Wob, cioè wavy bob. Traduzione: il caschetto sfilato e ondulato. Lanciato dalle celebrities come Jennifer Lawrence e Karlie Kloss, nell’estate 2015 è diventato una parola nota anche al parrucchiere sotto casa. E finalmente! A mio parere è la più perfetta delle pettinature. Tra l’altro, molto più adatta alle comuni mortali che alle star.

1. Sta bene a tutte
Il wob arriva appena sotto alle orecchie come il caschetto, ma non ha la caratteristica linea “a piombo”. Al contrario, il suo punto di forza sta nell’essere un po’ spettinato. Il parrucchiere può decidere come raggiungere l’obiettivo: sfruttare l’ondulazione naturale, sfilare le punte, sfoltire, accorciare dietro e lasciare più lunghezza davanti, fare il ciuffo, la frangia…. Con questa libertà di manovra si può nascondere qualunque difetto: nasoni, guanciotte, mascelle squadrate, fronti alte o basse, rughe.

2. Ha una manutenzione facile
Se l’effetto leggermente arruffato è il punto di forza, lo styling fai da te diventa alla portata di tutte. E, diciamolo, per una star o una top model che può andare a farsi i capelli tutti i giorni, questo vantaggio è uno spreco. Una messa in piega elaborata è quello che si meritano.

3. Ringiovanisce
Provare per credere. Tutte quelle che si fanno il wob sembrano più giovani. Perché è sbarazzino, si muove allegramente e liberamente intorno al viso. E forse, è un taglio che, senza saperlo, abbiamo già avuto da bambine, solo che all’epoca non si chiamava così.

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12 Apr 2014 — Portrait of young woman — Image by © Axl Images/Corbis

4. Rende il viso più femminile
Il caschetto alla Valentina fa rigida, i capelli lunghi sono da vamp, il corto è da maschio, il riccio è disordinato, il pixie cut è troppo sofisticato… Il wob è la pettinatura ideale per quelle che non riescono mai a trovare se stesse nello specchio. Ti fa naturale, femminile, spontanea. Ti riconosci così?

5. Si può fare anche con un raccolto se li hai lunghi
Hai le chiome oltre le spelle e hai paura di tagliare. No problem. Chiedi al parrucchiere di farti un raccolto finto-caschetto e vedi come ti senti. Se ti fanno tanti complimenti (vedrai, succederà), buttati.

6. È il taglio medio più facile da raggiungere se parti dal corto
È il mio caso: ho deciso di cambiare a dicembre e a primevera ero già a posto. La sfilatura permette di gestire benissimo la crescita, anche per una che ha i capelli abbastanza dritti come me.

7. Va a braccetto con il bronde
Bronde sta per brown (castano) + blonde (biondo) è il colore del momento e sembra fatto apposta per il wob perché le parole chiave che lo definiscono sono le stesse: mosso e naturale. Su una base più o meno scura il parrucchiere gioca con le sfumature valorizzando la “spettinatura” del taglio. Allo stesso modo, in estate il wob va d’accordo con le schiariture lasciate dal sole e del sale.

8. Piace anche al parrucchiere
Come è noto al parrucchiere piace sforbiciare (anche più del richiesto) e il wob gli dà l’opportunità di giocare e inventare. Se gli fai visita una volta al mese circa, tra uno zac qui e un’aggiustata al colore là, riuscirà ogni volta a reinventare il taglio.

9. Sta bene con l’effetto wet
Motivo per cui conviene farlo d’estate. In spiaggia non sembri un cane bagnato. E se il tuo parrucchiere è stato bravo, dopo lo shampoo ti basta passare le dita tra i capelli, distribuire un po’ di spuma e puoi uscire di casa subito dopo la doccia.

10. Non passerà di moda
Nonostante il nome modaiolo, il wob resisterà: trovati un parrucchiere che lo ama a tienitelo caro. Anche perché, se sei tentata dalle nuove tendenze, guarda un po’ cosa si è visto sulle passerelle del prossimo autunno/inverno…