A causa del coronavirus tutte le sfilate di moda sono state subito cancellate e si sono trasferite sulle piattaforme digitali. Dopo l’esperimento della Shanghai Fashion Week ad aprile, e quello della Camera della moda italiana che a febbraio ha mandato in streaming le sfilate di febbraio per i buyer e i giornalisti bloccati in Cina, le città della moda si sono dovute attrezzare per portare online il loro carrozzone di sfilate, eventi e presentazioni.
Prima c’è stata Londra, che dal 12 al 14 giugno ha ospitato su una piattaforma speciale una serie di collezioni maschili e femminili, quindi dal 9 al 13 luglio è la volta di Parigi, dove i marchi del calendario ufficiale hanno presentato prima le collezioni haute couture e poi quelle maschili. A Milano, invece, si terranno dal 14 al 17 luglio. Ma com’è una sfilata digitale? In molti hanno pensato a veri e propri microfilm, che ricostruivano l’ambientazione della collezione e cercavano di rendere giustizia alle creazioni d’alta moda, un segmento dell’industria accessibile a pochi, estremamente facoltosi, clienti, e che rappresenta il punto di arrivo dell’artigianato d’eccellenza nel campo della moda.
Il film di Matteo Garrone per Dior
La direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, prima donna (e italiana) alla guida del marchio francese, ha chiesto al regista Matteo Garrone di girare un corto per la nuova collezione haute couture, ispirato alla mitologia greca e al ruolo delle muse nella pittura. Il risultato sono 15 minuti di magia, che ricordano Il racconto dei racconti, il film di Garrone del 2015 ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile.
La couture ironica di Viktor&Rolf
Il duo Viktor&Rolf ha scelto invece di presentare la collezione utilizzando la formula che andava negli anni Cinquanta, con tanto di modelle che passeggiano in un elegante appartamento parigino – rigorosamente da sole, senza pubblico – e una voce fuori campo che racconta, con molta ironia, ognuno degli abiti. C’è anche quello con le spine per assicurarsi il distanziamento sociale, in versione couture.
Le ragazze di Chanel
Virginie Viard ha un compito difficile: quello di mandare avanti la blasonatissima maison Chanel dopo il regno incontrastato di Karl Lagerfeld, scomparso nel febbraio del 2019, che ha diretto il marchio dal 1983 fino alla sua morte. Le collezioni di Viard sono sempre in continuità con il suo predecessore: per l’Autunno Inverno 2021, la stilista ha scelto la bellissima Adut Akech, modella ventenne tra le più richieste del momento.
Il tulle di Giambattista Valli
Sono un trionfo di tulle gli abiti di Giambattista Valli, tra gli stilisti italiani che hanno ricevuto l’onore, grazie alle straordinarie capacità artistiche e artigianali, di presentare le proprie creazioni nel calendario ufficiale della settimana parigina dedicata all’alta moda. Protagonista della nuova collezione couture è Joan Small, supermodella portoricana, che indossa una mascherina in tulle magari non pratica, ma da sogno.
Le illustrazioni di Schiaparelli
Ha scelto la più classica delle presentazioni di moda, invece, il direttore creativo di Schiaparelli, Daniel Roseberry. Nel video condiviso sul profilo Instagram del marchio lo si vede infatti disegnare alcuni modelli che si rifanno agli abiti che hanno fatto la storia del marchio creato dall’eccentrica stilista italiana, che insieme a Coco Chanel fu una delle figure di riferimento della moda a cavallo tra le due guerre mondiali. A lei dobbiamo, ad esempio, l’invenzione del rosa shocking.