexy. Soprattutto perché la stylist, in sfilata, ci ha accostato lunghi guanti di pelle nera.

Di animalier non può mancare il cappottino. Che una non ci pensa mai, ma il trench leopardato è davvero un passepartout (non per niente era tra i capi preferiti di Franca Sozzani, mitico direttore di Vogue Italia). Lo metti su una gonna a tubo e un sopra semplicein tinta a contrarto, e ci vai dappertutto, dalla mattina alla sera (Max Mara, foto in basso).

Dappertutto ci vai un po’ meno se il cappotto mescola manto di mucca e collo maculato. Però è sportivo, giovane e divertente se, come ha fatto Alessandro Dell’Acqua nella sfilata di N.21 (foto in basso), ci accosti un accessorio che spicca (e sotto ti vesti semplice, dài!).

Prima di Milano, comunque, il nuovo stile dell’animalier l’aveva anticipato New York, raggiungendo l’apice con la sfilata di Tom Ford. Che il maculato l’ha stampato su tessuti leggeri e top a balze ma, soprattutto l’ha proposto in colori fluorescenti (foto in basso), compreso un luccicante tailleur verde da fare invidia a Poison Ivy, l’arcinemica di Batman.

Non proprio colorato, ma da portare su outfit allegrissimi, è anche l’animalier di Michael Kors, che sugli stivali usa un manto un po’ giraffa e un po’ vacchetta (foto in basso).


Non abbiamo ancora parlate della borsa, il primo e più facile approccio al mondo dell’animalier, perfetta per osare, ma non troppo. Sceglila grande, che si veda per bene, come la tote, altrimenti detta shopping, cioè quella borsa capiente, con un semplice taglio lineare generalmente rettangolare. E che Michael Kors ha propostoin un mix&match di chiazze da giaguaro e di scozzese rosso (foto in basso).


Ottima scelta anche quella di Bottega Veneta (foto in basso),  con i manici comodi, da portare anche a spalla, tutta fatta in rettile maculato, scicchissima.


A proposito di serpente: teni presente che, anche se quest’anno ci sono persino giraffe e tigri, i due animalier più facili da portare sono il pitone e il leopardo. Praticamente neutri, stanno bene con tutto, danno una sferzata di energia ad un completo da ufficio sobrio tipo gonna e camicetta, e donano un fascino senza età al nero totale: puoi metterli sempre, e non saranno mai inadatti all’età che hai.

Se credi che il modo più facile di indossarlo, l’animalier (accessori a parte) sia spezzarlo, hai ragione: non sbagli mai. Ma quello l’abbiamo già visto tante volte, no? E allora, non avere paura di sbagliare e divertiti a giocare pesante. O almeno scegli di maculare il pezzo forte del tuo look: la gonna lunghissima, il maxy maglione da mettere su un paio di pantaloni a sigaretta nera o il cappotto (vedi quello di Victoria Beckham, foto sotto). Chi ruggirà più forte?